L'articolo di Salvo Intravaia su Repubblica Palermo fornisce uno dei dati più allarmanti che legano il continuo spopolamento , soprattutto delle zone interne della Sicilia, alla crescita sempre più costante della popolazione anziana e la diminuzione dei giovani che lasciano l'isola in cerca di lavoro. Forse è uno dei tanti allarmi lanciati sulla stampa che però fa capire quali siano i problemi che oggi la popolazione siciliana vive , con risvolti economici non indifferenti. Leggevo tempo fa un articolo che citava il fatto di come nelle nostre città cresciamo i figli , li facciamo studiare ma poi costretti dalla mancanza di occupazione li "regaliamo" li dove questi giovani possano realizzare le loro aspirazioni ma , al contrario di ciò che avveniva tempo fa, questi giovani non tornano più contribuendo alla crescita dell'economia nel luogo dove essi risiedono. Di seguito potrete leggere ciò che scrive Salvo Intravaia.
Sempre più anziana e con pochi giovani. È la Sicilia che invecchia e perde cittadini nelle fasce d'età che possono dare impulso all'economia. I dati relativi all'anno 2022 sulla popolazione a livello regionale, forniti dalla banca dati della Commissione europea e dall'Istat, descrivono una situazione demografica allarmante per l'Isola, alle prese da diversi decenni con fenomeni di spopolamento e dinamiche migratorie che ne hanno impoverito il cosiddetto capitale umano. I giovani, e spesso quelli col titolo di studio più alto, fuggono alla ricerca di un futuro migliore all'estero o nelle regioni settentrionali che offrono maggiori chance. Mentre gli appartenenti alle fasce d'età più avanzate aumentano. Nel 2022 la popolazione siciliana resta stabile: il saldo negativo si limita a soli 376 abitanti su una popolazione complessiva di 4 milioni e 833 mila unità. Un bilancio apparentemente incoraggiante se non fosse che nel giro di dodici mesi abbiamo perso migliaia di giovani e giovanissimi.
In appena un anno, tra i bambini di età compresa fra zero e quattro anni perdiamo il 2% della popolazione. Il saldo negativo è piuttosto pesante: quasi quattromila piccoli siciliani, probabilmente frutto della scarsa fiducia nel futuro dei più giovani che mettono al mondo sempre meno figli o attraversano lo Stretto in cerca di fortuna. Il quoziente di natalità (i nati vivi ogni mille abitanti) è sceso a 7,6.
In dodici mesi, la popolazione siciliana tra zero e 29 anni è calata di quasi 18 mila unità. Il calo più vistoso è quello che riguarda l'ultima fascia: i 25/29enni, che vedono assottigliare i numeri di oltre 4.600 unità. È la coorte dei ragazzi che si recano in altre università per completare gli studi con la laurea magistrale e di coloro che si sono laureati da pochissimi anni e che sperano di sfruttare il titolo in qualche azienda del Nord o all'estero. Ma anche nelle fasce successive si registra un vistoso decremento: quasi 11 mila unità in meno nella popolazione locale di età compresa fra i 30 e i 49 anni.