Oggi non riusciamo a dare risposte alla cittadinanza. E sia chiaro che noi non vogliamo buttare fuori nessun dipendente, possibili solo contratti di solidarietà sociale. Invito tutti i Sindaci a prendere una posizione forte, ognuno nelle proprie realtà, per andare contro il sistema. Se qualcuno pensa che noi ci scoraggiamo e consegniamo le fasce, non lo faremo, che vengano i Commissari nei nostri territori. Utilizzeremo le fasce, non per arrenderci, ma per creare barricate. Tra l’altro in piano di riequilibrio, come è il Comune di Leonforte, la Corte dei Conti ha bloccato spese non essenziali e qualsiasi azione esecutiva nei confronti dell’Ente. Infine, l’Ato chiede soldi sul deliberato. Non i debiti riconosciuti dei 250milioni…”.
Intanto le RSU e OO.SS hanno chiesto l’intervento del Prefetto e indetto per giorno 6 Luglio 2015 lo sciopero provinciale della categoria.
“La comunicazione sindacale: I lavoratori dell’area tecnico-amministrativa dell’ATO EnnaEuno S.p.A. in Liquidazione riunitasi in assemblea in data 17/06/15: Atteso che non si conoscono le sorti del comparto rifiuti alla data del 30/06/15; che è stata già avviata la procedura di mobilità per l’intero comparto che prevede a rischio i posti di lavoro di più di 400 dipendenti; che continuano le già manifestate differenziazioni di trattamento per il pagamento delle spettanze maturate dai dipendenti della stessa azienda e che ad oggi vede circa 200 lavoratori dell’area tecnico-amministrativa, impianti, servizi provinciali e di alcuni cantieri in arretrato di 5 mensilità al 30/06/15. Rilevato il grave stato di disagio ed in alcuni casi di indigenza, esasperato peraltro anche all’apertura della procedura di mobilità del 23 aprile 2015, in cui versano i lavoratori e le loro famiglie che non possono far fronte alle esigenze primarie. Ritenedo che è ormai improcrastinabile avviare subito le procedure previste dalla LR 9/2010 per il transito di tutto il personale avente diritto alla SRR Enna Provincia che consentirebbe certamente di superare lo stato d’incertezza che si è venuto a creare. Considerato che già in precedenti incontri è stata rappresentata dalla società la grave situazione finanziaria in cui versa e che impedisce il pagamento delle spettanze dei lavoratori che comunque per senso di responsabilità hanno continuato a svolgere le attività di competenza al fine di non interrompere il servizio, tollerando, loro malgrado, il pagamento effettuato dal Commissario Straordinario a fornitori e servizi a discapito dei dovuti emolumenti; hanno deciso unanimemente di restare riuniti in assemblea permanente presso la sede amministrativa della società. Seppur esasperati i Lavoratori al fine di consentire lo svolgimento del servizio di igiene ambientale nei comuni, garantiranno i servizi essenziali”.
articolo tratto da Vivienna