Dai risultati dell’indagine sulle imprese siciliane condotta nel 2011 dall’Osservatorio economico dell’Unioncamere Sicilia la provincia di Enna non ne esce bene. In evidenza

Marzo 12, 2014 2503

Dai risultati dell’indagine sulle imprese siciliane condotta nel 2011 dall’Osservatorio economico dell’Unioncamere Sicilia la provincia di Enna non ne esce bene. Confermano, con cifre alla mano, quello che si intuiva: economicamente la provincia non sta proprio bene. Il reddito disponibile delle famiglie è aumentato dell’11% dal 2004 al 2010 passando da 1 miliardo e 713 milioni di euro a 1 miliardo e 911 milioni di euro. E’ cresciuto di meno rispetto all’incremento del 12% e del reddito disponibile delle famiglie siciliane e di più rispetto all’incremento del 10% del reddito disponibile delle famiglie italiane. Per essere più chiari, è come se un corridore raggiunge chi lo precede non perché corra più velocemente, ma perché il suo competitore rallenta la sua corsa. Si sente spesso dire che la provincia deve puntare sul turismo, ma è considerevole lo scarto tra le dichiarazioni sul ruolo che può avere il turismo nella crescita economica della provincia e i dati sulle presenze turistiche: nel 2008 furono 51 mila i viaggiatori stranieri che visitarono la provincia di Enna, nel 2011 ne sono venuti 31 mila. Considerano il periodo dal 2007 al 2011, la punta massima dei pernottamenti fu raggiunta nel 2008 con 845 mila pernottamenti il doppio dei 426 mila pernottamenti registrati nel 2011. Sorprendente è il dato sulla diffusione delle imprese giovanili, che sono il 19% sul totale delle imprese. 

Enna è la provincia siciliana con la maggiore presenza di imprese giovanili. Molto elevato è il numero di ore autorizzate di cassa integrazione, che cresciuto dalle 360.512 ore autorizzate del 2006 alle 678.523 del 2010 per scendere, si pure di poco, 636.465 ore nel 2011. Debole è la propensione all’innovazione del sistema produttivo ennese, se dal 1998 al 2011 sono state depositate 7 domande per invenzioni. Sono 59 le domande per marchi presentate da parte delle aziende dell’Ennese dal 1998 al 2010. Bassissima è la propensione all’export dell’economia locale: nella graduatoria delle province italiane per l’export, Enna e al 108° posto con 10 milioni di euro. Il valore dell’esportazione è pari allo 0,4% del valore aggiunto totale. Nelle esportazioni la provincia di Enna è praticamente assente. Molto problematico è il rapporto tra banche ed imprese. Secondo i dati delle Banca d’Italia, nel 2011 il rapporto sofferenze/impieghi è stato dell’11,41% in provincia di Enna, il più alto delle province siciliane. A chi sono stati erogati gli impieghi bancari erogati dalle banche e dalla cassa depositi e prestiti? 827 milioni di euro alle famiglie, 451 milioni a società non finanziarie, 29 milioni ad istituzioni senza scopo di lucro e 102 milioni alle amministrazioni pubbliche. Da questi dati emerge un sistema produttivo ennese debole e marginale con aspettative negative per il futuro.

Ultima modifica il Giovedì, 20 Marzo 2014 12:58