Lettera aperta del PD di Regalbuto su ambiente e solidarieta'.. In evidenza

Novembre 26, 2014 1996

SCRIVIAMO AL SINDACO, AL CONSIGLIO, AI CITTADINI, SU TUTELA DELL'AMBIENTE E DELLA SALUTE E SU COME OCCUPARSENE CON (POCHI) SOLDI PUBBLICI.

Egregio sig. Sindaco ed egregi Consiglieri Comunali, cari concittadini regalbutesi,

negli scorsi giorni abbiamo letto con piacere dell’adesione dell’ente comunale alla campagna contro le trivellazioni nel mare siciliano.
Per questo sentiamo la necessità di una nostra riflessione su cosa sia a nostro avviso una seria politica di tutela dell’Ambiente e della Salute del cittadino rispetto a ciò che consideriamo invece “ecologismo di facciata” che, se non accompagnato da fatti concreti, rimane solo come belle parole sulla carta, magari utile per qualche articolo sul giornale.

Ma si rende necessaria una premessa: abbiamo appreso con sorpresa che nel recente Consiglio Comunale in cui si è approvato il bilancio di previsione del 2014 (non è un errore di battitura, il bilancio di previsione 2014 è stato approvato solo qualche settimana fa!) la maggioranza che fa riferimento all’amministrazione ha approvato tre emendamenti per l’ammontare di circa 24 mila euro; Il primo di circa 10 mila euro per la realizzazione di una app per smartphone, il secondo di 9 mila euro per il restauro di un bene appartenente ad ente non comunale, il terzo di 5 mila euro per fornitura alle società sportive (trattasi, a quanto pare, di felpe).
Tutto questo quando solo qualche settimana prima era stata introdotta una nuova tassa comunale (Addizionale IRPEF) con la motivazione di non poterne fare a meno per far quadrare i conti.
Forse questi stanziamenti di bilancio sono ritenuti utili dalla maggioranza e dall’amministrazione, probabilmente lo sono, a noi tuttavia pare che essi potessero essere rinviati di qualche mese, magari al bilancio di previsione 2015, per lasciare il posto ad iniziative più urgenti e di cui la collettività ha decisamente maggiore bisogno (con tutto il rispetto che si deve all’utilissima app ed alle quantomai necessarie felpe…).

 

E’ qui che si apre la nostra riflessione: come potevano essere più utilmente utilizzati quei fondi? Si poteva e si può fare qualcosa di immediato per la tutela dell’ambiente e della salute dei nostri concittadini? Certamente sì!

A nessuno sfugge la grossa quantità di vasche e coperture di eternit ancora presenti nel nostro centro abitato, e come è noto a tutti l’eternit ha effetti altamente cancerogeni sull’organismo, specialmente a causa dell’azione usurante del tempo e delle intemperie.
Per questo proponiamo che si metta subito mano a questa problematica.
Come? Ci permettiamo di fare alcune proposte:

- Istituzione di un capitolo di spesa di almeno 10 mila euro (giusto il costo di un’app per smartphone!) l’anno per i prossimi 5 anni almeno, che verranno utilizzati come compartecipazione del Comune di almeno il 50% per le spese che i privati cittadini dovranno sostenere per smaltire l’eternit.
- Stipula di una convenzione con azienda o ente che si occupa dello smaltimento di eternit al fine di ottenere un servizio migliore ad un costo minore.
- Elaborazione celere di un regolamento che stabilisca i criteri per la compartecipazione del comune nei confronti dei cittadini che ne facciano richiesta e per la redazione delle graduatorie.

In questo modo nell’arco di alcuni anni il nostro territorio potrebbe essere liberato da questa terribile minaccia per la nostra salute e soprattutto per la salute delle generazioni future.

Volendo continuare a ragionare di tutela dell’ambiente non possiamo che proporre il ripristino del servizio di raccolta dei medicinali scaduti: conferire i medicinali nell’indifferenziata è un vero e proprio attentato alla salute e all’ambiente e da luogo al pericolosissimo fenomeno della resistenza ai medicinali. Su questo non si può perdere tempo!

Infine crediamo sia utile riflettere sul nesso tra Salute e Sport. Sappiamo che le società sportive, parte importante del volontariato nel tessuto sociale, soffrono cronicamente di carenze dovute ai tagli dei trasferimenti. Spesso a soffrire in silenzio sono anche le famiglie di quei giovani, di quei bambini, costretti ad abbandonare la pratica sportiva per grave indigenza economica: una comunità in cui è precluso il gioco e lo sport anche ad un solo bambino è una società destinata all’autodistruzione!
Per questo proponiamo che si istituisca un fondo di almeno 5 mila euro (giusto il costo di un certo numero di splendide felpe!) per garantire il diritto dell’accesso allo sport per i giovani regalbutesi. Come fare? Ad esempio abbattendo o azzerando i costi per le visite mediche a carico delle famiglie e/o garantendo ai fanciulli provenienti dalle situazioni di grave indigenza un’adeguata assistenza per l’acquisto delle attrezzature sportive e delle rette mensili a carico delle famiglie medesime.

Per evitare di essere accusati di populismo di sinistra o di essere sobillatori abbiamo voluto corredare le nostre riflessioni di alcune proposte che crediamo realizzabili. Le coperture finanziarie, viste le recenti scelte, non dovrebbero essere impossibili da trovare.

La politica è fatta di scelte, noi proponiamo di scegliere la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini con azioni concrete e senza sperpero di denaro.

Ultima modifica il Giovedì, 19 Febbraio 2015 17:39
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