Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Oltre a Italia e Francia, hanno firmato la lettera anche Spagna, Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio e Lussemburgo. "Dobbiamo riconoscere - scrivono i leader - la gravità della situazione e la necessità di una ulteriore reazione per rafforzare le nostre economie oggi, al fine di metterle nelle migliori condizioni per una rapida ripartenza domani. Questo richiede l'attivazione di tutti i comuni strumenti fiscali a sostegno degli sforzi nazionali e a garanzia della solidarietà finanziaria, specialmente nell'Eurozona". "In particolare - prosegue la lettera - dobbiamo lavorare su uno strumento di debito comune emesso da una istituzione dell'Ue per raccogliere risorse sul mercato sulle stesse basi e a beneficio di tutti gli Stati membri, garantendo in questo modo il finanziamento stabile e a lungo termine delle politiche utili a contrastare i danni causati da questa pandemia". Secondo i nove leader, "vi sono valide ragioni per sostenere tale strumento comune, poiché stiamo tutti affrontando uno shock simmetrico esogeno, di cui non è responsabile alcun Paese, ma le cui conseguenze negative gravano su tutti. E dobbiamo rendere conto collettivamente di una risposta europea efficace ed unita. Questo strumento di debito comune dovrà essere di dimensioni sufficienti e a lunga scadenza, per essere pienamente efficace e per evitare rischi di rifinanziamento ora come nel futuro".Per quanto riguarda le risorse da mettere in campo, nella lettera si sottolinea che "i fondi raccolti saranno destinati a finanziare, in tutti gli Stati membri, i necessari investimenti nei sistemi sanitari e le politiche temporanee volte a proteggere le nostre economie e il nostro modello sociale". Ma i leader suggeriscono anche che, "con lo stesso spirito di efficienza e solidarietà, potremo esplorare altri strumenti all'interno del bilancio Ue, come un fondo specifico per spese legate alla lotta al Coronavirus, almeno per gli anni 2020 e 2021, al di là di quelli già annunciati dalla Commissione". "Dando un chiaro messaggio di voler affrontare tutti assieme questo shock unico - conlcude la lettera -, rafforzeremmo l'Unione economica e monetaria e, soprattutto, invieremmo un fortissimo segnale ai nostri cittadini circa la cooperazione determinata e risoluta con la quale l'Unione europea è impegnata a fornire una risposta efficace e unitaria".

Pubblicato in politica
Mercoledì, 25 Marzo 2020 10:58

Quando tutto sarà finito.....AgoVit

C'è uno strano silenzio in città. Le strade di Regalbuto sono vuote , percorse solamente da chi frettolosamente si reca per fare la spesa . Ognuno indossa la mascherina protettiva. C'è attesa. Una attesa paziente certi che tra qualche giorno tutto sarà un lontano ricordo. Sui balconi di Regalbuto sono apparsi da giorni i  "DRAPPI" in onore   della Vergine Maria e di San Vito, in altri la bandiera dell'Italia. In tutte le case si prega. A Regalbuto ancora nessun caso di coronavirus. La mente va ad Agira , ai suoi abitanti. La sera il silenzio si fa più assordante perchè le strade sono completamente vuote e silenziose. Si riscopre la casa, la famiglia, i figli e le attività di un tempo. Chi fa il pane,chi la pasta, chi la pizza chi legge un libro o rivede un vecchio film casualmente ritrovato in Tv. E' il silenzio dell'attesa che si ripete ogni sera. Mi ricorda una scena del film " I dieci comandamenti" con Yul Brynner e Charlton Heston, la scena della decima piaga. I più vecchi ricordano i giorni della guerra . " Mai avrei creduto di rivedere il mio paese così " Mi dice uno che ha vissuto il terrore della  guerra. C'è paura si perchè non ammetterlo ,ma le famiglie a Regalbuto stanno collaborando. Finalmente comunità. Una comunità che si stretta nell'unico obiettivo possibile.  Una comunità che è chiamata ancora per altro tempo a resistere , proteggere i figli che un giorno racconteranno ai loro figli questi giorni. Il ricordo più bello che ho da ragazzo è quello del corso e della piazza pieno di gente , specie il sabato e le domeniche e nei giorni di festa, che passeggiava: chi con le famiglie , chi con i propri amici e noi bambini liberi di circolare giocando con le pistole. Anche i negozi erano aperti e le vetrine illuminate. La gente usciva,aveva voglia di dimenticare i morti della guerra e i sacrifici fatti, anche la fame. Quando finirà tutto ciò sarebbe bello uscire la sera per ritrovarci insieme lungo il "corso" nelle piazze coscienti di avercela fatta . Sarebbe bello apprezzare ogni sabato e le domeniche specie dopo la messa , ritrovarci famiglie, giovani ,ragazzi a passeggiare e rioccupare quelle strade e quelle piazze che negli ultimi anni , la sera sono rimaste vuote . Certi che i nostri sacrifici , quello stare a casa, quel ritrovare il calore della famiglia ci abbiano insegnato quanto sia importante sentirci parte di una comunità. Gli uni per gli altri , proprio come stiamo facendo adesso.  Quando tutto sarà finito rinnoviamo il sentimento della festa. Esiste una tradizione: quella di esporre ai balconi, nel dì di festa, le coperte più belle. Nei decenni scorsi, in occasione delle feste patronali e delle feste mariane in genere, lungo le strade interessate dal passaggio delle processioni era tutto un trionfo di coperti di foggia e tessuti diversi. Si faceva a gara ad esporre la coperta più bella ed originale. Quando tutto sarà finito. Per ora : RESTIAMO A CASA .

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Mercoledì, 25 Marzo 2020 09:42

I libri di GaE. L'ultimo cerchio.

Durante la guerra in Libia, nel mese di luglio del 1915, una Compagnia di 162 uomini dell'84° reggimento fanteria del Regio Esercito Italiano viene inviata, con un ordine improvviso, per aiutare a occupare il ridotto di Er Riaina. Poco prima di arrivare a destinazione viene attaccata da circa 600 ribelli musulmani. È il 3 luglio. La coraggiosa resistenza dei soldati italiani muniti con attrezzature deplorevoli, senza scarpe, senza acqua e dotati di pochissime munizioni termina otto giorni dopo. Questa è la vera storia del Capitano di quella compagnia e dei militari che lo seguirono con tenacia, abnegazione e sprezzo del pericolo. Il suo diario è arrivato fino ai nostri giorni grazie alla perseveranza nel conservarlo di un soldato semplice ma l'unico in grado di riportare fedelmente le parole dell'ufficiale. Un racconto preciso e dettagliato, audace e incredibile di una compagnia di credenti che per onore e lealtà alla patria, decise una sortita al grido di Savoia Savoia.

Curatore: Michele Ferraro.
Editore: GAEditori
Anno edizione:2017
In commercio dal:21 settembre 2017
Pagine:92 p., Brossura
 
acquistabile on line
Pubblicato in cultura e spettacoli

Anche da parte del Sindaco di Regalbuto è stato inviato nel canale Whaturp Regalbuto il nuovo modello di autocertificazione scaricabile che si differenzia dal precedenti che dovrà essere sempre portato con sè in ogni spostamento secondo per i motivi consentiti dalla legge. Vakle comunque la raccomandazione di evitare di spostarsi se non è strettamente necessario anche perchè a Regalbuto, come in altri paesi, sono aumentati i controlli da parte della polizia municipale e delle forze dell'ordine. Nell'allegato in basso all'articolo avrete modi di scaricarlo.

 

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Nelal conferenza stampa andata in onda per presentare il nuovo decreto  il presidente Giuseppe Conte ha smentito  “la proroga dell’emergenza al 31 luglio”. “Quella è una scadenza che avevamo fissato fin dall’inizio – ha detto – ma in qualsiasi momento possiamo togliere quelle restrizioni”. " Siamo pronti ad allentare in qualsiasi momento queste misure ." Ma la principale novità, comunque anticipata nelle ore scorse, è legata al fatto che, a livello sanzionatorio, è stata introdotta una multa che va da 400 a tremila euro per chi contravviene alle regole circolando senza motivazioni valide. Il presidente del Consiglio si è comunque detto “orgoglioso del comportamento degli italiani. Tutti insieme supereremo questa situazione”.

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Martedì, 24 Marzo 2020 14:44

Coronavirus. Ipotesi 31 luglio....

Ci risiamo. Aspettando le decisioni firmate del nuovo decreto del consiglio dei ministri ,alcuni giornali stanno riportando indiscrezioni che trapelano dalla riunione dell'esecutivo del Governo Conte,secondo le quali si ipotizza un inasprimento delle sansioni amministrative e il prolungamento delle restrizioni fino al 31 luglio.«Le varie strette stabilite, dal divieto di lasciare la propria abitazioni perché in quarantena alla chiusura di ville e giardini, ecc., possono essere adottate per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020 e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus», si legge nella bozza del Decreto, secondo quanto riportato da diversi organi di stampa tra cui l’Adnkronos.  

Un passaggio prevede che le Regioni, in relazione a specifiche situazioni di aggravamento ovvero di attenuazione del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso, possono introdurre ovvero sospendere, limitatamente a detti ambiti territoriali, l'applicazione di una o più delle misure" di contenimento.

Anche il sindaco "può introdurre ovvero sospendere nel territorio comunale, con propria ordinanza, l'applicazione di una o più delle misure" con ordinanza "efficace per sette giorni" che "entro ventiquattro ore dalla sua adozione è comunicata alla Regione che, negli stessi sette giorni, può confermarne l'efficacia per trenta giorni, rinnovabili". Tali misure "possono essere in alcun caso reiterate e, ove non confermate dalla Regione secondo quanto ivi previsto, perdono comunque efficacia allo spirare del settimo giorno".

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Martedì, 24 Marzo 2020 10:59

Oggi ho comprato Giovanni Rana.

Oggi ho comprato i tortellini di Giovanni Rana. In effetti li ho sempre comprato ma questa volta ho voluto dare un significato diverso dal solito, un riconoscimento al raggio di sole Nella tempesta economica in cui le famiglie italiane sono finite a causa del coronavirus,  per i 700 dipendenti del re dei tortellini. Che vuole segnare una strada per tutti gli imprenditori. La sua azienda aumenterà del 25 per cento gli stipendi, donando ai dipendenti anche 400 euro per pagare le baby sitter. Un gesto semplice di un uomo : un aumento salariale ai lavoratori per due milioni di euro che è stato varato dall’amministratore delegato, il figlio Gian Luca Rana, come riconoscimento per l’impegno in prima fila durante un momento tanto drammatico. I cinque stabilimenti dello storico marchio non si sono infatti fermati per l’emergenza covid-19 e stanno garantendo i rifornimenti alimentari.Non solo. L’azienda veronese ha stipulato una polizza assicurativa a copertura della salute dei lavoratori, compreso chi opera in smart working, che scatterà in caso di contagio da coronavirus.Che dire ? Onore e merito ad uno dei pochi , pochissimi, industriali che sanno riconoscere i sacrifici dei propri lavoratori.

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Dopo il Coronavirus forse è meglio prepararsi ad un altro contagio che avrà un impatto sociale e cambierà la vita di milioni di persone. Il contagio ECONOMICO. In effetti il mondo in questo momento sta vivendo due guerre ma quella che mi fa più paura è la seconda perchè è in mano a speculatori,gente senza scrupoli , persone che usano il loro potere per sottomettere gli altri Stati. L'Italia , noi tutti , alla fine di questo contagio mi auguro di non partecipare a questa nuova guerra. A saperlo in maniera chiara sono sia il Governo che le opposizioni i quali da ieri sera hanno cercato di aprire le porte del dialogo. A partire dalla collaborazione promessa dal governo nel nuovo provvedimento in arrivo il prossimo mese, con “risorse cospicue” per dare sostegno a imprese e famiglie in difficoltà. Una legge per cui, secondo le promesse dell’esecutivo, Lega, Fi e Fdi saranno chiamati a contribuire, anche nel momento della stesura.La crisi economica che seguirà quella sanitaria non verrà superata con i memoranda“ ma dovrò essere affrontata con l'unità di tutti noi italiani senza distinzioni di colori e schieramenti. Sarà ancora una volta una guerra tra nord e sud d'europa ( non a caso scrivo europa tutto in minuscolo) ma c'è il pericolo anche di una guerra interna tra forze produttive e lavoratori. Un esempio è lo sciopero di mercoledì prossimo proclamato dai sindacati che chiedono la tutela dei lavoratori in quelle aziende dove in questo momento non è necessaria la produzione, ma che trova in confindustria pareri del tutto opposti. L'unica speranza che resta , secondo noi, è quella che dalle cenerri del coronavirus risorgano alcuni concetti fondamentali sui rapporti tra Stati, sul lavoro e soprattutto sul rispetto che il lavoro deve ai lavoratori. Su questo punto è bene che i sindacati si preparino a rispolverare i libri sul  " proletariato" perchè proprio sui lavoratori , sui pensionati e sulla classe media e sui più deboli la guerra economica mieterà le proprie vittime. Grecia docet.

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Secondo quanto dichiarato dall'assessore regionale Ruggero Razza si ipotizza che i focolai registrati negli ultimi giorni  siano  partiti da siciliani rientrati da altre regioni nelle ultime settimane. “Il Presidente della Regione Musumeci - ha dichiarato Razza - è stato profeta, dalla ricostruzione epidemiologica dei casi dei contagi degli ultimi giorni emerge che ci sono stati dei contatti con persone rientrate in Sicilia dalle aree di provenienza dei focolai”. Lo ha detto l’assessore regionale siciliano Ruggero Razza parlando in diretta Facebook. Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, ha pubblicato una mappa dei rientri. Ne è venuto fuori che dei siciliani censiti in entrata fino al 17 marzo 8.500 sono ora in provincia di Palermo, 6.125 nel Catanese e circa 4 mila nel Messinese. Altri 2.500 sono nell’Agrigentino, 2.100 in provincia di Caltanissetta, 3.150 a Ragusa, 2.600 nel Siracusano, 1.170 nell’Ennese e 3.350 nel Trapanese. Al conto manca chi è arrivato nell’ultima settimana. Al conto è evidente che mancano coloro che sono rientrati giorni fa.E' chiaro , come è già stato ipotizzato dagli organi competenti,che i riflettori dei controlli si accenderanno proprio su queste persone che sono rientrate , a cominciare dai tamponi di chi è arrivato dopo il 14 marzo.

nella foto l'assessore Ruggero Razza

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Martedì, 24 Marzo 2020 08:04

I libri di GaE....

La GAEditori si sta dimostrando particolarmente attiva in questo periodo sia sul sociale che sul fronte della comunicazione. La casa editrice di Agira, lavorando in smart-working da sedi diverse e utilizzando tutte le possibili connessioni, sta continuando a mantenere standard di qualità nonostante il problema del coronavirus che affronta giorno dopo giorno apportando il proprio contributo. La locandina che potete vedere gira da qualche ora. Si tratta di una raccolta degli slogan più efficaci e di quelli realizzati dagli abitanti di alcune nostre città. Un modo per essere presenti e ribadire la propria partecipazione ricordando nello stesso momento che  #andràtuttobene.

Pubblicato in cultura e spettacoli