E' di 480 mila euro il debito del Comune di Regalbuto verso l'Ato rifiuti.

Aprile 08, 2015 2271

Otto milioni il debito complessivo che i comuni ennesi, escluso Piazza Armerina, hanno nei confronti dell’Ato rifiuti per gli anni 2013, 2014 e i primi mesi del 2015 perché non sempre i pagamenti dei comuni hanno un cammino regolare, molto spesso i ritardi sono consistenti, di conseguenza arrivano le proteste dei lavoratori che vedono ritardi nel pagamento delle loro spettanze. Le leggi regionali legate al comparto rifiuti evidenzia che gli enti locali dovrebbero pagare alla società d’ambito Ennaeuno i soldi per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi ed il trasferimento di questi rifiuti nelle discariche, attualmente di fuori provincia (catanese e gelese), visto che la discarica di Cozzo Vuturo continua a rimanere chiusa. Il costo complessivo del servizio, secondo gli ultimi dati a disposizione, si aggirerebbe intorno ai 20 milioni di euro che è in pratica la somma dei costi di ogni singolo comune per l’espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. I venti milioni dei pagamenti complessivi da sempre viene ritenuto da EnnaEuno insufficiente per l’espletamento del servizio e c’è stata sempre la richiesta di aumentare il costo e portarlo a circa 25 milioni. I sindaci continuano a sostenere che il costo è eccessivo, che bisogna diminuirlo, partendo dalla diminuzione del personale ed anche degli stipendi tanto da sostenere che bisogna applicare il contratto degli enti locali. Il debito che ogni comune deve a Ennaeuno per gli anni 2013, 2014 e i primi mesi del 2015 è: Enna un milione e 91 mila euro; Nicosia un milione 370 mila euro; Barrafranca un milione 323 mila; Leonforte 860 mila; Centuripe 730 mila; Regalbuto 480 mila euro; Villarosa 385 mila; Agira 322 mila; Piazza Armerina 298 mila; Troina 280 mila; Cerami 143 mila; Nissoria 110 mila; Valguarnera 104 mila; Calascibetta 103 mila; Assoro 83 mila; Catenanuova 66 mila; Gagliano 65 mila. Questi debiti non pagati stanno mettendo in crisi la società d’ambito ed il servizio, si spera che la nuova società possa risolvere questo delicato problema che si ritorce nel pagamento dei dipendenti che sono in arretrato di 3 mensilità ma non vengono pagati i fornitori, non vengono riparati gli autocompatatori guasti, se ne affittano altri ed il debito cresce inesorabilmente.
 

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Ultima modifica il Mercoledì, 08 Aprile 2015 11:13