Appresa la notizia della sentenza della Corte di Cassazione che di fatto ha bocciato la retroattività delle partite pregresse del servizio idrico, il Sindaco di Agira Maria Greco ha indirizzato agli organi competenti la richiesta di convocazione dell'assemblea dell'Ati di Enna con all'ordine del giorno " l'annullamento della delibera partite pregresse e restituzione somme a tal titolo indebitamente percepite da Acqua Enna " . La questione adesso passerà dalla decisioni dell'assemblea dei Sindaci i quali dovranno esprimersi sulla delicata questione anche se ci sembra chiaro che la sentenza della Corte di Cassazione avendo dato ragione alle centinaia di ricorsi di utenti stanchi di pagare retroattività nelle bollette dell'acqua potrà facilitare la decisione circa l'annullamento delle  partite pregresse e il relativo rimborso chiesto dal primo cittadino di Agira. 

E' solamente un piccolo spiraglio ma nel mare delle incertezze e delle contraddizioni tra Ministeri, la protesta di migliaia di società sportive ha smosso in particolare  la Federvolley , la quale con i propri dirigenti territoriali e regionali , ha incontrato Sindaci e esponenti politici. Il presidente regionale di Fipav Sicilia ,dopo aver incontrato il Vice Ministro all'istruzione  Barbara Floridia e l'assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla ,  ha di recente pubblicato un video con le dichiarazioni dei due esponenti politici . Sia il Vice Ministro all'Istruzione che l'Assessore Regionale si dicono fiduciosi che la questione delle palestre scolastiche sarà definitivamente risolta seppure in Zona Gialla. Il Vice Ministro  si è impegnato altresì a ridiscutere l'argomento con il Comitato Tecnico Scientifico  e fornire ulteriori disposizione per rassicurare i Capi D'Istituto affinchè si possa consentire alle Società Sportive che ne fanno richiesta di svolgere le attività durante le ore pomeridiane nelle palestre scolastiche. 

E' la proposta che il Movimento 5 Stelle lancia dal nuovo sito on line . Cento milioni di dosi di vaccino anti Covid 19 rischiano di finire della spazzatura. Sono quelle tenute nei magazzini dai paesi europei e da quelli del G7, ormai in procinto di scadere. I paesi più ricchi del mondo, ignorando cosa avviene negli altri angoli del globo, rischiano così di rendersi complici di uno spreco inconcepibile ed eticamente inaccettabile, oltre che controproducente dal punto di vista sanitario. Lo studio elaborato dai ricercatori della società britannica Airfinity è l’ultima puntata di una delle più grandi diseguaglianze che si sta consumando sotto gli occhi silenti dei grandi della Terra che continuano a non prendere in considerazione la sospensione temporanea dei brevetti, l’unica proposta che può sbloccare una campagna vaccinale che a livello globale presenta lacune spaventose: nei paesi a basso reddito di Africa, Asia e America centrale solo l’uno per cento della popolazione risulta immunizzato con doppia dose. Un ritardo colpevole, che sta già costando migliaia di vite: basti pensare che lo stesso studio sottolinea che se i vaccini attualmente inutilizzati dai paesi G7 fossero stati dati ai paesi a reddito basso e medio basso si sarebbero potute evitare almeno seimila vittime, e le stime sono destinate a peggiorare.

Tutto questo avviene mentre le casse di Big Pharma continuano ad arricchirsi: a fronte di un investimento pubblico complessivo nel 2020 di oltre 8,3 miliardi di dollari, Moderna, BionTech e Pfizer hanno registrato nel primo semestre dell’anno ricavi per 26 miliardi, vendendo le dosi al miglior offerente con rincari del prezzo per dose fino a 24 volte il costo stimato di produzione. Logica del profitto ed egoismo vaccinale sono destinati a scontrarsi con la dura realtà: lasciare il virus libero di correre in alcune aree del globo favorirà la creazione di nuove, temibili varianti che prima o poi busseranno anche alle porte del mondo occidentale.

Oggi, l’obiettivo sancito dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal G20 Salute che si è tenuto a Roma, cioè quello di completare la vaccinazione del 40% della popolazione mondiale entro la fine del 2021 e del 70% entro la metà del 2022 appare un miraggio lontano. Ad aggravare la situazione il programma Covax per la donazione dei vaccini che stenta a decollare: solo l’11,8 per cento delle 1,2 miliardi di dosi che dovrebbero essere donate sono state consegnate ai paesi a basso reddito. Mentre noi ci illudiamo di uscire in solitaria dalla pandemia, nel terzo mondo si continua a morire nell’indifferenza generale.

Assoconsumatori:"  La Cassazione conferma quanto sostenuto dall’associazione sin dal 2014 e dai Giudici di Pace con plurime sentenze: Le partite pregresse sono illegittime.
L’abbiamo sempre sostenuto che le partite pregresse inserite dal gestore del servizio idrico Acquaenna sin dall’aprile 2014 sono illegittime, adesso non sono solo i giudici di pace di Enna a sentenziarlo bensì la suprema Corte di Cassazione che con sentenza della terza sezione civile ha pronunciato la parola fine in una contrapposizione con il gestore del servizio idrico e tutti i suoi sostenitori. Le così dette partite pregresse altro non sono che mancati guadagni per il gestore del servizio idrico a seguito di un piano sovradimensionato elaborato dalla SOGESID che nulla hanno a che vedere con il pagamento del servizio idrico che va fatto a corrispettivo: tanto consumi e tanto paghi. Il gestore del servizio idrico Acquaenna ha sempre sostenuto che le partite pregresse sono state inserite in applicazione della determinazione dell’AEEGSI n. 643/2013 e che pertanto sono dovute; è proprio su questo che i giudici della suprema Corte hanno posto l’accento e sulla irretroattività di un pagamento, appunto, le partite pregresse. I Sindaci rei di non essersi mai posto il problema di queste partite pregresse ascoltando supinamente il parere del gestore e non attivandosi per difendere il buon diritto dei cittadini. Cittadini che lasciati soli hanno mugugnato sui social, solo coloro che si sono affidati all’associazione hanno resistito, nonostante le minacce del distacco incombente che veniva paventato dal gestore, quasi come arma intimidatoria per ottenere un pagamento che nei fatti, la Suprema Corte lo ha deciso, è illegittimo! Certo nella prossima bolletta il gestore inserirà le partite pregresse, l’ATI (assemblea dei Sindaci per il servizio idrico), forse, taceranno a dimostrazione come è successo per sette anni di essere a favore del gestore e non dei cittadini, nonostante il timido tentativo con la richiesta di sospensiva delle partite pregresse per sei mesi. Noi associazione ci stiamo attivando affinché anche nel feudo di Enna la legge dello STATO sia rispettata e, soprattutto, applicata. Ci vorrà del tempo ma alla fine la GIUSTIZIA trionfa! " 
 
Pippo Bruno

"A far data dal 6 agosto 2021, è consentito in zona gialla esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19, di cui all'articolo 9, comma 2 del DL 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, l’accesso a servizi e attività di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all'interno di strutture ricettive, di cui all'articolo 6, limitatamente alle attività al chiuso." http://www.sport.governo.it/it/emergenza-covid-19/lo-sport-in-zona-gialla/ Così si può leggere in una delle faq del dipartimento dello sport aggiornate al 14 settembre 2021 dove si parla anche di palestre e sono consentiti i giochi di squadra. Ci chiediamo se con il termine palestre sono comprese anche quelle scolastiche perchè come abbiamo dato notizia il Ministero dell'Istruzione sembra escludere , anzi esclude, l'uso delle  palestre scolastiche alle società sportive in zona gialla , contraddicento il Dipartimento dello Sport. E' dunque una guerra tra Ministeri ? E' perfettamente inutile dare la colpa ai capi d'istituto o agli Enti Locali ( proprietari degli edifici scolastici ) perchè non saprebbero quale circolare o disposizione attuare e nel dubbio i Capi d'Istituto devono attenersi alla circolare del proprio Ministero.  Sono sempre di più i Comuni siciliani che in zona gialla hanno già detto no alla concessione delle palestre seppure già i settori agonistici delle società sportive siano nella stragrante maggioranza muniti di green pass. Ci permettiamo sommessamente di dire che l'assurdità della circolare del Ministero dell'istruzione sta nel fatto  che dalla zona bianca alla gialla e viceversa dipende da un mero conteggio di numeri  e poi che si fa ? Un mese in zona bianca  si entra nelle palestre e due in zona gialla  no ? In questa totale confusione alle Società Sportive non restano che tre strade : aspettare che il virus smetta di circolare, sperare in un palazzetto dello sport comunale, cercare una palestra privata idonea agli sport di squadra. A meno che i Comuni ( ripetiamo i veri proprietari delle palestre scolastiche) decidano di inserire nello specifico regolamento comunale sull'utilizzo delle palestre scolastiche in orario extracurriculare e degli impianti sportivi in genere, la gestione alla Società Sportive iscritte al Coni, così come sta già avvenendo in molti Comuni Italiani e siciliani.

La presenza di palestre non è importante solo per le attività curricolari della scuola. Gli impianti sportivi degli istituti possono essere valorizzati anche per attività pomeridiane, diventando un punto di riferimento per le famiglie del territorio. Ad esempio, a partire dagli anni ’70 in alcune città le palestre scolastiche sono state utilizzate per promuovere lo sport a prezzi accessibili. Possono diventare quindi un presidio sociale e educativo per il territorio, sia la periferia di una grande città o un comune interno. Un ruolo particolarmente importante per le famiglie con meno possibilità economiche.

Appuntamento di prestigio per la squadra femminile di atletica del CUS Catania che sabato e domenica sarà impegnata ad Agropoli (SA) per il Campionato nazionale di società – finale B. A guidare il team cusino l’allenatore e responsabile di sezione Nuccio Leonardi e, in pista, la capitana, due volte consecutivamente campionessa regionale sui 400, Giulia Magno che parteciperà ai 400 e alla 4×400 insieme alle compagne Maria Chiara Aronica (che correrà anche la 4 x100), Amanda Valtasa (impegnata inoltre su 800 e 1500) e Emmija Ivule (che gareggerà anche nei 100Hs e 400Hs). Della squadra cusina fanno parte anche Tresa Monaco (100, 200 e 4×100), Deisree Di Maria (Marcia Km 5), Federica Gobbi (martello), Aurora Picone (disco) e Clara Tasca (5000 e 3000 siepi). Altre atlete lettoni impegnate per il CUS nelle gare in Campania sono Alise Krista Melnbarde (alto e 4×100), Viktorija Popoviceva (triplo e 4×100), Kitija Paula Melnbarde (lungo), Auce Murniece (Peso), Laine Donane (giavellotto).

Un gruppo eterogeneo e ambizioso che affronterà contendenti di tutto rispetto. Sono altre 11 le società che parteciperanno alla finale B del Campionato nazionale.

Il CUS Catania se la vedrà con Libertas Livorno, Atletica Lecco, CUS Genova, Team Treviso, Nissolino Sport, Sudtirol, Sisport, Virtus Lucca, Team A Lombardia, Arcobaleno Savona e Roma tletica

“E’ una categoria che potremmo definire quasi una serie A – spiega Nuccio Leonardi – per l’importanza delle contendenti che lotteranno per i 4 posti che consentono l’accesso alla A Bronzo. Le nostre ragazze tengono molto a ben figurare e a portare in alto il nome del CUS. Faremo di tutto per essere fra le società protagoniste di questi Campionati”.

FOTO: SICILIA RUNNING

Che la nostra città abbia , sia in passato che ancora oggi, dato i natali a veri e propri campioni dello sport è cosa forse sconosciuta specie per quel che riguarda quegli sport che alcuni definiscono "minori". Non è il caso dell'Atletica Amatori  Regalbuto che fin dalla sua nascita grazie alla passione del prof. Armando Monaco ha arricchito il proprio palmares di successi a tutti i livelli. Di recente  si sono conclusi i Campionati Italiani Individuali Master con un ricco bottino di medaglie per Salvatore Bonanno il velocista dell'Atletica Amatori Regalbuto. Salvatore ha vinto il titolo sui 400 metri per la categoria SM 35 col tempo di 51"58 sua migliore prestazione dell'anno. Il primo giorno di gare si è piazzato secondo sui 100 con 11"85 con vento contrario di 1.5. Nel secondo giorno di gare ha meritato  un'altra medaglia d'argento sui 200 con il crono di 23"30,anche questo suo primato stagionale. Più sfortunato Massimiliano Vitale il quale , nella sua categoria , è stato costretto al ritiro per un infortunio al polpaccio che gli ha tolto la soddisfazione di gareggia per uno dei tre posti sul podio. Salvatore Bonanno ha stupito tutti i partecipanti alla gara , soprattutto coloro che alla vigilia erano annoverati tra i favoriti. Bonanno era un anonimo partecipante ma alla fine ha messo tutti dietro le sue spalle conquistando meritatamente il titolo di campione d'Italia. Il nostro blog nel congratularsi con Bonanno lo indica come uno degli esempi da seguire per il senso di sacrificio ( il suo e tutti i suoi compagni dell'Atletica Amatori ) e amore verso l'atletica che pratica ogni giorno. La vittoria è ancora più bella se si considera che Bonanno si è allenato , a differenza dei suoi avversari, in una pista di cemento e in condizioni meno fortunate dei titolati avversari. 

Si è inaugurata ieri la nuova sede della Fraternita di Misericordia “S.M. Kolbe” di Regalbuto ed una nuova autovettura. I nuovi locali, realizzati grazie alla determinazione del Governatore Santo Cantali e all’impegno di tutti i volontari permetteranno all’associazione di offrire spazi più ampi allo svolgimento di servizi per la comunità e di progettare al meglio le potenziali attività da realizzare. "Sono molto entusiasta - dichiara il Governatore - dei progressi e dei successi registrati in questi anni dalla Misericordia. Ció che ci ha permesso di crescere in questi anni è la pronta disponibilità e la ferma volontà di mettersi sempre al servizio della comunità, attenzionando e talvolta anche anticipando i bisogni di quest’ultima. “Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi.” Questa è una frase che definisce a pieno ciò che facciamo ogni giorno, con la piena consapevolezza che ciò si fa non è mai abbastanza, ma anche quel poco che si riesce a fare potrà fare la differenza! " 

Torna lo stop per la stagione della caccia. Dopo il primo decreto cautelare emesso lo scorso 1 settembre, all’avvio della pre-apertura della stagione venatoria in Sicilia, arriva il “dietro front”: il presidente del TAR Catania sospende nuovamente il decreto assessoriale che, in violazione del precedente pronunciamento, aveva riaperto la caccia. E dunque, in virtù di questo nuovo pronunciamento, dal 13 settembre le “doppiette” dovranno essere riposte in cantina, almeno fino al 2 ottobre che sarà la data di apertura generale della caccia indicata dall’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale. Per tutti i cacciatori siciliani, a questo punto, rimangono solo due giorni per andare a sparare nelle campagne: sabato 11 e domenica 12 settembre sono infatti le cosiddette “giornate di pre-apertura” che anticipano la serrata di lunedì 13. Dopo questo weekend, quindi, ci si ferma per quasi 3 settimane. Grande soddisfazione da parte delle associazioni ambientaliste ed animaliste che esultano per il “grande risultato ottenuto a tutela degli animali selvatici”.  In particolare il Tar, anche stavolta, ha accolto le istanze di WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection ed Enpa che, difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice, avevano nuovamente impugnato il calendario venatorio “aggiornato” dall’assessore regionale all’agricoltura Toni Scilla. 

In arrivo in Sicilia i primi venticinque milioni di euro per piccole e medie imprese e liberi professionisti, titolari di partita iva, duramente colpiti dalla pandemia. Sono oltre un migliaio le richieste presentate, dal 22 luglio al 9 settembre, per ottenere finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto grazie alle risorse messe a disposizione dal governo Musumeci per sostenere il sistema produttivo dell'Isola. A gestire la piattaforma informatica e a curare l'istruttoria è l’Irfis, l'Istituto finanziario della Regione, che nei prossimi trenta giorni provvederà alla verifica della documentazione presentata e alla liquidazione delle risorse. «Conclusa questa prima fase – sottolinea il presidente della Regione – provvederemo a riaprire i termini, modificando i criteri per consentire anche ad altre aziende e professionisti di poter accedere alle agevolazioni. Un'altra opportunità per creare liquidità a sostegno delle imprese siciliane pesantemente danneggiate a causa del Covid». A disposizione c'è ancora una cinquantina di milioni di euro, provenienti dalla rimodulazione del Fesr 2014/2020 deliberata dalla Giunta regionale. «Procederemo - aggiunge l’assessore all’Economia, Gaetano Armao - con celerità all’erogazione delle somme e a modificare i criteri, riaprendo così i termini per permettere la presentazione delle nuove domande a tutti coloro che in questa fase non hanno potuto partecipare». Il finanziamento concesso (da diecimila a venticinquemila euro) è a tasso zero, senza commissioni e senza garanzie: prevede 48 rate ed ha una durata complessiva di 72 mesi (comprensivi i due anni di preammortamento). Per ogni domanda si può richiedere un contributo a fondo perduto fino a cinquemila euro per spese di sanificazione e adeguamento dei luoghi di lavoro. In questa prima fase, per poter accedere alle agevolazioni bisognava avere avviato l’attività entro il 31 dicembre del 2018 e nel 2020 il fatturato doveva essere stato minore del 40 per cento rispetto al 2019. Per le Pmi il fatturato massimo non poteva superare i 250mila euro, per i liberi professionisti i 40mila euro. Nella seconda tornata, invece, i requisiti verranno modificati per allargare la partecipazione.