POLITICA Con le “autonomie ” un bel regalo alle opposizioni di sinistra. In evidenza

Giugno 24, 2024 130

Con Socrate, a proposito dell’approvazione del cosiddetto disegno di legge sull’Autonomia differenziata, si potrebbe dire “tanto tuonò che piovve”. Infatti, dopo anni di dichiarazioni e di prese di posizioni sul tema, i leghisti sono riusciti a centrare l’obiettivo. Una vittoria parlamentare, certamente, un problema in più per questo Paese, sicuramente. Questo risultato è stato facilitato dal fatto che la Lega è parte essenziale di questa maggioranza di governo e gli alleati, Meloni compresa, NO non potevano dirglielo. Partiti come Fratelli d’Italia, ideologicamente legati ai valori nazional, hanno dovuto ingoiare il rospo di una riforma che, laddove venisse attuata, avrebbe conseguenze sulla coesione nazionale. Ho sottolineato “laddove venisse attuata” perché c’è un ostacolo fondamentale da superare, parlo della realizzazione dei LEP previsti dalla lettera m) del 2° comma dell’art.117 della Costituzione. I LEP, recita la norma citata, sono “i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.” È evidente che per realizzare i LEP sono necessarie enormi risorse finanziarie, risorse che attualmente lo Stato non può permettersi. E, forse, contando su questo, cioè sul fatto della difficoltà a realizzare i LEP, tanto Forza Italia che Fratelli d’Italia hanno dato il via libera alla riforma. Ma è proprio così, o come spesso accade, il “diavolo si nasconde nei dettagli”? La Commissione che dovrebbe definire i LEP, presieduta da un giurista come Sabino Cassese, forse per superare l’ostacolo, naturalmente si tratta di una nostra maliziosa illazione, pare stia operando un ridimensionamento degli stessi LEP riducendo l’impatto finanziario a cui la loro attuazione andrebbe incontro. Basta questo e il gioco è fatto. A questo punto l’unica possibilità di bloccare questa disastrosa riforma che penalizza il già depresso meridione è il ricorso al referendum abrogativo che, sono certo, vedrà il voto convinto di tanta gente che non si riconosce nella sinistra. Come dire : Un regalo inaspettato per l’opposizione al governo Meloni !”

Pasquale Hamel

Pasquale Hamel ( nella foto ) Già vice segretario generale dell’ARS, direttore del museo del risorgimento di Palermo e direttore scientifico della ” Federico Secondo . Ha insegnato e storia contemporanea nell’università di Palermo. . Opinionista del giornale di Sicilia, ha scritto su Avvenire e La Repubblica. E’ autore di numerosi libri tra cui breve storia della società siciliana.

Fonte Se è Così.....di Giovanni Pepi

Ultima modifica il Lunedì, 24 Giugno 2024 12:45
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