La mappa della nuova rete ospedaliera regionale.

Luglio 17, 2018 2416

Due files con una ventina di pagine a testa, con la dicitura a margine di “bozza. Il futuro della Sanità siciliana, cioè la nuova rete ospedaliera, è stato illustrato dall’assessore regionale alla Salute,Ruggero Razza, ai sindacati e presenta alcune novità rispetto alla versione approvata dal governo Crocetta.

Gli ospedali di base, ad esempio, passano da 14 a 16, con l’aggiunta di Giarre e Barcellona che precedentemente erano accorparti rispettivamente con Acireale e Milazzo in Dea di primo livello ed ora, invece, avranno autonomia con relativo pronto soccorso.

Viene invece confermata la struttura generale, che prevede in ordine di importanza i Dea di secondo livello(strutture altamente specializzate e integrate), i Dea di primo livello (grandi ospedali che dispongono di aree di pronto soccorso di primo livello con funzioni di rianimazione e degenza), i presidi di base (con almeno quattro unità operative: pronto soccorso, chirurgia generale,  medicina generale e ortopedia) ed infine gli ospedali delle zone disagiate (dispongono delle strutture di base per affrontare le emergenze).

Tuttavia, è prevista anche l’introduzione dei cosiddetti “dipartimenti interaziendali” (derivanti dall’aggregazione di unità operative appartenenti ad aziende diverse) necessari per mettere in comunicazione fra loro gli “Hub” presenti nello stesso territorio (come accade ad esempio a Palermo ed a Catania) in modo tale da superare il problema della presenza, all’intero della rete ospedaliere e sullo stesso territorio, di “doppioni”. Prevista anche l’eliminazione di numerose Unità operative complesse, che comporterà meno primari rispetto ad ora.

La precedente previsione indicava un aumento posti letto. Si era detto nel corso della contrattazione che si sarebbe passati da 16 mila a circa 18 mila. Il dato di rilievo teneva conto di un monitoraggio al 1 gennaio 2016. Da un nuovo rilievo fatto al 1 gennaio 2017 emerge che l’attivazione di nuovi posti letto dal 2016 al 2017 è stata al massimo di 200 in più.

Il che vuol dire che, sul piano della progressiva costruzione della nuova rete ospedaliera e delle piante organiche, esiste lo spazio di attivazione soprattutto dei posti relativi alle post acuzie e riorganizzazione degli acuti.

Clicca qui per l’articolo con tutti i dati su reparti e posti letto nelle Asp e negli Ospedali e qui per il commento dell’assessore Razza.

Ultima modifica il Martedì, 17 Luglio 2018 13:37