AcquaEnna.Partite Pregresse. Uniti per Regalbuto chiede un ordine del giorno. In evidenza

Marzo 13, 2015 1511

Partite pregresse AcquaEnna . Il gruppo consiliare Uniti per Regalbuto da tempo è in prima linea assieme a Assoconsumatori  nel denunciare la voce “partite pregresse” inserite nelle bollette di AcquaEnna. Dopo aver partecipato ad incontri e fatto il giro nei quartieri incontrando la gente , emesso note e comunicati per rendere noto il problema e le soluzioni, ora il Movimento ha richiesto al presidente del Consiglio Comunale  Salvo Cardaci di inserire un ordine del giorno nella prossima seduta del civico consesso con la presenza del delegato provinciale di Assoconsumatori Pippo Bruno e i rappresentanti di Ato Idrico. Quello delle cosiddette “partite pregresse” è un argomento che sta coinvolgendo l’intera popolazione residente dell’ex provincia di Enna la quale il più delle volte paga le bollette senza leggere le voci inserite che fanno aumentare più del dovuto il costo dell’acqua potabile. Pippo Bruno del resto in più occasioni ha dichiarato che ““non esiste un sindaco in questa provincia che difende i cittadini. La battaglia si può vincere, occorre però un’azione unitaria dei sindaci”, aggiungendo: “Sborsare 25 euro per il deposito cauzionale è illegittimo. I cittadini l’hanno già pagato molti anni fa, quando hanno stipulato il loro primo contratto. Dove sono finiti questi soldi? Subentrato il nuovo gestore idrico, i soldi del deposito cauzionale sarebbero dovuti transitare nelle casse di AcquaEnna. Se così non fosse occorre chiederci chi ha preso questi soldi. Ci troviamo forse di fronte ad un caso di distrazione di somme? In ogni caso non tocca ai cittadini pagare una seconda volta il deposito cauzionale. Noi, come Assoconsumatori, abbiamo fatto una denuncia alla Procura della Repubblica di Enna”. E sulle “partite pregresse”. E che “Non possono essere gli uetnti a pagare il mancato ricavo derivante tra quanto previsto nel piano d’ambito e quanto realmente necessario per assicurare la copertura del servizio. Paghino gli enti locali”. In riferimento alla paventata minaccia di AcquaEnna , Pippo Bruno dice:

“Acqua Enna minaccia di chiudere i contatori dell’acqua agli utenti che non vogliono pagare il deposito cauzionale e a quelle famiglie che sono in ritardo con le bollette- ha detto il presidente di Assoconsumatori- e poi si scopre che il gestore del servizio dell’acqua deve ancora versare all’Ato Idrico il canone di gestione degli ultimi tre anni, circa due milioni di euro. Per questa inadempienza- ha concluso Pippo Bruno- ci sarebbero tutti i presupposti per rescindere il contratto, secondo anche gli articoli 19 e 38 della convenzione”. A confermare quanto detto da Bruno anche l’avvocato di Assoconsumatori Ilaria De Simone. A rescindere il contratto dovrebbe però essere l’Ato idrico, di cui fanno parte tutti i comuni dell’Ennese. Ma i sindaci avranno il coraggio di voltare le spalle alla società che gestisce la distribuzione del prezioso liquido blu? Intanto dalla vicina Enna giunge notizia che è stata fissata per il prossimo 18 maggio l’udienza nella quale il Giudice di Pace del tribunale di Enna istruirà la pratica relativa alle “partite pregresse”. Un’azione promossa da Massimo Greco in qualità di utente.

Ultima modifica il Giovedì, 28 Maggio 2015 11:28
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