“Il rispetto per le istituzioni viene prima degli interessi di parte”. Con queste parole, Nello Musumeci lascia dopo quattro anni la presidenza della Commissione regionale Antimafia, per dedicarsi alla campagna elettorale che lo vede tra i possibili candidati alla presidenza della Regione. Nella lettera di dimissioni, indirizzata al presidente dell’Ars, Musumeci sottolinea come “tale decisione – che è assieme morale e politica – scaturisca dalla avvertita necessità di sottrarre l’Organismo parlamentare a facili e dannose strumentalizzazioni che potrebbero essere tentate nel corso della lunga campagna elettorale”. Ed aggiunge di essere consapevole “di quanto sia difficile coniugare l’attività di candidato – in una stagione che peraltro si preannuncia aspra e densa di veleni – con quella di presidente di una Commissione che, per la sua specificità, impone a chi la guida equilibrio, sobrietà e spirito super partes”. Musumeci era stato chiamato a guidare l’Antimafia regionale il 23 maggio 2013, anniversario della strage di Capaci, col voto favorevole di tutti i gruppi parlamentari: non era mai accaduto nella trentennale vita della Commissione. Sotto la presidenza di Musumeci, la Commissione Antimafia ha condotto e concluso importanti indagini: dal Cara di Mineo al Consiglio comunale di Catania, dagli Istituti autonomi case popolari dell’Isola al sistema dei rifiuti, dall’agromafia alle società partecipate. E’ stato anche varato un Codice etico per il personale politico e burocratico della Regione, che attende l’esame dell’Aula.
A rappresentare la provincia di Enna alla fiera del libro di Milano ci saranno due ex studenti universitari di comunicazione con una passione sincera e coinvolgente verso la cultura e l’editoria. Nel gennaio 2016 fondano la casa editrice GAEditori e girovagano fin da subito per l’Italia per essere presenti alla prima ufficiale di ogni libro pubblicato. Gaetano Amoruso e Antonello La Piana a breve realizzeranno un altro dei tanti sogni che hanno nel cassetto. “Il prossimo passo era mettere il nostro logo all’interno di una fiera prestigiosa” dichiara Amoruso “e riuscire a essere presenti alla fiera del libro di Milano è motivo di vanto e orgoglio per il mio paese, Agira, la provincia di Enna e per tutti quelli che hanno creduto in noi”. Il logo di GAEditori è in tal senso significativo, pieno di messaggi e desideri; una farfalla dalle ali bicolori, giallo e fucsia, a riprodurre e raffigurare l’amicizia e la spiritualità. Il crisalide che rompe il bozzolo per lanciarsi in volo nel mondo complesso e insidioso dell’editoria. “Sarà una settimana piena” - continua La Piana – “dal 19 al 23 aprile saremo a Milano e il 21 e 22 aprile a Pisa e Vicopisano per la presentazione di Pino e Perché, una favola con le illustrazioni di Laura Meoni, altro progetto fortemente voluto e alla fine concretizzato grazie soprattutto alla perseveranza di Gaetano e del suo motto: mai daur, in friulano significa mai indietro”
Fai Antiracket Regalbuto. L'intervento di Paolo Terranova al convegno su "La mafia in provincia di Enna."
A margine del convegno su " la mafia in provincia di Enna" che si è svolto venerdì scorso a Regalbuto , vogliamo riportare integralmente l'intervento del dott. Paolo Terranova- presidente del Fai antiracket di Regalbuto - che ha salutato i presenti alla manifestazione.
"L’idea di organizzare il convegno “La mafia in provincia di Enna’’, tenutosi a Regalbuto lo scorso 24 Marzo, è nata in occasione di uno degli ormai consueti incontri che mensilmente riuniscono i direttivi FAI della provincia di Enna.
Prendendo spunto da un interessante articolo di Paolo Borrometi dal titolo “La mafia ad Enna c’è e ha influenzato l’Expo”, pubblicato sulla testata giornalistica online La Spia.it, si è pensato, di comune accordo, di ideare questa giornata, alla cui riuscita hanno lavorato tutte e quattro le associazioni, le quali hanno, in tal modo, dato un segnale forte di coesione e collaborazione interna.
Durante i nostri incontri è emerso quanto simili siano le problematiche che ognuno di noi affronta nel proprio territorio: cambiano solo i nomi ma le dinamiche sono le medesime. Anche se alcuni comuni sono in questo momento più di altri al centro dell’attenzione mediatica, come ad esempio Troina con l’operazione Discovery, tuttavia le truffe nel settore agro silvo-pastorale o ancora altri fenomeni criminosi somigliano alle truffe in campo agricolo che interessano gli altri comuni dell’ennese. Cambia il tipo di truffa o il tipo di monopolio economico, cambiano i nomi delle famiglie che stanno dietro a questi fenomeni, ma la tipologia di reato non cambia. Per tal ragione risulta di fondamentale importanza il confronto e lo scambio di idee per trovare una soluzione comune al malaffare. Tutto ciò è possibile qui in provincia di Enna, perché abbiamo delle persone valide e capaci che con dedizione e coraggio compiono il proprio lavoro. Mi riferisco non solo al coraggio dimostrato dal lavoro di Paolo Borrometi il quale, invece di fare del semplice giornalismo, ha deciso di fare inchiesta antimafia, ponendosi in prima linea, andando a cercare di persona la notizia, diventando, in tal modo, bersaglio di attentati alla sua vita che lo costringono ormai a vivere sotto scorta, ma anche al coraggio, nel senso etimologico del termine, dal latino coraticum, avere cuore, riferendomi a quelle persone comuni che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con dedizione, mettendoci appunto il cuore. Mi riferisco agli educatori delle scuole della nostra provincia che, ogni anno, portano avanti tematiche sulla legalità perché desiderano trasmettere qualcosa di importante ai propri alunni; mi riferisco inoltre ai miei colleghi presidenti FAI che, pur essendo commercianti e imprenditori, sottraggono tempo e risorse alle proprie attività per aiutare persone che denunciano il malaffare seguendole nella denuncia ma anche accompagnandole alle udienze nei tribunali, sedendosi al loro fianco; mi riferisco ancora a persone come il Capitano Montemagno, il Dott. Puglisi, l’Ispettore Millauro e i loro collaboratori che fanno il proprio dovere con passione, con il cuore, perché anche nel fine settimana o la sera tardi o la vigilia di ferragosto sottraggono ore da trascorrere con la propria famiglia, manifestandosi sempre disponibili ad aiutare. Infine il coraggio quotidiano anonimo di chi fa il proprio lavoro, in silenzio, anche quando i riconoscimenti e i clamori mediatici sono pochi, lontano dalle celebrazioni. Se a questo aggiungiamo, come abbiamo potuto constatare in occasione dei recenti fatti di Troina, l’eccellente professionalità della GdF che, coordinata dal lavoro delle Procure di Enna e della DDA di Caltanissetta, guidate rispettivamente dal Dott. Palmeri e dal Dott. Bertone assieme ai loro sostituti Procuratori, ha supportato l’operato dell’associazione FAI locale facendo luce sulle truffe in campo agricolo, ed infine l’opera delle FAI locali e FAI nazionale. Insomma, non manca nulla! Le persone ci sono, la voglia di fare c’è, occorre lavorare tutti insieme collaborando, scambiando le proprie idee, amministrazioni comunali, sindaci, scuole, chiese, associazioni varie, stampa, forze dell’ordine e magistratura. Ognuno di noi deve fare la propria parte."
Agira. Muore bambino di 10 anni giocando a pallone.
" Non si può morire così". E' il commento unanime della gente nell'aver appreso la notizia del tragico volo di un bambino di 10 anni nell'intendo di recuperare il pallone.Una famiglia spezzata. Nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle ore 16, mentre giocava con i suoi amici, a quanto pare nel tentativo di recuperare un pallone, un bambino di 10 anni frequentante la scuola elementare, M.T., è caduto giù dalla scala antincendio del Liceo Linguistico “Lincoln” di Agira battendo violentemente la testa. La situazione è subito apparsa grave. Sul posto, sono arrivati subito gli operatori del 118, i carabinieri della stazione locale diretti dal Comandante Piazza e i vigili del fuoco. Il bambino è stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania ma purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Poco dopo le 20, il piccolo angelo è volato in cielo.
Pallavolo. Il Città di Nicosia promosso in serie C . Le emozioni descritte dal capitano della squadra Giovanni Lo Faro
S'è conclusa nel migliore dei modi questa seconda stagione volleystica sotto i colori dell'ASD Città di Nicosia, culminata con la promozione in serie C. Uno degli artefici del ritorno in serie C è stato senza dubbio il capitano della squadra Giovanni Lo Faro : " È stato un campionato difficile ed insidioso,- ci dice Lo Faro - tutto in discesa nel girone d'andata, ma poi complicatosi grazie alla crescita esponenziale di due squadre dall'organico di categoria superiore: adp volley agira ed ecoplast volley gela. Questa continua bagarre a tre in testa, ha causato litigi, polemiche, allontanamenti, ma soprattutto un grande spettacolo per gli appassionati del settore, i quali hanno dovuto attendere l'ultima gara per l'esito definitivo. Per me un'emozione unica riportare Nicosia nella 4 serie federale, soprattutto perché conquistata assieme ad Alessio Capuano, compagno di mille avventure e battaglie, oltre che giocatore di notevole spessore, rivelatosi in seguito anche ottimo coach e gestore del gruppo. Menzione particolare - continua Lo Faro - va anche a Federico Lo Leggio e Davide Prestifilippo, che insieme a me ed Alessio rappresentano gli ultimi reduci dello storico gruppo dei Diavoli Rossi. Ovviamente un grande plauso va fatto al resto del gruppo formato da giovanissimi atleti, che però hanno dimostrato in questi 2 anni di essere già maturi, sacrificando molto pur di essere sempre presenti in palestra dando così, dal primo all'ultimo, il loro contributo per questo risultato. Ciò è stato possibile grazie anche al coach Franco Corsale, persona seria e disponibile nonché grande conoscitore di questa disciplina. Chiudo ringraziando l'asd città di Nicosia, in particolare la presidentessa Anna Beritelli ed il direttore generale Fabrizio Ridolfo, poiché c'hanno permesso di usufruire di una struttura societaria moderna e funzionale, la quale sarà sicuramente d'ispirazione per le altre società del territorio; i nostri responsabili di settore: Fabio Bruno ed in particolare Pierluigi Campione, tifoso numero uno prima che dirigente tutto fare! Questa vittoria è soprattutto vostra ! Ci vediamo in serie C ."
Piazza Armerina e Regalbuto nella pallavolo femminile nel corso della attuale stagione agonistica hanno dato vita a incontri combattuti, sempre leali, durante i quali le due formazioni in campo hanno fatto vedere un buon spettacolo che ha entusiasmato e coinvolto il pubblico presente. Non è stato da meno la partita che si è disputata sabato scorso nella città dei mosaici , valevole per la terz'ultima giornata del campionato di prima divisione organizzato dal comitato territoriale Agranis di Caltanissetta/Agrigento. Tre a due il finale a favore delle ragazze di Carmelo Conte , dopo due ore e mezza di gioco tirato a tratti spettacolare per l'intensità dimostrata da entrambe le formazioni. La cronaca. Primi due set a favore delle regalbutesi dell'Amèselon volley, durante i quali Debora Bivona e compagne hanno sbagliato poco, aggredito le avversarie con la centrale Carla Greco e l'opposto Erica Smirne Miletti. Poi c'è stato il ritorno delle padroni di casa e il terzo set è stato tutto un altra storia , finito a favore del team di Piazza Armerina ma combattuto fino all'ultimo punto da entrambe le squadre. Da dimenticare il quarto set invece per l'Ameselon che in vantaggio sul 9 a 4 non ha avuto la forza di reagire e gestire il punto dagli attacchi dell'Armerina Volley. Il tie-break è sempre una lotteria ma nonostante la stanchezza è stato combattuto punto su punto su tutti i palloni e finito sul punteggio di 15 a 13 per le padroni di casa. " Giochiamo una buona pallavolo ma ci manca ancora qualcosa- dichiara il presidente di Amèselon Dario Bonina - siamo però soddisfatti dai progressi registrati dalle nostre ragazze alle quali va il merito dell'impegno dimostrato nel corso di questa stagione agonistica." " Quando giocano così - ci dice il direttore sportivo Agostino Vitale - è sempre bello vedere giocare le nostre ragazze, le quali ancora dovranno lavorare nella gestione del punteggio e interpretare le fasi del gioco. Però è innegabile il loro impegno che dimostrano sia durante gli allenamenti che nel corse delle partite."
Cisl . A Rischio Riscossione Sicilia.
“Il Governo regionale batta un colpo su Riscossione Sicilia. E con la prossima legge finanziaria, trovi una soluzione. Il rischio default della società è una minaccia per le famiglie di 700 lavoratori”. A scriverlo Cisl e First Cisl in una nota firmata dal leader siciliano del sindacato, Mimmo Milazzo e da Anna Cutrera e Pietro di Quarto, rispettivamente segretaria generale e coordinatore regionale del settore. La riorganizzazione della riscossione dei tributi in Sicilia non può più essere rimandata, sostiene il sindacato. Anche perché “con il prossimo primo luglio la riforma nazionale della riscossione sarà operativa e una società di capitali qual è Riscossione non potrà più essere deputata, riteniamo, alla esazione dei tributi”. Insomma, il Governo faccia chiarezza, superi lo stallo attuale e “liberi le poste finanziarie assolutamente necessarie a garantire la continuità del servizio, previste per Riscossione nella proposta di legge di bilancio”. E quanto all’Ars, “con senso di responsabilità ragioni sul merito, trovi un minimo comune denominatore. Eviti la palude”. La Sicilia, affermano Cisl e First Cisl, non reggerebbe l’impatto del default del suo agente della riscossione. Aggiunge ancora il sindacato, anche alla luce dello “sforzo di analisi e proposta compiuto in questi anni”, che il personale di Riscossione ha bisogno di lavorare con tranquillità. Ha il diritto di ricevere “le stesse garanzie che i colleghi di Equitalia hanno ricevuto”.
La nota si chiude con un riferimento ai colleghi di Catania e alle inchieste in corso davanti al giudice penale. “Siamo certi della loro personale correttezza e che la vicenda avrà presto una definitiva soluzione”.
Un folto pubblico ha seguito con interesse il convegno su " la mafia in provincia di Enna."
" La mafia in provincia di Enna" . E' stato il tema del convegno che si è svolto questa mattina a Regalbuto presso il cine teatro Urania,alla presenza di un folto pubblico e dalle autorità civili , religiose e militari del territorio.La manifestazione era organizzata dalle quattro associazioni antiracket del territorio di Enna , vale a dire, Regalbuto,Piazza Armerina,Troina e Lana ( che comprende i comuni di Leonforte,Agira,Nissoria e Assoro ). Il tema traeva spunto dal libro del giornalista Paolo Borrometi , presente al convegno, recentemente pubblicato,dal titolo " La mafia ad Enna c'è e ha influenzato l'Expò". In sala oltre a numerose associazioni di volontariato erano presenti i sindaci del territorio e i rappresentanti degli studenti dell'Istituto Comprensivo Gian Filippo Ingrassia di Regalbuto e Isis Fortunato fedele di Agira accompagnati dai rispettivi insegnanti i quali dopo i relatori hanno posto alcune domande alle autorità presenti. Dopo i saluti del vescovo della diocesi di Nicosia Mons Salvatore Muratore, del sindaco di Regalbuto Francesco Bivona, del presidente del Fai antiraket di Regalbuto Paolo Terranova, del prefetto di Enna Maria Rita Leonardi , i quali hanno sottolineato l'importanza di agire in maniera sinergica nella lotta contro la mafia e la delinquenza , specie nelle scuole e in tutti gli ambiti educativi in generale. Paolo Borrometi ha brevemente illustrato la mappa delle famiglie mafiose che sono presenti nei cinque comuni dell'ennese e si è particolarmente soffermato sull'intreccio mafia-politica in provincia di Enna che ha condizionato lo sviluppo dell'intero territorio. Più articolato e puntuale invece l'intervento del presidente del Fai di Regalbuto Paolo Terranova il quale ha ringraziato quanti ogni giorno si prodigano nella lotta contro il malaffare ed in particolare a quegli insegnanti che ogni anno con il loro oscuro lavoro educano i ragazzi alla legalità. Alla fine degli interventi dei relatori si sono alternate le domande degli studenti
A un passo dalla promozione in serie C. Per le due formazioni maschile e femminile di Nicosia che partecipano nei rispettivi campionati regionali di serie D, gli incontri di domenica prossima hanno già il sapore della festa : una doppia festa. Ma andiamo con ordine. In campo maschile il Città di Nicosia è andata a vincere a Ispica in quello che doveva essere forse l'ultimo ostacolo prima della partita casalinga,ultima di campionato, contro il fanalino di coda Ultimatv Volley Valley Catania. I ragazzi di Alessio Capuano , sapevano quanto era importante la trasferta contro l'Athlon e si erano preparati a dovere decisi a portare a casa i tre punti. Così è stato e rifilato un secco tre a zero ( 22-25 ; 17-25;19-25)ai padroni di casa che nulla hanno potuto contro la maggiore determinazione dei nicosiani, che con questa vittoria mantengono inalterata zona promozione alle spalle dell'Ecoplast Gela e a due punti dal Volley Agira che invece è andata a vincere a Troina nel derby contro il Meeting . " Domenica 26 marzo per noi potrà essere una giornata memorabile - ci dice un raggiante Pier Luigi Campione dirigente del città di Nicosia - perchè a questa promozione ci abbiamo creduto e siamo determinati a raggiungerla ma senza sottovalutare l'avversario che affronteremo nell'ultima di campionato." Nel girone B femminile del campionato di serie D , le ragazze della Naf Nicosia domenica vincendo tre a zero in casa contro Ultimatv Catania, a cinque giornate dalla fine e con tredici punti di distacco dalla terza in classifica Nike San Cataldo, domenica prossima a Raffadali , in caso di vittoria potrebbero aver raggiunto matematicamente la promozione in C assieme all'altra capolista Volley Club Etna che però ha una partita in meno. Insomma la settimana del volley a Nicosia sarà ricca di aspettative e attese che potrebbero concretizzarsi domenica prossima con la doppia festa della pallavolo.
A Regalbuto convegno su : " La mafia in provincia di Enna."
Si svolgerà a Regalbuto il 24 marzo prossimo alle ore 10.30 presso il Cine Teatro Urania, il convegno su " la mafia in provincia di Enna " ,evento organizzato da tutte e quattro le associazioni antiracket della provincia . Il convegno prende spunto dall'articolo apparso sul giornale "La Spia" a firma del giornalista paolo Borrometi che sarà presente a Regalbuto.Dopo il saluto del vescovo di Nicosia Salvatore Muratore e del sindaco di Regalbuto Francesco Bivona e quelli del presidente Fai antiracket di Regalbuto Paolo Terranova, interverranno il prefetto di Enna, il procuratore di Enna Massimo Palmeri, il giornalista Paolo Borrometi, e Pippo Scandurra . Al convegno tra gli ospiti i sindaci di Troina, Agira, Piazza Armerina , Nissoria, Leonforte. Il colonnello dei Carabinieri dott Paolo Puntel, il colonnello della guardia di finanza dott Giuseppe Licari, il comandante prov del Corpo Forestale , il questore di Enna dott Romeo oltre i dirigenti scolastici dell'Istituto comprensivo Gian Filippo Ingrassia di Regalbuto e l'Isiss Fortunato fedele di Agira con una rappresentanza di studenti. "