E' l'effetto della pandemia del covid-19. Strade vuote,fabbriche ferme, trasporti limitati e dunque molto meno inquinamento. Ciò sta provocando la chiusura dell'enorme buco dell'ozono che si era creato sulla terra. Non solo il Polo Sud, anche il Polo Nord ha il proprio buco nell’ozono. Lo confermano le nuove osservazioni condotte dai satelliti dell’Esa. Tuttavia, secondo l’analisi del German Aereospace Center (DLR), il buco si chiuderà tra pochi giorni, entro la metà di aprile.Scoperto di recente da una ricerca condotta dal Centro aerospaziale tedesco di Oberpfaffenhofen, poi pubblicata su Nature, il buco dell’ozono dell’Artico è un sorvegliato speciale. Tre volte più grande della Groenlandia esso non rappresenta una minaccia per la salute umana e si chiuderà a breve.A confermarlo è stata la nuova indagine del Centro aerospaziale tedesco basata sui dati del satellite Copernicus Sentinel-5P, che ha rivelato quando il buco si richiuderà. 

In una regione come la Sicilia con epidemia contenuta – fatta eccezione per alcuni focolai – è possibile effettuare studi di sieroprevalenza e sieroconversione. Lo rileva il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, in un parere trasmesso all’assessorato regionale della Salute sull’utilizzo dei test rapidi e dei test sierologici. Lo comunica la Regione.
Secondo gli esperti “ci sono sufficienti evidenze scientifiche che sorreggono la validità e l’utilità di questi test rapidi in ausilio alla sierologia classica e ai tamponi rinofaringei”.
I componenti del Comitato, facendo esplicito riferimento agli asintomatici, rilevano in particolare che “in questi soggetti – si legge nel parere – andrà eseguito il test rapido con card come prima scelta. Se sia le IgM (immunoglobuline M) che le IgG (immunoglobuline G) risulteranno negative e il soggetto è a basso rischio allora può essere considerato non infetto, con sufficienti probabilità logiche e scientifiche”.
(ITALPRESS).

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sulla scuola per far fronte all’emergenza coronavirus . Il decreto varato dal Cdm conferma il lavoro svolto in queste ultimi giorni dalla ministra Azzolina e dovrà essere ora recepito da una o più ordinanze per divenire "operativo". Tra i punti più attesi, sono state individuate due ipotesi per la maturità e altrettante per gli esami di terza terza media, a seconda che si torni in classe il 18 maggio o non si torni fino a settembre. Se si tornerà a scuola entro il 18 maggio, per la maturità ci sarà una prova nazionale di italiano e la seconda prova sarà preparata dalla commissione interna. Se invece non si tornasse a scuola ci sarà un'unica prova orale anche telematica. Nell'ipotesi in cui non si tornerà in aula entro il 18 maggio niente esame di terza media e solo valutazione dei prof. Infine tutti promossi all'anno successivo.Il testo prevede, tra l'altro, l'assunzione di 4.500 docenti chiesta dal Ministero per recuperare parte dei posti liberati nell'estate del 2019 da "Quota 100". I posti dovranno essere coperti dai vincitori di concorso o da chi è nelle graduatorie ad esaurimento. Tra le altre principali novità: le commissioni per i quasi 500 mila maturandi saranno tutte interne; potrà essere modificata la data di inizio delle lezioni per il prossimo anno scolastico, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni; l'eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi a questo anno scolastico potranno avvenire nel nell'anno scolastico successivo; potranno essere confermati i libri di testo adottati quest'anno anche per il prossimo, richiesta avanzata dai sindacati della scuola; diventa obbligatoria la didattica a distanza: "il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione". Se non si rientrerà a scuola, anche gli scrutini quest'anno saranno a distanza.

ITALPRESS.

“Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, che siano piccole, medie e grandi. 200 miliardi per il mercato interno e altri 200 per potenziare l’export. E’ una potenza di fuoco, io non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica per il finanziamento delle imprese. E’ una cifra enorme”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm, spiegando che questi prestiti verranno erogati attraverso i canali finanziari normali, ma lo stato offrirà una garanzia. “In particolare potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le pmi, aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, una società che è e rimarrà nel perimetro di Cdp, per potenziare questo strumento. Abbiamo anche varato importanti misure fiscali – ha aggiunto – con la sospensione di pagamenti, ritenute e contributi anche per i mesi di aprile e maggio”.

“Abbiamo adottato uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono attività di un minimo rilievo strategico per il paese, in particolare abbiamo potenziato la Golden power per controllare scalate eventualmente ostili”, ha spiegato.
Un intervento senza precedenti lo definisce anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che in conferenza stampa ha spiegato che saranno messi in campo “200 miliardi di garanzie per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato. I prestiti garantiti dallo Stato potranno arrivare fino al 25% del fatturato delle imprese, le garanzie saranno erogate con un sistema molto semplice attraverso Sace. Ci saranno alcune condizioni limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi nel corso dell’anno per le società che accederanno al prestito. Complessivamente, con questo decreto e con il decreto di marzo, noi mobilitiamo fino a 750 miliardi di risorse garantite dallo Stato. Forniamo una garanzia poderosa – ha aggiunto Gualtieri – per preservare il nostro sistema produttivo e aiutarlo ad affrontare questo momento difficile e potersi rilanciare”. “E’ un intervento importante – ha sottolineato il ministro – che si affianca al differimento delle scadenze fiscali attraverso un meccanismo legato al fatturato, per questo intervento mobiliteremo risorse con il dl aprile, ci saranno 30 miliardi appostati a sostegno di questi 200 miliardi di garanzie dirette”. Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha assicurato che con questo decreto il governo ha inteso “rispondere a una esigenza assoluta delle imprese. Abbiamo un sistema produttivo fatto anche di tante piccole partite iva, artigiani, autonomi e professionisti per questo abbiamo rafforzato il fondo centrale di garanzia, che portiamo, con la possibilita’ di un prestito, fino a 5 milioni di euro al 90% garantito dallo Stato. Abbiamo fatto anche una misura molto forte, per la liquidita’ dei piu’ piccoli: fino a 25mila euro di prestito e la garanzia dello Stato sara’ al 100% con una procedura priva di vincoli e valutazioni andamentali”, ha aggiunto Patuanelli.
Oggi il Cdm ha anche approvato il decreto scuola per regolamentare gli esami di Maturità, di terza media e i tirocini e esami professionali, e il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha rimarcato come sia stato “messo l’anno scolastico in sicurezza, non si puo’ parlare di sei politico, categoria storica vetusta, la valutazione dello studente non e’ legata ad un freddo voto numerico. Questo decreto – ha aggiunto – ci permettera’ di terminare quest’anno scolastico e di traghettarci verso il prossimo anno scolastico. La didattica a distanza non puo’ essere considerato uno strumento opzionale – ha aggiunto – ci sta permettendo di concludere l’anno scolastico”. Azzolina ha poi concluso scusandosi con i precari della scuola “non riusciamo ad aggiornare le graduatorie d’istituo, questo è dovuto a lacune alla digitalizzazione del paese, anche del mio ministero”.

Rispondendo ai giornalisti presenti in sala stampa, il premier Conte ha ribadito la contrarietà sua e del governo al Mes, definendolo uno strumento inadeguato: “Gli eurobond sono la soluzione, una risposta seria e adeguata. Su questo io e Gualtieri siamo pienamente d’accordo”. Quella sugli eurobond ad alcuni appariva come “una battaglia futuribile, non realistica. La verita’ e’ che quando si difende il proprio Paese non si fanno calcoli, sono convinto e lo dico con tutta la responsabilita’ e la prudenza che mi contraddistingue, che la storia è con noi e vedremo quale piega prendera’”. Il presidente del Consiglio ha infine incoraggiato gli italiani: “State dando un contributo fondamentale per questa battaglia, presto raccoglieremo i frutti di questo sacrificio. Quando tutto sarà finito ci sarà una nuova primavera. Ci avviciniamo alla Pasqua, una festa particolarmente radicata che ci porta giorni lieti, li vivremo a casa, sarebbe irresponsabile pensare di andare in giro”.
(ITALPRESS) –

Agira . E.PA."Ho contratto forse il virus toccando soldi o prodotti che magari avevano toccato altre persone positive, non riesco a darmi altre spiegazioni, non avevo più gusto, nè olfatto e mi stancavo facilmente. Adesso sto bene , voi state a casa, perchè la vita può stravolgersi in un solo istante". Nel primo pomeriggio di oggi, abbiamo fatto una chiacchierata con l'agirino Carmelo Ariti, da più di una settimana ricoverato a Enna, in buone condizioni. Carmelo ha avuto sintomi da coronavirus ma è in attesa dell'esito del tampone.
- Quando hai sentito i primi sintomi?
"Era circa il 20-21 marzo, iniziavo ad avere poco appetito, perdita di olfatto, di gusto, anche di fronte a piatti prelibati, poi mi è salita la temperatura".
- E poi?
"Dopo qualche giorno, salivo le scale per andare in mansarda e accusavo stanchezza, il campanello d'allarme più grosso l'ho avuto mentre facevo la doccia, anche in quell'occasione facevo fatica, qualcosa non andava. Accusando anche problemi nella respirazione, abbiamo deciso di optare per il ricovero in ospedale".
- Quando ti sei ricoverato?
"Il 29 marzo".
- Sei positivo, hai ricevuto l'esito?
"No, non ancora".
- Il tuo quadro clinico sarà da paziente Covid?
"Sì, ho avuto quei sintomi e mi curano da paziente Covid".
- Adesso come stai?
"Bene, potrei andare a lavorare, qui in ospedale dopo qualche giorno di lieve difficoltà, mi sono subito sentito bene. Potrei tornare a casa ma chiaramente c'è un percorso da seguire ed è doveroso rispettarlo".
- Come si vive in quel reparto, all'Umberto I di Enna?
"Devo dire che i medici e gli infermieri sono eccezionali, di una professionalità unica, la pensavo diversamente prima, devo dire il vero, ed ora mi sono ricreduto. Ci sono infermieri che non vanno in bagno o non mangiano per undici ore per dedicarsi a noi e non togliersi di dosso le loro protezioni, sembrano imbustati. Un grazie di cuore a tutti loro".
- A distanza di ormai due settimane dai primi sintomi, come pensi di aver contratto il virus?
"Non lo so, devo dire il vero, non ho avuto contatti sin da quando si è deciso di chiudere tutto. Sono andato solo al supermercato e in farmacia. Forse toccando i soldi, o alcuni prodotti che prima aveva toccato qualcun altro positivo".
- Cosa consigli ai tuoi concittadini e a chi leggerà questa intervista, Carmelo?
"Di prestare molta attenzione, perchè in un attimo la tua vita si sconvolge, e involontariamente, senza nemmeno accorgertene. Paragono il virus a qualcuno che ti pugnala da dietro, non puoi difenderti. Quindi più state a casa, meglio è. Sono convinto che, facendo cautela e rispettando le regole, nel giro di un mesetto o poco più, potremo uscirne. Un abbraccio a tutti voi con la speranza che presto potremo liberarci da questo virus".

E.PA

  1. ambito di applicazione dell’art. 27 del Decreto Legge “Cura Italia”;
  2. non devono aver percepito altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020;
  3. non devono aver percepito, nel mese di marzo 2020, il Reddito di Cittadinanza;
  4. non possono cumulare l’indennità con le altre prestazioni e indennità di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 44 del Decreto Legge “Cura Italia”.

Il rapporto di collaborazione per cui si presenterà la domanda:

  1. deve essere con Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate nonché con Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche; si sottolinea che le Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche devono essere iscritte, alla data di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”, nel Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche tenuto dal CONI e che gli Organismi Sportivi devono essere riconosciuti, ai fini sportivi, dal CONI;
  2. doveva esistere già alla data del 23 febbraio 2020 ed essere in corso alla data del 17 marzo 2020 (data di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”);
  3. non deve rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 27 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (liberi professionisti titolari di Partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione Separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335). 

La domanda dovrà essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica che sarà attiva dalle ore 14:00 di martedì 7 aprile sul sito di Sport e Salute.

La procedura prevede tre fasi:

  • la prenotazione: per prenotarsi è necessario inviare un SMS con il proprio Codice Fiscale al numero che sarà disponibile da martedì 7 aprile su www.sportesalute.eu, (leggi qui l’informativa relativa alla privacy). Dopo aver inviato l’SMS, si riceverà un codice di prenotazione e l’indicazione del giorno e della fascia oraria in cui sarà possibile compilare la domanda sulla piattaforma;
  • l’accreditamento: per accreditarsi è necessario disporre di un proprio indirizzo mail, del proprio Codice Fiscale e del codice di prenotazione ricevuto a seguito dell’invio dell’SMS;
  • la compilazione e l’invio della domanda: subito dopo l’accreditamento, sarà possibile accedere alla piattaforma, compilare la domanda, allegare i documenti e procedere con l’invio.

In attesa della pubblicazione della piattaforma, ti consigliamo di:

  • caricare sul tuo computer, tablet o telefono il pdf dei documenti che andranno allegati (documento identità, contratto di collaborazione o lettera di incarico o prova dell’avvenuto pagamento della mensilità febbraio 2020);
  • avere a disposizione i tuoi dati essenziali, tra cui: Codice Fiscale, recapiti di posta elettronica e telefonici, residenza e IBAN per l’accredito della somma;
  • disporre dei dati relativi alla tua collaborazione sportiva, tra cui: nominativo delle parti contraenti, decorrenza, durata, compenso e tipologia della prestazione;
  • conoscere l’ammontare complessivo dei compensi sportivi ricevuti nel periodo d’imposta 2019;
  • accertarti che il rapporto di collaborazione per cui intendi presentare la domanda di indennità rientri, ai sensi dell’art. 2 del Decreto Ministeriale, nell’ambito di cui all’art. 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e che sia presso Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate, oppure presso Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche;
  • verificare che sussistano tutti gli altri requisiti di legge richiesti (esempio: non avere diritto a percepire altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020, non essere pensionato, non essere co.co.co iscritto alla gestione separata INPS, non essere percettore del Reddito di Cittadinanza, etc.);
  • disporre del codice fiscale o della Partita Iva della Associazione/Società/Organismo Sportivo per cui si presta la collaborazione;
  • verificare, se collabori con un’Associazione o una Società Sportiva Dilettantistica, che sia iscritta al Registro del CONI;
  • verificare, se collabori con una Federazione Sportiva Nazionale, una Disciplina Sportiva Associata o un Ente di Promozione Sportiva, che sia riconosciuto dal CONI.

L’indennità sarà erogata direttamente da Sport e Salute sul conto corrente indicato dal richiedente in fase di presentazione della domanda. Le indennità saranno erogate sino a concorrenza del fondo di 50 milioni di euro riconosciuti alla Società per l’erogazione delle indennità.

Per ricevere informazioni ulteriori, in attesa che la piattaforma sia online, puoi scrivere all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e seguire il canale Telegram: https://t.me/SporteSalute.

Consulta qui il Decreto

Palermo, 5 apr. (Adnkronos) - Nuova ordinanza per il passaggio sullo Stretto di Messina firmata dal sindaco Cateno De Luca. “Lamorgese e Musumeci se ne facciano una ragione, da mercoledì si passa solo se registrati alla banca dati comunale, chi viola sarà rispedito indietro”, annuncia. Con l'ordinanza contingibile e urgente di oggi l'Amministrazione De Luca "introduce il sistema di prenotazione on line all'indirizzo www.sipassaacondizione.comune.messina.it per chiunque voglia oltrepassare lo Stretto e raggiungere la Sicilia". "Le disposizioni saranno attive da mercoledì 8 aprile. Tale ordinanza sindacale è stata comunicata al Presidente del Consiglio, ai Ministri dell'Interno, della Salute, delle Infrastrutture, a Presidente della Regione Siciliana, al Prefetto e Questore di Messina, alle forze dell'ordine, alle compagnie di navigazione sullo Stretto e a tutti i Sindaci siciliani", si legge in una nota.“Da adesso, sullo Stretto si passa alle nostre condizioni. Mi sono stancato di implorare il Governo nazionale e regionale affinché si introduca un database che permessa l'accesso controllato in Sicilia. Non è possibile continuare a fare i sordi a delle richieste sensate. A loro gli dico: basta con gli sbarchi indiscriminati. Da mercoledì prossimo, a Messina non si entra più senza un nostro Nulla Osta - dice - Me ne frego se il Ministro dei Trasporti o il Viminale non agiscono, me ne frego se il Presidente Musumeci rifiuta ogni mio invito ad adottare, per il bene dei suoi corregionali, un sistema di controllo capillare e verificabile. Non vogliono agire? Lo faccio io. Sul mio territorio, le modalità di accesso le stabilisco io. Schiererò il mio esercito e bloccherò il transito se non in linea con la nostra ordinanza"."Dico basta alle prese in giro istituzionali. Quando sono stato attaccato dal Ministro Lamorgese, mentre con la mia polizia municipale sullo Stretto bloccavo gli irregolari, dov'era Musumeci, il quale non faceva e continua a non fare nulla per regolarizzare il passaggio sullo Stretto? Da adesso, chi non rispetta queste procedure non potrà attraversare il territorio comunale, sarà sanzionato e rispedito indietro”.

Un piano straordinario per far ripartire lo sport a maggio, sempre che l'Italia si sia messa alle spalle l'emergenza coronavirus. È quello a cui sta lavorando il ministero dello Sport, come annunciato dal ministro Spadafora in una diretta Facebook: "Per poter ripartire da maggio, bisogna che in quella data tutte le realtà sportive possano arrivare con le risorse necessarie", ha evidenziato, annunciando che il primo passo è stato la creazione di un fondo da 50 milioni di euro destinato ai collaboratori delle strutture sportive di base, partendo da quelli con un reddito inferiore ai 10 mila euro annui.

I dettagli della road map saranno discussi nei prossimi giorni, coinvolgendo i vertici dello sport nazionale. Spadafora ha infatti annunciato che venerdì incontrerà in videoconferenza i presidenti delle 5 principali federazioni sportive e che dal Coni riceverà "i suggerimenti di tutto il mondo sportivo, per capire quale sia stato l'impatto dell'emergenza sanitaria e cosa possiamo fare noi come Governo per aiutare questo mondo".Il ministro ha specificato che l'obiettivo di tali consultazioni è "avere tutti i dati che servono per lavorare a un piano che guardi subito alle esigenze del mondo sportivo, dalle grandi realtà alle piccole associazioni sul territorio".Spadafora si è anche soffermato sulla questione allenamenti, che continuano a rimanere fermi come qualsiasi altra attività soprtiva non agonistica: "Anche nel mondo dello sport bisogna continuare a osservare delle regole assolutamente rigide. Ora di fronte a noi abbiamo dieci giorni complicati e importanti, in cui possiamo fare la differenza per poi cominciare a vedere, dopo Pasqua, segnali ancora più netti e forti di cambiamento. Ecco perché nei prossimi dieci giorni saranno vietate tutte le competizioni sportive di ogni ordine e grado, ma dobbiamo chiedere un ulteriore sacrificio anche ai nostri atleti e quindi abbiamo vietato ogni tipo di allenamento in ogni tipo di struttura. Serve innanzitutto per tutelare loro stessi e tutti quanti noi. Non sono decisioni che prendiamo a cuore leggero, ma la responsabilità e' forte".

Non c’è trasmissione aerea del virus, ma solo tramite il contatto con le goccioline di saliva da una persona infetta. A ribadirlo è ancora una volta l’Organizzazione mondiale della sanità, che in uno studio analizza le forme di trasmissione del coronavirus, confermando che esso passa solo attraverso le goccioline respiratorie che una persona infetta proietta quando starnutisce o tossisce. Non vi sono prove, in pratica, di trasmissione nell’aria.Va da sé, conclude l’Oms, che le mascherine non sono strettamente necessarie per chi si trova ad uscire di casa per un momento (cane, spazzatura…) e soprattutto raccomanda di lasciare quelle filtranti al personale sanitario e a chi lavora a stretto contatto coi malati.Le infezioni respiratorie, spiegano gli esperti nel documento, possono essere trasmesse attraverso goccioline di dimensioni diverse: quando le particelle di goccioline hanno un diametro maggiore a 5-10 μm vengono chiamate “goccioline respiratorie”; quando hanno un diametro di minore a 5μm sono “nuclei di goccioline”.

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L'auto con il megafono che continua a girare per le strade di Regalbuto che invita  a restare a casa. A non uscire cioè se non per effettiva necessità. "La spesa è consentita una volta la settimana" si sente dalla viva voce del sindaco. La Sicilia è entrata nella quarta settimana di quarantena e con il picco da contagio Covid-19 ormai vicino ,l’appello del sindaco di Regalbuto è sempre lo stesso: «Restate a casa». "Teniamo duro -scrive -so che è difficile, ma vi assicuro che è necessario , questa settimana più di altre." Stamattina ancora i controlli dei Vigili e Forze dell'Ordine. Si avverte anche una certa stanchezza tra le persone , specie tra i più piccoli e i ragazzi. Sono giorni difficili ma è importante rimanere saldi, uniti , concentrati a venirne fuori per lasciare alle spalle una esperienza indimenticabile. Questa quarta settimana è la settimana durante la quale si misurerà il picco e si guarderanno i numeri del contagio in sicilia e nella provincia di Enna con maggiore attenzione., Ma la lotta è ancora lunga : passerà la Pasqua e il mese di Aprile per tirare le somme  a Maggio a distanza di tre mesi dai provvedimenti restrittivi. E' meglio non farsi illusioni perchè pur intravedendosi una luce il pericolo del contagio sarà ancora duro da combattere. Ci vorrà la collaborazione di tutti. "Arrivare al plateau, ha detto Brusaferro, dell'ISS  «non vuol dire che abbiamo raggiunto al vetta e ora è finita, vuol dire che dobbiamo fare la discesa, e si fa solo con grandissima attenzione ai comportamenti, senza abbassare la guardia. Per fare indagini di popolazione ampie servono test più rapidi per la ricerca degli anticorpi. Stiamo pensando di fare questo tipo di indagine e stiamo mettendo a punto le tecnologie per poterlo fare».

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