Approvata la riforma delle province.Non piace ai sindacati e al PD di Enna. In evidenza

Febbraio 12, 2014 940

Palermo. La maggioranza in nottata ha trovato l’accordo sulla riforma delle Province in Sicilia. “Abbiamo raggiunto un buon accordo sulla legge che sopprime le province e da’ il via libera ai liberi consorzi tra comuni”, spiega Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia all’Ars. In particolare “la norma che verra’ emendata subito, rispetto al testo attuale, prevede che al momento dell’entrata in vigore della nuova legge rimangano nove i liberi consorzi. Poi, entro sei mesi, i comuni avranno la possibilita’ di modificare l’assetto dei nuovi enti intermedi, attraverso deliberazioni dei consigli comunali, per territori che comunque abbiamo almeno 150 mila abitanti”. Inoltre “gli organi amministrativi verranno gestiti direttamente da consiglieri comunali, eletti secondo medie ponderate e da sindaci. Questi ultimi eleggeranno loro colleghi al vertice della Giunta del libero consorzio – continua Picciolo -. Sono convinto che in questo modo, grazie all’accordo raggiunto dalla maggioranza, si da’ attuazione ad uno dei punti fondamentali del programma di governo di Rosario Crocetta. Comprendo che talvolta i cambiamenti, come la riforma della province, vengono visti con tante perplessita’. Ma non bisogna avere paura delle novita’. Voglio, infine, sottolineare come la riforma intera sia improntata al risparmio dei costi della politica e di gestione amministrativa”.

Per quanto riguarda le aree metropolitane “si parte dall’attuale assetto che prevede citta’ metropolitane per Palermo, Catania e Messina, ma e’ auspicabile un intervento normativo serio che le svincoli dalle attuali aree urbane”, conclude l’esponente Drs.  ”Un’intesa raggiunta grazie ad un confronto serio ed efficace, che ci ha portato a trovare una convergenza sul disegno di legge della riforma e servira’ a superare definitivamente il vecchio sistema delle Province”, commentano in una nota congiunta Baldo Gucciardi (PD), Lillo Firetto (Udc), Giuseppe Picciolo (Drs), Luca Sammartino (Articolo 4), Giovanni Di Giacinto (Megafono), capigruppo della maggioranza che sostiene il governo regionale. Il testo sul quale si e’ lavorato e’ quello esitato dalla commissione Affari istituzionali, all’esame dell’aula. Partendo dai territori delle Province regionali soppresse, si introduce la possibilita’ per i Comuni di istituire, entro sei mesi dalla entrata in vigore della legge di riforma, nuovi Liberi Consorzi
 
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