Si è concluso con un altro rinvio l’assemblea dell’ATI che venerdì 3 febbraio, avrebbe dovuto sciogliere il nodo sulla legittimità delle partire pregresse e chiudere il procedimento di sospensione delle stesse dalle bollette.
Nel corso dei lavori, infatti, il Sindaco di Regalbuto Francesco Bivona, ha sollevato il quesito – risultato poi decisivo ai fini del rinvio – in ordine alla competenza dell’ATI di revocare un atto dell’ATO Idrico, onde evitare di dar vita ad un atto viziato a monte.
Quesito a cui può rispondere in maniera certa solo l’Assessorato Regionale all’Energia, poiché sebbene l’ATI subentra alle funzioni dell’ATO, come si evince anche dal parere legale fornito dal Comune di Troina, e sebbene il trasferimento delle funzioni sia stato già avviato, non è ancora concluso, rimanendo in questa fase funzioni ed organizzazione in capo all’ATO.
L’assemblea si riserva di riunirsi a breve termine, nell’attesa di acquisire tale parere, e – dal punto di vista politico – esprime l’opinione di procedere, alla prossima riunione, alla sospensione delle partite pregresse per un arco di tempo congruo, di circa sei mesi, all’interno del quale andranno chiariti tutti i profili di legittimità delle stesse; contestualmente si invierà una istanza di accesso al Fondo perequativo, come proposto dal Sindaco di Calascibetta Piero Capizzi, per il rimborso in tutto in parte delle partite pregresse, ma condizionato espressamente all’ipotesi in cui esse dovessero risultare legittime (perchè altrimenti non sarebbero a carico di nessuno, come ha precisato il presidente dell’ATI Dipietro).
Inoltre, si valuterà la proposta del sindaco di Nissoria Armando Glorioso, di chiedere alla controparte, nelle more di verificare la legittimità di queste partite, l’istituzione di un Collegio Arbitrale formato da tre esperti, che possano in maniera definitiva porre fine a tutti i dubbi di legittimità e di evitare i contenziosi.