La processione dei "Palieddi" a Regalbuto.

Marzo 18, 2013 2918

La tradizionale processione dei “palieddi” che, come si sa, il 19 marzo di ogni anno apre la festività in onore di San Giuseppe a Regalbuto, è forse unica in Sicilia e ha origini remote che si perdono nella notte dei tempi. Il “palieddo” è formato da una tavoletta a forma di losanga, riccamente lavorata e adornata spesso con preziosi ricami fatti a mano, sulla quale viene posta l'effigie del Patriarca San Giuseppe, un santino, ed affissa ad un'asta di legno che fa da manico. La manifestazione, curata e gestita dai docenti di scuola primaria, ha protagonisti i bambini della scuola primaria e della scuola dell'infanzia, ma coinvolge anche parenti e genitori degli alunni e l'intera comunità cittadina. Due processioni partono contemporaneamente dalle sedi dei due plessi scolastici cittadini, il “G.F.Ingrassia” di piazza 24 Maggio e il “Don Milani” di via del Popolo; la prima percorre via Roma e quindi via G.F. Ingrassia, la seconda via del Popolo e via Vittorio Emanuele; esse poi si incontrano in piazza della Repubblica e quindi all'interno della Chiesa Madre San Basilio dove ha luogo la funzione religiosa fatta di canti e preghiere in onore di San Giuseppe. La processione ha origini remote, abbiamo detto, ma nel tempo se ne era perduta memoria; nel 1979, nell'ambito di un progetto di recupero delle tradizioni locali, è stata ripresa e fatta propria dalla comunità scolastica per iniziativa di un gruppo di insegnanti elementari, capeggiati dalle maestre Franca Maccarrone ed Ester Vinci, ora entrambe in quiescenza. Da allora, con la collaborazione dei vari parroci, l'Arciprete Vito Pernicone, l'arciprete Antonino Proto e l'attuale parroco don Alessandro Magno, la manifestazione viene ripetuta anno per anno ed inserita nel contesto della festività in onore di San Giuseppe.

Ultima modifica il Lunedì, 18 Marzo 2013 14:19