Via libera all’integrazione, con oltre 8,45 milioni di euro, del cofinanziamento regionale da destinare al Piano di investimenti per migliorare l'assistenza sanitaria attraverso la riqualificazione edilizia e tecnologica, ex art. 20 della legge 67/88. 

La Giunta Schifani ha così completato la dotazione finanziaria deliberata negli anni precedenti per la copertura in quota Regione (5% dell’investimento complessivo) degli interventi progettati dalle Asp e dalle Aziende ospedaliere dell’Isola. La parte restante della spesa, il 95%, sarà coperta con fondi statali.  Le somme stanziate, derivanti dall’avanzo di gestione del bilancio regionale da utilizzare per gli investimenti, sono state ripartite in tre anni: 422 mila euro per il 2023, 4,64 milioni nel 2024 e 3,38 milioni nel 2025.  

Per quanto riguarda gli interventi nell’ambito dell’art. 20 della legge 67/88, sarà questa la ripartizione degli investimenti, tra opere e forniture di attrezzature tecniche, nelle province dell’Isola: 102 milioni nel Trapanese, 81,5 nel Palermitano, 55 nel Catanese, 20 nell’Ennese, 17 in provincia di Caltanissetta, 13,4 nel Messinese, 12,4 nel territorio di Siracusa, 3,6 milioni nel Ragusano e 1,5 in provincia di Agrigento. 

La Giunta regionale, inoltre, ha approvato anche l’integrazione della quota  a carico del bilancio della Regione per la compartecipazione del 30% alla spesa per gli interventi ex art. 71 della legge 488/98: 281 mila euro nel complesso, da destinare ai Comuni di Palermo e Catania per la riqualificazione della spesa sanitaria.

 

Disciplinare il sistema delle strutture turistico ricettive in Sicilia allineando la Regione al resto d’Italia e aggiornando le norme ormai superate. È questo l'obiettivo del disegno di legge di iniziativa governativa approvato dalla giunta Schifani nel corso dell’ultima seduta su proposta dell’assessore al Turismo Elvira Amata.Il disegno di legge classifica le diverse tipologie di strutture ricettive distinguendo tra alberghiere, extralberghiere, del turismo nautico e le locazioni turistiche, abrogando o modificando le norme in contrasto oppure ormai superate. Una specifica disciplina è prevista per gli alloggi nautici diffusi che offrono pernottamenti e altri servizi di accoglienza a bordo di imbarcazioni. Dopo l’approvazione della legge, sarà un decreto dell’assessore a fissare, tra gli altri, i criteri per la classificazione e i requisiti minimi obbligatori.

 «Il settore dell’accoglienza turistica negli ultimi anni si è diversificato sempre di più andando oltre le strutture ricettive più classiche – dichiara l’assessore Amata –. Per questo, riteniamo non più rinviabile una disciplina del settore che possa portare la Sicilia al passo con i tempi venendo incontro sia alle esigenze degli imprenditori sia a quelle dei turisti. Questa è la direzione nella quale intendiamo muoverci, coerentemente con le iniziative varate a livello nazionale».

Tra le norme contenute nella legge c’è anche quella che semplifica le procedure di avvio delle attività con la presentazione della Scia al dipartimento regionale del Turismo che verificherà, successivamente, la sussistenza dei requisiti dichiarati dalla struttura per la sua classificazione. Per quanto riguarda le funzioni di vigilanza e controllo sulle norme, queste saranno affidate oltre che al dipartimento del Turismo anche agli enti locali competenti che potranno sanzionare le strutture e riscuotere gli importi. Un’altra delle novità riguarda, infine, l’istituzione del Codice identificativo regionale. Il Cir sarà adottato da tutte le strutture che dovranno esporlo all’esterno e renderlo visibile sui propri siti internet. Il ddl elimina, inoltre, la riclassificazione quinquennale.

 

Il governo procederà alla nomina dei manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane entro la scadenza degli attuali mandati. La precedente proroga degli incarichi si era resa necessaria perché la Commissione regionale per la selezione dei candidati idonei alla nomina a manager non aveva ancora concluso la procedura valutativa.

Questo lavoro è stato portato a termine e il governo regionale rispetterà i tempi per procedere alle nomine dei direttori generali, secondo le norme di legge, affinché siano al più presto nel pieno delle loro funzioni, così da poter dare, nell'ampio arco temporale garantito dal loro mandato, un contributo di efficienza e visione strategica per il rilancio della sanità.

 

E' stato inaugurato questa mattina il progetto Sport nei Parchi a Centuripe, presso il parco Robinson di Villa Corradino. Grande entusiasmo e partecipazione di pubblico per la presentazione delle attività proposte dalle associazioni sportive locali. Sarà possibile adesso praticare sport all’area aperta nei fine settimana. La promozione di nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto che vadano oltre il periodo di emergenza, per recuperare le aree verdi comunali o realizzarne di nuove: questo è lo scopo del Progetto “Sport nei parchi”, nato nel novembre 2020 dalla collaborazione tra Sport e Salute e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Le attività motorie sono destinate a tutta la cittadinanza. Un modo per creare degli incontri gratuiti per fare attività con bambini, ragazzi, donne, persone della terza età. La realizzazione del progetto vede la partecipazione e la collaborazione delle società sportive di Centuripe.  

Secondo la ricerca effettuata da Openpolis sull'evasione tributaria nei Comuni dell'intero territorio Italiano, a Regalbuto si sono spesi nel 2021  127024,57 euro pari a circa 19 euro pro capite rispetto alla popolazione. Facendo un raffronto con altri Comuni a noi vicini , ad Agira si sono spesi circa 73390,00 Eu , Centuripe 111670,00 eu. Le entrate tributarie sono una delle principali fonti di finanziamento dei comuni: ammontano all’incirca a un quarto degli incassi delle amministrazioni italiane. L’evasione fiscale quindi può avere degli effetti di un certo rilievo sulla qualità dei servizi forniti dai comuni, essenziali per la vita delle comunità. Inoltre, la sottrazione delle risorse può incidere anche sulla pressione tributaria: per mantenere lo stesso livello di prestazioni, sono necessarie più entrate dai contribuenti e si sfrutta la propensione da parte di coloro che correttamente pagano. All’interno della prima missione di spesa c’è una voce relativa a questo tipo di operazioni. Si includono tutte le attività di amministrazione e gestione dei servizi fiscali, dalla riscossione all’accertamento, comprese le spese per enti concessionari della riscossione dei tributi. Sono comprese anche tutte le uscite legate ai contenziosi tributari, a tutto ciò che riguarda la ricerca per la fiscalità del comune, le procedure informatiche per operazioni in contesto fiscale e l’ambito catastale.

Numerosi i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura della Regione Siciliana che, nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 settembre, aderiranno alle Giornate europee del patrimonio (Gep). Un appuntamento fisso, promosso dal ministero della Cultura, per riaffermare la centralità del patrimonio artistico e del suo valore storico e identitario.

L’iniziativa, avviata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, quest’anno avrà come tema “Patrimonio InVita”, riprendendo lo slogan europeo “Living Heritage”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione. Due giornate di visite guidate e iniziative speciali che vogliono essere un invito a riflettere sul patrimonio culturale immateriale inteso come sinonimo di patrimonio “vivo”.

«Queste giornate - afferma l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - aggiungono un prezioso tassello alle numerose iniziative messe in campo dalla Regione per accrescere e incentivare la fruizione dei nostri siti e soprattutto per avvicinare i giovani all’arte».

Nelle due giornate, sarà possibile accedere ai luoghi di cultura con orari e costi ordinari, mentre per l’apertura straordinaria serale di sabato 23 settembre, che sarà di tre ore, si pagherà un biglietto di ingresso al costo simbolico di un euro, escluse le gratuità previste per legge.

In vista della strategia Zero pollution vision for 2050, l’Unione europea prevede di ridurre del 55% le morti premature legate all’inquinamento atmosferico entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. Al momento, parliamo di circa 300mila decessi ogni anno, nell’Unione, soltanto a causa del particolato fine. Si tratta di una delle sostanze inquinanti più pericolose e insidiose perché, a causa delle sue dimensioni ridotte (di pochi millesimi di millimetro), riesce a penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano.

Nonostante la crescente consapevolezza del rischio posto dall’inquinamento atmosferico e i numerosi sforzi per contrastarlo, la situazione è ancora oggi molto grave. Più del 98% della popolazione europea vive in zone dove la concentrazione di Pm2.5 supera i limiti stabiliti dall’organizzazione mondiale della sanità (Oms), ovvero di 5 microgrammi ogni metro cubo di aria. Le zone più inquinate si trovano nell’Europa centrale e in alcune metropoli, ma tra tutte è la pianura padana a registrare i valori più elevati nonché uno dei più marcati peggioramenti degli ultimi anni.

È quanto è emerso da una ricerca condotta insieme ad altre 6 redazioni dello European data journalism network (Edjnet), sotto la direzione di Detusche Welle. In questa analisi ci focalizziamo sui paesi del continente che fanno parte dell’Ue, anche se nell’analisi originale sono stati inclusi anche dati relativi a: Serbia, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Albania, Kosovo, Svizzera, Turchia, Liechtenstein, Norvegia, Islanda, Ucraina, Moldavia e Macedonia del nord. Secondo l’Oms, l’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio per la salute in Europa. Come stima la commissione europea, il suo costo è pari ad almeno 330 miliardi di euro l’anno e grava fortemente sul sistema sanitario. Tra le varie sostanze presenti nell’atmosfera, il particolato è uno dei più pericolosi. L’esposizione prolungata a questo agente causa infatti danni a molti apparati del corpo umano come quello circolatorio e respiratorio, ma provoca anche l’insorgere di patologie del sistema centrale e di quello riproduttivo. Tra le relazioni più frequentemente attestate ci sono i tumori ai polmoni, le ischemie e gli attacchi cardiaci, ma anche disturbi respiratori cronici come l’asma. La tossicità è ancora più elevata nel caso del Pm2.5, ovvero quello con il diametro più ridotto (2,5 micrometri), che permette alle particelle di intrufolarsi in profondità nei meandri del corpo umano.

fonte Openpolis

Il Memoriale di Portella della Ginestra ha ottenuto il riconoscimento di "sito di interesse culturale". Si conclude così positivamente la pratica avviata qualche mese fa ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, "sia per il suo riferimento con la storia, sia quale testimonianza unica dell’identità e della storia delle istituzioni collettive".

«Il nostro appello - dice il presidente della Regione, Renato Schifani - è stato accolto e non possiamo che esserne soddisfatti. Si tratta di un riconoscimento importante perché parliamo di un luogo che è simbolo della lotta alla mafia e della lotta contro quelle forze reazionarie che hanno tentato di soffocare lo sviluppo della Sicilia e il benessere del suo popolo. Il Memoriale testimonia l'impegno civile dei siciliani che non si sono mai arresi all'ingiustizia, anche pagando il prezzo più alto. Questo riconoscimento, da noi fortemente voluto, testimonia altresì la volontà del governo, che ho l'onore di presiedere, di combattere ogni giorno contro qualsivoglia forma di illegalità che mortifica le aspirazioni di un popolo, il nostro, laborioso e pacifico che vuole solo liberarsi da sfruttatori e criminali».

«Attraverso questo provvedimento, - aggiunge l'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Scarpinato che ha avviato l'iter - abbiamo voluto dare il giusto riconoscimento a una comunità che ha pagato la sua libertà con il sacrificio della vita. Oggi, più che mai, è fondamentale diffondere il messaggio e l’importanza di lottare contro ogni forma di criminalità e di uscire dalla logica dell’indifferenza».

Il Memoriale, che ricade nel territorio di Piana degli Albanesi, nel Palermitano, testimonia l’evento drammatico che ha segnato una pagina della storia nazionale. I sassi di Portella portano le tracce, ancora vive, di quel crimine consumato il primo maggio del '47  dalle forze reazionarie e mafiose che armarono la mano del bandito Giuliano per fermare il movimento contadino che, in quel periodo, lottava per la riforma agraria e la libertà politica e sociale delle masse più diseredate.

Il sito, divenuto simbolo della prima strage in Sicilia nel secondo dopoguerra, era già stato inserito, a partire dal 2010, nel Registro delle eredità immateriali di Sicilia (Reis) dell’assessorato ai Beni culturali. Ideato e realizzato tra il 1979 e il 1980 da Ettore de Conciliis (Avellino, 1941), con la collaborazione del pittore Rocco Falciano (Potenza, 1933) e dell’architetto Giorgio Stockel (Milano, 1938), l’opera si distingue per l’approccio emotivo al paesaggio e per una progettualità che mira, attraverso l’esaltazione della scarna fisicità del suolo, a rimarcare la solennità sacrale del posto dominato da una quiete in cui si propaga l’eco della violenza che travolse questi spazi. 

Per la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo, che ha curato l’iter, quest’opera è «un esempio di come si possa rappresentare un evento senza scadere nella retorica celebrativa e lontani dal monumentalismo urbano costruendo, invece, un luogo identitario nel quale la comunità, condividendo la memoria del vile attentato perpetrato in quel sito, riconosce se stessa e, rivivendo il dolore di quel giorno, preserva il ricordo dall’oblio».

 

Nei giorni scorsi il circolo di Fratelli d' Italia  di Regalbuto ,ha ricevuto la  visita dell'Assessore Regionale Elena Pagana con la quale si sono affrontati diversi argomenti ed è stata l'occasione per programmare le prossime attività e le iniziative che i tesserati al circolo intendono organizzare. Intanto procede la campagna dei tesseramenti al partito di Giorgia Meloni che a Regalbuto sta procedendo con un già buon numero di adesioni. 

La sua nomina per acclamazione è avvenuta alla fine del congresso regionale della Democrazia Cristiana che si è svolto quest'oggi a Palermo. Stefano Cirillo ( al centro della foto) così succede al commissario della DC Totò Cuffaro e sarà affiancato nella segreteria dall'On. Ignazio Abbate e Angela Cocita - vicesegretari e dall'On. Carmelo Pace con il compito di Segretario Organizzativo. La DC del territorio di Enna ,presente al congresso regionale con una folta delegazione , si congratula con nuovi eletti augurando loro buon lavoro.