L’Assessorato della Salute della Regione Siciliana ha promosso una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno.
Il carcinoma alla mammella è la neoplasia femminile più frequente e, ad oggi, si stima che circa una donna su 9 si ammalerà di questo tumore nell’arco della vita.
Sebbene le cause del tumore al seno, come per molti altri tipi di tumore, non siano state ancora identificate, la ricerca ha stabilito che alcuni fattori aumentano il rischio ammalarsi. Alcuni di essi non sono modificabili, come l’aumentare dell’età e la predisposizione genetica, ma su altri è possibile intervenire.
In ogni fascia di età ci sono comportamenti da seguire per una prevenzione efficace del tumore al seno e, grazie a metodiche di screening e diagnosi precoce, la maggior parte dei tumori può essere diagnosticata in fase iniziale rendendo le terapie molto più efficaci e risolutive.
La prevenzione è la scelta migliore per contrastare l’insorgenza di questa patologa. Più in generale, la prevenzione del cancro al seno deve riguardare una maggiore consapevolezza anche negli uomini, considerato che in Italia si registrano 500 casi l'anno. La Regione Siciliana, in coerenza con quanto previsto dal sistema sanitario nazionale, attraverso l’attività capillare delle aziende sanitarie provinciali, tra le altre iniziative, offre alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni l’opportunità di effettuare gratuitamente uno screening oncologico della mammella nei presidi sanitari del territorio.

ROMA – “La guerra non è mai la soluzione, porta solo distruzione”. In occasione dell’Angelus domenicale, Papa Francesco torna a parlare della guerra in Ucraina. E si rivolge direttamente alle parti in causa, lanciando un appello a Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. “L’andamento della guerra in Ucraina è diventato talmente grave, devastante e minaccioso da suscitare grande preoccupazione – osserva il Pontefice da piazza San Pietro – Mi arrivano i fiumi di lacrime e di sangue. Si tratta di una terribile e inconcepibile ferita dell’umanità che continua a sanguinare sempre di più”.

agenzia Dire

Già da due settimane sono partiti i corsi di mini volley femminili organizzati dalla Scuola di Pallavolo regalbuto, nella piccola palestra del plesso Don Milani. I corsi sono diretti da un vero team di esordienti guiidati da Agostino Vitale. Daria Stancanelli, Chiara Vitale , Chiara Iannitello e Mara Carambia si alternano nei giochi per le più piccole di età comprese tra i 6 e i 10 anni , così come nel corso riservato alle Under 13. La Scuola di Pallavolo è ripartita. lo si ricorderà, dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia , ma già dalla metà di settembre le ragazze hanno ripreso , molte per la prima volta, il contatto con la palla respirando il clima della palestra. " Siamo felici di questa ripresa dei corsi di mini volley , devo ringraziare però le nuove mister che stanno dimostrando tutto l'attaccamento per questo sport che è ritornato ad entusiasmare le ragazze. " Così il presidente del sodalizio Agostino Vitale.

Al termine della lettura delle schede scrutinate il Movimento 5 Stelle a Regalbuto è risultato il partito più votato dagli elettori . Il Movimento di Conte di fatto alla Camera ha totalizzato 678 preferenze , mentre al Senato i voti ottenuti sono stati 660. Al secondo posto il movimento Sud Chiama Nord di Cateno De Luca con 612 voti alla Camera e 635 al Senato. Segue il Partito Democratico 517 alla camera e 483 al Senato. Al quarto posto Fratelli d'Italia Regalbuto che ha ottenuto 433 voti alla Camera e 409 al Senato , seguito da Forza Italia con 223 alla camera e 236 al Senato. Seguono le altre liste.

Nel territorio di Enna c'è già un primo risultato politico importante nel centro destra : Eliana Longi è stata eletta neo deputata nazionale alla Camera e siederà nei banchi tra le fila di Fratelli d'Italia. In attesa dunque dei risultati delle urne per le Regionali , dove Fratelli d'Italia auspica l'elezione di un proprio rappresentante a Sala d'Ercole, Eliana Longi si è così espressa : " Grande emozione, grande entusiasmo, grande eccitazione per questa meravigliosa avventura. Un grande onore poter rappresentare il nostro territorio in Parlamento. " 

Si stima che le famiglie italiane a rischio povertà energetica siano circa 4 milioni; pertanto, si trovano in questa condizione di difficoltà oltre 9 milioni di persone. Questo emerge dall’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi CGIA sugli ultimi dati disponibili del  Rapporto OIPE 2020.  Dati allarmanti, anche perché sicuramente sottodimensionati, poiché sono stati  stimati ben prima dello shock energetico scoppiato nel nostro Paese a partire dalla seconda metà del 2021.  

Secondo l’elaborazione degli artigiani veneti, si stimano in condizioni di povertà energetica i nuclei familiari che non riescono a utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno, quello di raffrescamento d’estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici ad elevato consumo di energia (lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, micro onde, forno elettrico, etc.).

Nell’identikit delle famiglie “vulnerabili” energeticamente spesso troviamo quelle con un elevato numero di componenti che risiedono in alloggi in cattivo stato di conservazione, con il capofamiglia giovane, spesso inoccupato e/o immigrato.A livello geografico la situazione più critica si verifica soprattutto nel Mezzogiorno: in questa macro area la frequenza della povertà energetica  è la più elevata d’Italia e interessa tra il 24 e il 36 per cento delle famiglie residenti in questo territorio. In termini assoluti è la Campania la regione maggiormente in difficoltà:  il numero delle famiglie che utilizza saltuariamente luce e gas oscilla tra le 519 mila e le 779 mila unità. Altrettanto critica è la situazione in Sicilia dove la forchetta oscilla tra i 481 mila e i 722 mila nuclei familiari e in Calabria che presenta un range tra le 191 mila e le 287 mila famiglie in difficoltà nell’utilizzo quotidiano di energia elettrica e metano…

PALERMO (ITALPRESS) – “Terrò per me la delega sulle nostre isole affinchè i cittadini che le abitano possano essere tutelati al massimo sia sotto il profilo della carenza di personale sanitario e delle strumentazioni che sul fronte dei trasporti e dei collegamenti diretti che risultano insufficienti e non sempre corrispondenti ai reali bisogni della popolazione residente”. Lo ha annunciato il presidente Renato Schifani, candidato della coalizione di centrodestra alla Presidenza della Regione, in una intervista a ‘Talk Sicilià la trasmissione che andrà in onda domani alle ore 15. “Me ne occuperò personalmente – ha sottolineato – è una responsabilità che voglio assumere direttamente. Dobbiamo rafforzare la sanità delle nostre isole garantendo il diritto alla salute dei cittadini che non possono essere considerati di serie b, troppo spesso costretti a spostarsi con le famiglie per raggiungere i presidi delle città capoluogo per avere la garanzia e la efficienza delle cure e dei servizi”. “Inoltre – ha proseguito – mi batterò a Roma con convinzione per attuare le norme sul principio di insularità con misure comparative sul costo dei trasporti per i siciliani, a maggior ragione per coloro che abitano le nostre meravigliose isole, due volte penalizzati”, ha concluso Schifani.
foto Italpress

Una tra le voci d’entrata più rilevante dei bilanci dei comuni è quella relativa alla gestione e alla vendita di beni e servizi messa in atto dalle amministrazioni. Questi incassi permettono di avere una maggiore stabilità economica e contribuiscono al buon funzionamento del comune e a mantenere costante l’erogazione dei servizi. Gli importi sono compresi all’interno del titolo terzo relativo alle entrate extra-tributarie, ovvero tutte quelle fonti di finanziamento che non derivano direttamente dalla riscossione delle tasse e delle imposte. Fanno parte di questo titolo, per esempio, le entrate per multe e sanzioniQuesta tipologia si suddivide a sua volta in tre parti. La prima è legata alla vendita nel mercato dei beni e dei servizi da parte delle amministrazioni. Sono qui inclusi gli introiti derivati dalla vendita di beni floreali o faunistici, sanitari e le entrate relative ai mercati dei beni energetici. Sono comprese anche le entrate legate a settori specifici in cui il comune opera, come gli incassi dalle strutture per la cura degli anziani e dei disabili, gli asili nido, i parcheggi a pagamento e molti altri servizi a pagamento per l’utente. La seconda sezione è invece dedicata agli introiti derivanti dalla gestione dei beni. Comprendono le entrate relative ai canoni per l’utilizzo e la concessione di beni di cui dispone l’ente comunale. Si tratta in di fitti, noleggi e locazioni per beni mobili e immobili. Sono inclusi anche i proventi derivanti dai diritti per lo sfruttamento di risorse naturali sul territorio di competenza delle amministrazioni. Tra le grandi città italiane, Milano è quella in cui la vendita di beni e servizi contribuisce di più nel finanziamento del comune. Si parla infatti di un 9,22% sul totale delle entrate. Seguono Trieste (6,76%), Firenze (6,09%) e Verona (5,92%). Le amministrazioni in cui l'incidenza è marginale si trovano tutte al sud: Bari (3,26%), Messina (2,09%), Napoli (0,92%) e Palermo (0,69%). Ma quali sono i dati relativi al Comune di Regalbuto ? Dai dati forniti da OPEN POLIS , nel 2002 il Comune ha incassato per gestione e vendita di beni 242026.56 euro, pari a  35.52 euro di entrate pro capite. 

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Due sondaggi mostrano proiezioni differenti per le regionali in Sicilia. Renato Schifani, sostenuto da liste fortissime, è sempre in testa. Nando Pagnoncelli, per il Corriere della Sera, ipotizza un vero e proprio colpo di scena: Cateno De Luca a soli 5 punti dal candidato del centrodestra, che si attesterebbe a circa l’11% in meno rispetto alla rilevazione effettuata nel 2017 per Nello Musumeci (28,7% Schifani 2022; 39,8% Musumeci 2017). Decisamente sotto le aspettative, l’ipotesi di Pagnoncelli per il centrodestra, che ha piazzato candidati molto forti in ciascuna provincia, totalizzerebbero il 33,6%, circa 6 punti in meno di quelle di Musumeci nel 2017. Radicalmente diverso lo scenario ipotizzato da Noto, per Porta a Porta. Renato Schifani sarebbe avanti con il 42% dei consensi. Seguirebbero Caterina Chinnici (Centrosinistra) con il 25%, Nuccio di Paola (M5S) con il 15%, e Cateno De Luca con il 12%, Gaetano Armao (Terzo Polo) il 4%.Altro sondaggio da tenere sott’occhio è quello di Ixè, nel Sud e nelle Isole il M5S si attesterebbe al 24,5%: in pratica sarebbe il primo partito. A seguire il movimento di Conte si sarebbe il Pd di Letta col 20,8%. Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni sarebbero al 17,7%, Forza Italia di Berlusconi al 9,4% e la Lega di Salvini all’8,4%. Il Terzo polo con Azione e Italia Viva si attesterebbe intorno al 4,3%. E ancora, Italexit di Paragone al 2,7%, poi l’alleanza tra Verdi e Sinistra al 2,4%. 

fonte Live Sicilia

Nasce in Sicilia l’Osservatorio regionale sull’idrogeno. L’assessore regionale all’Energia ha firmato il decreto che ne ufficializza l’avvio dei lavori. Si tratta di una nuova struttura che avrà il compito non soltanto di fare il punto sullo stato dell’arte e analizzare le potenzialità di un’importante risorsa energetica, sostenibile e alternativa ai combustibili fossili, ma consentirà soprattutto di avanzare proposte e idee attraverso il coinvolgimento di esperti e addetti ai lavori. E’ quanto si legge in una nota della Regione siciliana.
Faranno parte dell’Osservatorio regionale, infatti, i protagonisti coinvolti nella filiera dell’idrogeno, dai produttori di energia rinnovabile ai docenti e accademici che si occupano di ricerca, oltre agli operatori dei trasporti. I componenti esterni del gruppo di lavoro resteranno in carica tre anni e potranno essere rinnovati una sola volta. La partecipazione all’Osservatorio è a titolo gratuito.
(ITALPRESS).