Tutto fermo.Tutti fermi e c'è chi riesce a scappare dall'Italia con un aereo privato per ritornare nelle loro patrie. Sono i calciatori super pagati che si possono permettere di allontanarsi dal focolaio del virus anche se non sappiamo ancora ciò che troveranno altrove. Il Governo intanto ha diramato il decreto CURA ITALIA dove ci sono eventuali aiuti alle società sportive ma più che società sportive diremmo ai collaboratori ( giocatori e tecnici) regolamente contrattualizzati. In sintesi potrete trovare qui in allegato alcune tracce del decreto.

leggi allegato in basso

 

 

 

 

Secondo quanto scrive La Repubblica al Miur, si lavorerebbe su tre scenari. Il primo prefigura il ritorno a scuola il 6 aprile (allo stato attuale irrealizzabile), il secondo, invece, dopo il 1 maggio (si lavora su questo), il terzo, il più pessimista, prefigura che il ritorno a scuola sia addirittura a settembre, dopo l’estate con l’anno scolastico che si chiuderà senza essere tornati sui banchi. Se si prende come punto di riferimento la Cina con i cento giorni trascorsi dall'inizio alla fine della positività del virus , da noi il primo caso positivo porta la data del 29 gennaio,pertanto la fine ( si spera ma...) del contagio potrebbe ipotizzarsi intorno alla metà di maggio. Governo, sindacati e insegnanti stanno ipotizzando proprio questo caso e dunque la riapertura delle scuole potrebbe ( usiamo sempre il condizionale) verificarsi per quelle date. Il tempo cioè di preparare i maturandi agli esami.

Nella foto il ministro dell'Istruzione

 

Complice il coronavirus abbiamo di fatto messo da parte l'ingresso ufficiale della primavera nel nostro calendario. Stanotte alle 4,50 4.50 italiane il Sole è culminato allo zenit all’Equatore. È la notte uguale al giorno, l’ora della semina, perno dei giorni simbolo della rinascita nelle culture di tutto il mondo. L'uomo ha diviso l'anno in quattro stagioni in base a dove si trova il Sole nel cielo, che corrispondono alla posizione della Terra lungo la sua orbita di rivoluzione. Ci sono le stagioni per un 'fortunato' caso: l'asse della Terra è inclinato. Questo la porta ad assumere, nel corso dell'anno, diverse posizioni rispetto al Sole stesso. Nella realtà nel corso delle scorse settimane le calde giornate d'inversono l'hanno fatta da padrone sulle temperature ma soprattutto sull'assenza di piogge a tal punto da far temere il fenomeno della siccità che metterebbe a dura prova l'economia agricola. Oggi comunque è primavera! Segno di rinascita che nei secoli è sempre stato vissuto da tutte le religioni come il passaggio dal buoio dell'inverno al predominio del sole. 

Difficile dirlo ma la recente dichiarazione del capo della protezione civile Borrelli sugli abbandono degli animali domestici è realtà.“Riceviamo segnalazioni su abbandoni di animali domestici, in particolare cani. Questa è una cosa riprovevole perché non esiste alcuna evidenza del fatto che gli animali domestici possano trasmettere il contagio” da Coronavirus. Queste le parole di Borrelli.Difficile dire se certi abbandoni siano già legati alla paura immotivata (l’Organizzazione mondiale della Sanità è stata chiara) della trasmissione del Coronavirus da animale a uomo fatto sta che molte associazione di animalisti stanno denunciado la crescita di abbandoni,soprattutto cani di razza perchè si crede che gli animali possano trasmettere il virus all'uomo. Da qui la decisione. C'è anche un altro aspetto importante che è quello dei proprietari che data la situazione non riescono più a gestire le ristrettezze imposte dai decreti di uscire di casa anche se , in questa ultima ipotesi, i decreti parlano chiaro e cioè che si può uscire per portare il cane a spasso ma solamente davanti la propria abitazione. Per evitare altri abbandoni, la Croce Rossa Italiana e l’Ordine dei medici veterinari di Roma, hanno fatto partire una campagna di sensibilizzazioni, che vanta, tra i promotori, Lino Banfi, Giancarlo Magalli, Enzo Salvi. «Noi non siamo contagiosi», è il nome dell’iniziativa. «Gli allarmi diffusi sui social con notizie errate e fake news hanno creato una situazione di panico facendo registrare, recentemente, un incremento ingiustificato degli abbandoni», denunciano i responsabili della campagna, che aggiungono: «Ad oggi  non ci sono prove scientifiche del fatto che gli animali possano contrarre il Covid-19 o essere loro stessi veicolo di trasmissione per l’uomo».

Da oggi in Sicilia la nuova ordinanza firmata ieri sera dal Presidente della Regione Nello Musumeci per contenere il contagio del coronavirus nell’isola.Le Disposizioni riguardano la “pulizia” di strade e uffici pubblici, gli esercizi commerciali, le rivendite di tabacchi, il trasporto urbano, le attività sportive, le uscite da casa per gli acquisti. In sintesi i provvedimenti adottati:

- NIENTE PIU' SPORT ALL'APERTO.E' vietata la pratica sportiva all'aperto,anche in forma individuale.

- PASSEGGIATA DOMESTICA ANIMALI MA SOLO SOTTO CASA. Gli spostamenti con gli animali da affezione sono consentiti solamente in prossimità della propria abitazione.

- NIENTE AMBULANTI DA FUORI PAESE.Non è ammesso l'ingresso nel territorio comunale dei venditori ambulanti provenienti da altri comuni.

- TUTTI CHIUSI LA DOMENICA,ESCLUSE FARMACIE ED EDICOLE.Tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati ad ecezione di farmacie e edicole,dovranno restare chiusi la domenica.

- NIENTE GIOCHI NELLE TABACCHERIE .Nelle rivendite dei tabacchi è vietato l'uso di apparecchi da intrattenimento e per gioco.

- SI ESCE UNA SOLA VOLTA AL GIORNO  PER CASI URGENTI. Le uscite dalla propria abitazione per gli acquisti essenziali , ad eccezione dei farmaci , vanno limitate una sola volta al giorno.

"I tamponi effettuati ai quattro ricoverati del Villaggio Cristo Redentore sono purtroppo risultati positivi. Abbiamo attivato tutte le procedure previste dalle Linee guida del Ministero e siamo a lavoro insieme alle autorità preposte a gestire l'emergenza. Oggi più che mai raccomandiamo a tutti di rimanere a casa e di osservare scrupolosamente tutte le disposizioni." Così in un post su facebook si è espresso il sindaco di Troina Sebastiano Fabio Venezia. Dopo i casi di  Agira,lLeonforte ,Assoro e Nicosia , sembra che il virus si sia concentrato nella parte " centrale" del territorio di Enna e si teme l'espandersi anche in altri paesi.  Intanto si moltiplicano gli inviti ancora più perentori di rimanere a casa ed evitare di uscire se non per i motivi espressi nel decreto, ciò al fine di tutelare i propri familiari e le persone più in generale.

Il premier: «I provvedimenti presi, sia quello della chiusura delle attività sia quello che riguarda la scuola non potranno che essere prorogati. Siamo pronti a liberare decine di miliardi di investimenti pubblici». L’ipotesi: estendere lo scudo del Golden power. Le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza».Così si è espresso il presidente del consiglio in una intervista rilasciata al Corriere della Sera.

 
 
 
Coronavirus, Conte: «Blocco totale e chiusura delle scuole saranno prorogati. Tutela per le aziende strategiche»

 

Sono stati messi in campo i macchinari e le apparecchiature delle otto aziende coinvolte nella filiera seguendo le schede tecniche dei prototipi trasmesse dal presidente del Distretto Meccatronica, Antonello Mineo.Le aziende hanno completato a tempo di record la realizzazione dei campioni dei dispositivi di sicurezza per fronteggiare l'emergenza coronavirus.Le otto aziende coinvolte nella filiera sono: la Rica Spa di Belpasso, la Meccanotecnica di Riesi, la Nebiolo HT e la start up Abr Srl di Dittaino, la Ingham/Sport&Premi Srl di Palermo, la Valtessile di Bronte e la Vestilavoro di Catania, la Zeta Srl di Monreale.

Quando ho letto la notizia non credevo ai miei occhi. Mi sono venute in mente scene antiche di eroi morti in tutte le guerre, quando gli eserciti si fermavamo per raccogliere i propri morti e bruciarli in fosse comuni oppure scene di corpi arsi durante il periodo della peste. Una colonna silenziosa di camion milititari ha attraversato il cuore di Bergamo dal cimitero con a bordo  feretri dei morti da coronavirus che il camposanto bergamasco non riesca più a gestire per il numero troppo elevato: le attese per le cremazioni avevano ormai superato la settimana. I feretri, collocati su una trentina di camion dell'esercito, sono una settantina e sono diretti a una dozzina di destinazioni in tutta Italia.Questa immagine è un pugno nello stomaco di una città e di un Paese intero . 60 uomini e donne caduti in questa guerra silenziosa perché vengano cremati, senza che nessun caro sia neppure riuscito a dargli un ultimo saluto.
 

Ovvero altri 200 i posti per la rianimazione e di un paio di migliaia in generale di sub rianimazione e per gli ospedalizzati non gravi». Lo ha confermato il governatore Musumeci A chi ha chiesto quando arriverà il picco nell'isola l'assessore Razza ha risposto: «Ci sarà, ancora deve arrivare. Ma noi ci faremo trovare pronti»,Nello Musumeci si sbilancia: «Obiettivamente temiamo il peggio che, secondo gli esperti, potrebbe essere alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima». " Se le ipotesi del Governo sul picco in Sicilia fossero vere il sistema siciliano saprà rispondere, ma è improbabile che ci si arriverà» Intanto il Governo Regionale  ha siglato un contratto con un’azienda ennese di presidi sanitari, che riconvertirà la produzione dedicandola «esclusivamente a dispositivi di protezione individuale». Verranno prodotte circa 5000 mascherine al giorno ma si produrranno camici e tute sanitarie così come confermato dall'assessore Razza. A questo proposito decine i contatti con imprenditori siciliani disposti a essere della partita. «Particolarmente interessante» è definita l’ipotesi di «una produzione industriale nel Catanese».