Le donne straniere in Italia.

Luglio 09, 2021 245

Sono 2.607.959 le donne straniere residenti in Italia nel 2020. Degli stranieri residenti in Italia, più della metà sono donne. Parliamo di circa 2,6 milioni di straniere, ovvero il 51,8% di tutta la popolazione straniera residente. In alcuni paesi si è sviluppata, negli anni, una migrazione più marcatamente femminile. È il caso delle nazioni dell’Europa orientale (Romania, Ucraina, Bielorussia), ma anche di quelle del Sud Est asiatico (Filippine, Thailandia). Assumere una prospettiva di genere può essere utile per cogliere la specificità dell’esperienza migratoria femminile. In quanto donne e spesso madri, oltre che straniere, le immigrate sono esposte a particolari vulnerabilità e a peculiari situazioni di marginalizzazione.  In questo senso l'esperienze in Piemonte può fornire utili indicazioni sull'efficacia della integrazione. Nel 2018 il progetto Nisaba propone una nuova modalità di insegnamento dell’italiano, basato su attività extra aula e su kit didattici specifici pensati per i target più deboli presenti sul territorio. E' cioè  un progetto di formazione civico-linguistica destinato a stranieri appartenenti a categorie particolarmente svantaggiate . Secondo il rapporto di Istat "Vita e percorsi: integrazione degli immigrati in Italia" del 2020, i paesi di provenienza dei migranti possono essere raggruppati in tre categorie, a seconda del loro livello di secolarizzazione (ovvero quanto un paese è laico, quanto la religione è rilevante nella sfera pubblica) e di tradizionalismo nei ruoli familiari e di genere. Il primo gruppo include principalmente paesi dell'Europa orientale, il secondo paesi secolarizzati ma abbastanza tradizionalisti come Cina e Filippine, il terzo paesi molto religiosi come quelli del Nord Africa. Le donne provenienti dal primo e dal secondo gruppo sono più attive nel mondo del lavoro. Nel caso del Pakistan, un paese molto tradizionalista e poco secolarizzato, il tasso di inattività delle donne tocca invece il 90%.

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