Fa molto discutere il discorso a reti unificate del premier Giuseppe Conte che ieri sera è andato in onda alle 23,45 con molto ritardo rispetto all'ora fissata. Fa molto discutere perchè in tanti si chiedono quali siano quelle attività che si possono considerare essenziali e quali no. "Se un governo decide di bloccare la gran parte delle attività produttive, prima stende il provvedimento, poi dirama un comunicato stampa con gli elementi essenziali, da quando è in vigore lo stop e fino a quando, quali settori riguarda e quali invece no e perché. Poi, e solo dopo, arriva il discorso del premier, che spiega perché si assumono decisioni così gravi, cosa c’entrano con la lotta contro il contagio, e tutte le belle frasi che abbiamo ascoltato, per poi essere bersagliati (noi, perché il premier non ha voluto domande) dai quesiti di chi chiedeva se la sua attività sia essenziale o no...”. Scrive il direttore di L7 in un suo editoriale apparso oggi anche sul Fatto Quotidiano. Allora tentiamo di capirci qualcosa. Il premier Conte ha elencato :
- tutti i supermercati e i negozi di generi di prima necessità, senza restrizioni di giorni e orari, dunque non c’è ragione di fare corse e code per gli acquisti
- farmacie e parafarmacie
- servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari
- tutti i servizi essenziali come i trasporti
- le attività accessorie e funzionali a quelle essenziali
- le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale
- al di fuori delle attività essenziali è consentito soltanto il lavoro in modalità smart working
Le domande che si fanno in tanti sono : oltre ai trasporti quali sono i servizi essenziali ? 2.Quali sono i servizi accessori e funzionali a quelle essenziali ? In effetti elencati così lascia come al solito una informazione piuttosto monca, sarebbe stato meglio essere più precisi sui servizi essenziali e su quelli funzionali che vanno lasciati aperti.
Servizi essenziali sono tutti “quelli volti a garantire i diritti della persona costituzionalmente” a prescindere dalla loro qualificazione giuridica. Essi comprendono sia quelli pubblici che quelli privati.
E' come al solito il cosidetto bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Allora diciamo noi : " Riempitelo e non rompete i cosidetti."