Il personaggio di oggi....Salvo Cardaci

Giugno 16, 2016 3591

Per noi sembra scontato parlare di Salvo Cardaci ma non lo è , perchè quando un "figlio" della terra di Regalbuto si fa onore a livello nazionale forse un pò di sano orgoglio lo proviamo un pò tutti. Cardaci fa parte di quella schiera di ragazzi che nello sport sono partiti da Regalbuto e hanno conquistato successi ( e continuano a farlo) per esempio nel campo dell'atletica,del calcio a cinque della pallamano e nel basket e in altri ambiti sportivi. L'articolo che leggerete di seguito è tratto da una intervista rilasciata da Cardaci al "Mattino " di Napoli. 

Il personaggio di oggi è Salvo Cardaci, docente di scuola media con la passione dello sport e da diversi anni amministratore in un piccolo centro della provincia ennese.  Il prof. Cardaci ha un singolare record di presenze nella massima serie di pallamano femminile che di recente gli è valso il prestigioso “Ercole d’Oro”. Un riconoscimento all’allenatore italiano tra quelli in attività con più panchine nella massima serie nazionale (oltre 250). Insegnante di educazione fisica e di sostegno è da sempre impegnato anche politicamente avendo ricoperto il ruolo di consigliere provinciale e negli anni a seguire vice sindaco con delega ovviamente allo sport, mentre attualmente è il presidente del civico consesso nel suo comune di residenza e cioè Regalbuto (Enna).

 

  • Come riesce a conciliare queste attività lavorative con le sue passioni?

“Volere è potere secondo me. Se si desidera fortemente una cosa si riesce a trovare il tempo per farla nella maniera migliore. Sono tre attività che, a prima vista, sembrano totalmente diverse tra di loro ed invece credo che in ognuna di queste c’è qualcosa del mio modo di vivere la quotidianità insieme a persone di tutte le età e di varia estrazione sociale e culturale. Amo coltivare le mie passioni ma sono sempre disponibile a fare il mio dovere nella società che oggi è sempre più egoista”.

 

  • Iniziamo con la classica domanda: ci ricordi velocemente la sua carriera da giocatore prima e da tecnico poi?
    “Inizio a giocare a pallamano nel lontano 1979 (frequentavo la scuola media) e da quel momento non lascio più questa disciplina e con la squadra del mio paese disputo praticamente tutti i campionati maschili dalla serie D fino alla serie A2 nazionale. Nella stagione 1994/95 un brutto infortunio alla spalla mi “consiglia” di appendere le scarpette al chiodo, ma è già da qualche tempo che avevo iniziato ad allenare. Da tecnico ho allenato in quasi tutte le serie D, C, B, A2 maschile, mentre nel 1999 sempre a Regalbuto inizio l’avventura nel femminile”.                                                                                        In rapida successione quel gruppo vince il campionato di serie B (al secondo anno di attività) e per ben tre volte consecutive il campionato di serie A2. Quelle ragazze riuscirono poi ad approdare anche nella massima serie nazionale.
  • Nel luglio del 2005 arriva la proposta di allenare fuori dalla “sua” Regalbuto.

“Si in quell’anno decido di provare a fare un’esperienza sportiva fuori dal mio paese e per ben sette stagioni consecutive ho allenato a Messina sempre in serie A1 e con la squadra della città dello Stretto abbiamo disputato campionati brillanti conquistando per ben due volte anche la qualificazione alla “Challenge Cup” ed ottenendo sempre piazzamenti importanti”.

Dopo l’esperienza di Messina arriva l’Enna con la conquista del titolo regionale under 18 e la disputa delle finali scudetto a Mestrino e poi ancora serie A1 con la matricola Scinà Palermo partita per una difficile salvezza che addirittura conquista i play-off scudetto con la conseguente qualificazione alla “Challenge Cup”.

  • L’estate scorsa arriva la proposta irrinunciabile del Salerno, società femminile più titolata in Italia che veniva da una stagione di “transizione”. Come giudica questa esperienza?

“Sicuramente positiva avendo ottenuto il secondo posto sia nella stagione regolare sia nella Poule Scudetto e solo in semifinale per una serie di situazioni negative abbiamo dovuto arrenderci alle varesine del Cassano Magnago. Dopo varie proposte di allenare fuori dalla Sicilia, mai prese seriamente in considerazione, sono riuscito ad organizzarmi meglio e allora mi sono voluto mettere alla prova fuori dalla mia regione”.   

Quest’anno ha già deciso se, e dove, allenare?
A dire il vero ci sto ancora pensando (dice sorridendo ndr.) ma questa crisi della pallamano, non solo in Sicilia, non aiuta di certo le società a programmare al meglio.  A Salerno, sinceramente, mi sono trovato molto bene e tra qualche giorno discuteremo l’eventuale mia conferma”.

Una considerazione finale mister Cardaci: “Vorrei solamente ringraziare quanti (dirigenti, atlete, semplici appassionati e i miei amici da sempre) in questa stagione mi sono stati vicini e mi hanno sempre incoraggiato anche nei momenti più difficili. La pallamano per me resta una passione che mi coinvolge da quasi 37 anni, ma credo che l’Amicizia e il rispetto, siano valori a cui non potrò mai rinunciare e che nella vita di tutti i giorni mi aiutano a vivere meglio”.

 

Ultima modifica il Giovedì, 16 Giugno 2016 11:09