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. L’indagine è partita dalle dichiarazioni di una giovane che ha iniziato a lavorare con i due uomini all’età di 15 anni, Dal racconto della giovane e da altre informazioni assunte, corroborate da attività tecniche, è emerso che le aspiranti modelle venivano contattate tramite i social e invitate a partecipare ai provini che si tenevano presso lo studio condiviso dai due indagati. Le giovani minorenni accompagnate dai genitori, superato il provino si iscrivevano all’agenzia pagando un quota di circa 50 euro. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO Baby squillo a Palermo, arrestati tre imprenditori: «Modelle reclutate a 15 anni e poi abusate»