Articoli filtrati per data: Novembre 2024
LA REPLICA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE SALVO CARDACI AI CONSIGLIERI DI “REGALBUTO RIPARTE”.
Cari consiglieri comunali Sassano, Lo Cicero e Beninati, visto che ogni pretesto sembra buono per polemizzare, vorrei soltanto evidenziare che, al di la dei rapporti e dei ruoli politici rivestiti, in un comune piccolo come il nostro ci sono, (o ci dovrebbero essere), sempre e comunque anche i rapporti personali che con questi continui e velenosi attacchi che rivolgete al “nemico” di turno non vi fanno di certo onore.
Anche martedì scorso (31 maggio) nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale c’è stata l’ennesima “sparata polemica” con conseguente abbandono dall’aula, solo per aver posto in votazione, così come da Regolamento, una proposta di prelievo di un punto che veniva da un consigliere di maggioranza. Una reazione rabbiosa ed inconcepibile in una seduta che si era caratterizzata, almeno fino a quel momento, per dei comportamenti rispettosi e per interventi costruttivi. Avere abbandonato l’aula e i lavori consiliari dopo appena due punti trattati (uno, tra l’altro, proposto da voi), lasciando al resto del consiglio comunale la responsabilità di trattare tutti gli altri argomenti, non solo è stato irrispettoso nei confronti dell’intero consiglio e della Giunta comunale presente in aula, ma è assolutamente censurabile anche per Regolamento (art. 29 comportamento dei consiglieri).
Essere accusato di non essere imparziale, solamente per aver messo ai voti una proposta di un altro collega consigliere, non solo è una bugia grossolana, ma a norma di regolamento è qualcosa di assolutamente regolare, così come previsto dall’art. 18 (ordine del giorno) dello stesso regolamento vigente.
Capisco che le elezioni amministrative si avvicinano e magari l’aria si stia riscaldando, ma mi sembra veramente pretestuoso, oltre che assolutamente fuori luogo, il vostro continuo polemizzare per ogni cosa e lo sfuggire alle vostre responsabilità Istituzionali, visto che non è purtroppo la prima volta che si verifica in consiglio comunale l’abbandono dell’aula per futili motivi.
Prof. Salvo Cardaci
(Presidente del consiglio comunale di Regalbuto)
I consiglieri comunali di Regalbuto Riparte scrivono una lettera aperta al Presidente del consiglio comunale Salvo Cardaci.
"Non sono d'accordo con quello che dici,ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo."
"Caro Presidente del Consiglio Comunale ci lasci dedicarLe questa frase attribuita a Voltaire sulla quale pensiamo dovrebbe fermarsi per fare una semplice riflessione. Il non averci consentito di trattare nella scorsa riunione del consiglio comunale gli argomenti relativi alle interpellanze che avevamo presentato da tempo ha deluso forse in noi le troppe aspettative. Il consiglio comunale è il luogo rappresentativo della città e chi lo presiede è garante soprattutto delle minoranze le quali hanno pari dignità di espressione con le maggioranze. L'aver invertito l'ordine del giorno del civico consesso , dopo aver pazientemente ascoltato per tre ore i relatori , ospiti in sala consiliare , su temi di vitale importanza,ha offeso la nostra dignità di servitori della città perchè ci saremmo aspettati che Lei desse la parola alla minoranza sul tema che in ordine di tempo era stato inserito nell'ordine del giorno. E' vero che il regolamento glielo consente, ma Ci permetta di farLe osservare che non è con questi continui gesti tesi a screditare chi legittimamente siede tra i banchi dell'opposizione che si distingue il fare politica. E' evidente che l'abito che indossa quale presidente del consiglio comunale non Le si addice forse perchè la Sua indole di uomo di sport La porta a confondere il ruolo di tifoso da quello di garante. Ruolo di tifoso che manifesta anche sui social dove invece dovrebbe dimostrare maggiore, per il ruolo che ricopre, prudenza e meno sarcasmo. Non sappiamo se Si rende conto, ma ci creda quando Le diciamo che la Politica è rispetto della dignità degli uomini e soprattutto delle minoranze. Rispetto e Dignità che Lei ha volutamente calpestato. Da parte nostra aver abbandonato l'aula è stato un atto di protesta perchè abbiamo avvertito il fatto che Ella ha calpestato il diritto di poter liberamente esprimere la nostra opinione su un tema che abbiamo ritenuto pertinente trattare in consiglio comunale. Lei nella qualità di Presidente del Consiglio Comunale potrà non essere d'accordo con ciò che diciamo, ma Lei nella qualità di Presidente del Consiglio Comunale ha il dovere sempre di difendere il diritto che abbiamo di esprimere le nostre opinioni."
I consiglieri comunali di Regalbuto Riparte
Ci scrive Rita Fiumefreddo." Regalbuto si cura come un malato terminale".
" Sono Rita Fiumefreddo , vivo a Regalbuto da sempre.Ricordo il mio paese quando era il fiore all'occhiello della provincia di Enna e oltre. Paese avanti per apertura mentale,lavoro e prospettive generali di vita.Pur prendendo atto che l'economia italiana non permette a paesini come il nostro di avere possibilità economiche e di lavoro al di fuori del contesto generale,mi accorgo che anche il poco che ci possiamo permettere ci viene negato tra i "forse" i "se e i ma" e i "non si può". La mia rabbia nasce nel momento in cui le " Istituzioni" giocano a nascondino tra loro e a scarica barile. Tutti dicono :" Regalbuto muore",ma lo si cura come un malato terminale e cui si da l'aspirina. I giovani , e non solo, vanno via a ritmi inverosimili; " u cursu" è sempre vuoto a qualsiasi ora. E se qualcuno cerca di riempirlo proponendo, con enormi sacrifici economici e di manodopera, un alternativa alla noia e alle uscite serali verso Catania o paesi limitrofi ,che si fa ? Si mette il bastone tra le ruote. La malavita e la droga non albergano esclusivamente in una serata musicale che serve da scaccia pensieri per i giovani e i meno giovani, ma va ricercata nel malessere giornaliero che ognuno di noi si porta dentro; per il male di vivere che ci attanaglia , la noia , la mancanza di soldi, il non futuro. Tra un pò di tempo non serviranno più nè gli amministratori, nè le forze dell'ordine ma solo i becchini. "
Rita Fiumefreddo
Consorzio di Bonifica Enna 6. Niente di nuovo sotto il sole.
Alcuni di loro sono già ricorsi a prestiti in danaro in banca, altri hanno ricevuto aiuto dai parenti ed altri ancora non sanno come poter continuare a tirare avanti data la situazione di continue rinunce. E' la situazione dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Enna 6 i quali da otto mesi non ricevono lo stipendio ma che non hanno intenzione di bloccare la prossima stagione irrigua che inizierà il 6 giugno prossimo. " Giorno 8 giugno saremo in Piazza della Prefettura ad Enna - ci dice Domenico Romano- per manifestare la disperazione di tanti di noi che viviamo una situazione irreale. Da otto mesi non riceviamo lo stipendio e all'orizzonte non si intravedono novità e questo ci preoccupa perchè non fa che aumentare le nostre incertezze." Intanto , come dicevamo , il 6 giugno prossimo è prevista l'apertura delle saracinesche che porteranno l'acqua del lago Pozzillo nelle condutture e ciò consentirà finalmente alle aziende e ai singoli proprietari di poter irrigare durante tutto il periodo estivo. " Siamo disperati - ci dice un operaio che vuol mantenere l'anonimato- La cosa che fa male è guardare negli occhi i figli e non poter dare loro ciò che è necessario, semplici cose come andare il sabato a mangiare una pizza o al cinema. Non sò come finirà questa storia ma spero che si risolva presto."
Elezioni BCC La Riscossa. L'analisi dietro le quinte.....
Cosa c'è dietro la perfetta organizzazione dell'assemblea ordinaria dei soci della BCC la Riscossa di Regalbuto che si è svolta domenica scorsa al Palasport di Regalbuto ? C'è l'attenta regia di colui il quale è l'anima, unanimemente riconosciuta, della Banca di Regalbuto vale a dire il direttore generale Giuseppe Calabrese e con lui tutto il consiglio di amministrazione della Banca. Con loro due pilastri , autentiche realtà di quella Regalbuto che inventa , produce lavoro e realizza: Promostand di Ivan Intraguglielmo e PassaParola di Dario D'Agostino. Con loro tanti ragazzi/e , operai,tecnici,semplici addetti alle pulizie che hanno lavorato per la riuscita di una Assemblea che per la prima volta si stava organizzando in un impianto sportivo che fino a ieri aveva ospitato eventi di altro genere , e che è giusto ricordare per l'oscuro lavoro senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare una simile manifestazione. Una scommessa vinta perchè i soci partecipanti sono stati messi a loro agio fin dall'arrivo con le loro auto o autobus : il pranzo per coloro che arrivavano da fuori paese,il parcheggio al campo sportivo collegato con il bus navetta. Il bus navetta da e per Regalbuto. La zona ristoro e la reception prima dell'ingresso all'area congresso dentro il palazzetto , accolti dall'aria condizionata e da un accogliente ambiente interno. Poi la zona con le cabine elettorali: 16 in tutto , sei tavoli di conferma al voto e distribuzione delle schede due tavoli con le urne dove imbucare le schede e la registrazione di aver votato. All'uscita il socio aveva la possibilità di ulteriore ristoro questa volta a base di tavola calda e bevande. Ci sembra doveroso infine dare il giusto merito al personale dipendente della BCC che ha svolto il lavoro forse più delicato che avrebbe potuto , in caso di sbagli, complicare non poco le votazioni.Infine vorremmo citare le hostess che sia durante la premiazioni degli alunni , una settimana prima, che nel corso dell'assemblea hanno assistito i soci guidandoli passo passo al momento del bisogno ,ma non c'è stato bisogno perchè talmente tutto ha funzionato alla perfezione che ognuna sapeva come muoversi all'interno e all'esterno della struttura. La BCC di Regalbuto è tutto questo e i soci lo sanno bene. Ieri come oggi è l'autentica realtà della città che contribuisce a far muovere l'economia del paese e la dimostrazione , se ancora ce ne fosse di bisogno, si è vista nelle due settimane che hanno preceduto l'assemblea per l'elezione del 29 maggio scorso.
Non è nostra intenzione dimenticare nessuno e dunque se ci siamo dimenticati di qualcuno ce ne scusiamo fin da ora.
RegPress
Arturo La Vignera è il neo Presidente della BCC La Riscossa di Regalbuto.
Arturo La Vignera è stato eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione della BCC " La Riscossa" di Regalbuto. Domenica sera al Palazzetto dello Sport di Regalbuto si è svolta l'assemblea ordinaria dei soci della BCC di Regalbuto che , in seduta ordinaria , era stata convocata dal Presidente uscente Maria Rosa Rubulotta per procedere al rinnovo delle cariche sociali. L'assemblea è stata piuttosto partecipata da una larga maggioranza di soci e si è svolta come nelle tradizioni , con una macchina organizzatrice che ha perfettamente funzionato senza lasciare nulla al caso. Dopo le relazioni del Presidente Maria Rosa Rubulotta , del Presidente dei Revisori dei Conti Giuseppe Carambia e del Direttore Generale Giuseppe Calabrese si è proceduto alla votazione al termine della quale il nuovo consiglio di Amministrazione è risultato così composto: Presidente Arturo La Vignera , consiglieri L'Episcopo Giuseppe, Franca Merulla,Salvatore Emmanuele,Concetto ferrarotto,Angelo Cantarero,Vito Venticinque,Claudio Fava,Angelo Militello e Rosario Perra.
Gli studenti del “Citelli” alla Minirobot di Catania
Si è conclusa l’esperienza degli studenti del secondo anno dell’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica dell’Istituto Tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto, associato all’I.I.S. “Fortunato Fedele” di Agira, che hanno partecipato con ammirevole spirito di squadra alla “Minirobot” di Catania.La “Minirobot” è una competizione di robotica interregionale tra studenti delle scuole superiori, portata avanti da un gruppo di professionisti che mettono a disposizione il loro tempo per rendere possibile la gara, condividendone gli ideali educativi, di gioco, collaborazione e sportività che la animano da ben 11 anni allo scopo di diffondere la cultura della robotica e dell'automazione nei vari corsi di studio e creare un luogo di incontro e scambio. I partner dell'iniziativa sono da sempre: ARCES (Collegio Universitario legalmente riconosciuto dal MIUR), DIEEI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica dell’Università degli Studi di Catania) e USP Catania (Ufficio Scolastico Provinciale).Ed anche all’interno dei laboratori dell’Istituto Tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto, settore tecnologico, da diversi anni vengono trattate tematiche specifiche nel campo dell’automazione e della robotica, allo scopo non soltanto di insegnare ai discenti a costruire o usare i robot, ma soprattutto di far acquisire un metodo di ragionamento e sperimentazione laboratoriale basato sul brainstorming e problem solving. La robotica raccoglie infatti tutte le competenze necessarie alla costruzione di macchine (meccatronica, elettrotecnica, elettronica), allo sviluppo di software (coding) ed alla realizzazione di sistemi e reti di comunicazione (telecomunicazioni), promuovendo negli studenti le attitudini creative e la capacità di comunicare, cooperare e lavorare in gruppo (cooperative learning). Non da ultimo, lo studio e l'applicazione della robotica favoriscono negli studenti un atteggiamento di interesse e di apertura verso le materie scientifiche, e questo ne consente in molti casi il recupero motivazionale.
Ed è un successo pensare che in un territorio ai vertici delle classifiche per l’abbandono scolastico, ragazzini di 14/15 anni siano rimasti all’interno della propria scuola ben oltre la mezzanotte, sotto l’attenta supervisione del prof. Luciano, per costruire e programmare al fine di riuscire a raggiungere l’ambizioso obiettivo di competere alla pari con studenti più grandi ed appartenenti a realtà scolastiche con una tradizione più lunga e consolidata nel campo della robotica.
Ma già dal prossimo anno scolastico si spera che con fondi europei venga finanziato un progetto, già presentato, che consentirà di allestire un laboratorio di coding e robotica all’interno dei locali dell’Istituto Comprensivo “G.F. Ingrassia” di Regalbuto, e chissà che gli studenti che oggi hanno partecipato alla Minirobot non diventino ancora una volta i protagonisti, contribuendo con la propria esperienza e passione a formare le nuove generazioni.
Scoperta la tomba di Aristotele.
Gli archeologi hanno ormai pochi dubbi: quella scoperta durante una campagna di scavi a Stagira è con ogni probabilità la tomba di Aristotele, il celebre filosofo greco padre del pensiero moderno. L’annuncio è stato dato oggi nel corso di un convegno a Saloniccodallo stesso autore della scoperta, l’archeologo greco Kostas Sismanides. La tomba è situata negli scavi archeologici dell’antica città di Stagira, nella parte orientale della penisola Calcidica vicino a Olympia, ed è un edificio a forma di ferro di cavallo. “Ci sono forti indizi che indicano che abbiamo trovato la tomba del grande filosofo”, ha dichiarato Sismanides alla tv di Stato Ert. Secondo l’archeologo, il popolo di Stagira avrebbe riportato le ceneri di Aristotele, morto a Calcide nel 322 a.C., nella sua città natale, seppellendole proprio nell’edificio che è stato ritrovato. Secondo quanto ha riferito Ert, Sismanides dirige la campagna di scavi a Stagira fin dal 1996.
Gettonopoli a Enna ? Si apre un filone d'inchiesta.
Sono 27 gli indagati dalla procura di Enna per una presunta “gettonopoli?” al Comune (si specifica indagati, nessuno sembrerebbe avere ricevuto notifiche di alcun provvedimento giudiziario).
Al termine delle indagini preliminari il sostituto procuratore della repubblica di Enna Giovanni Romano ha concesso una proroga delle indagini di altri sei mesi, i reati contestati dalla Procura sono abuso d’ufficio, falso in atto pubblico aggravato perchè commesso da pubblico ufficiale, dalla finalità del profitto. Le indagini riguarderebbero la presenza contemporanea a più sedute delle commissioni consiliari per le quali i componenti percepivano un gettone. Indagati sono consiglieri comunali in carica nel 2014, ma tra loro figurano attuali amministratori, come l’attuale sindaco Maurizio Dipietro e gli attuali assessori Giovanni Contino e Gaetana Palermo. Tra gli indagati anche Di Mattia all’epoca vicepresidente del consiglio, ed i consiglieri comunali, dodici rieletti alla amministrative di giugno 2015. Per tutti i reati ai 27 indagati sono contestati il concorso e la continuazione.
Notizia tratta dal giornale on line Vivienna
Arrivano i controlli sui certificati medici alle società sportive.
L’assessorato regionale alla Salute, di concerto con il Coni regionale e con le Aziende sanitarie provinciali, ha deciso di effettuare una verifica sul rilascio dei certificati medici sportivi, con la disposizione di controlli specifici da parte dei medici che dirigono i Centri di Medicina dello Sport, che poi sono quelli abilitati ad effettuare le certificazioni per le attività agonistiche. Accade, invece, che in tutte le province il rilascio delle certificazioni agonistiche viene affidato molto spesso a medici generici o medici sportivi che non sottopongono i soggetti alle prove richieste per poter affermare la idoneità fisico/agonistica del soggetto visitato.
A tal proposito, il Coni regionale ha inviato una nota a tutte le delegazioni della Sicilia, invitandole a verificare il rilascio dei certificati di idoneità agonistica in modo da poter accertare se effettivamente la visita sia stata fatta nel migliore modo possibile, e quindi ci sono tutte le garanzie mediche che il soggetto visitato sia effettivamente nelle condizioni di poter svolgere una qualsiasi attività sportiva.
Le società sportive devono comunicare, entro il 15 giugno, alla delegazione provinciale del Coni l’ elenco dei medici che hanno rilasciato le certificazioni di idoneità sportiva agonistica. Nel caso questo non dovesse succedere, la delegazione è tenuta ad informare il Coni regionale, che poi interesserà le Federazioni sportive interessate.
Da questa indagine, ovviamente, verrà fuori l’ elenco dei medici che effettuano visite di idoneità agonistica sportiva e quindi poter constatare che quella visita è stata fatta con regolarità.
Questa è un’ indagine che ha come obiettivo di preservare tutte quelle persone che svolgono attività sportiva anche non federale ed evitare che possano subire degli infortuni.
È una battaglia che da anni vede in primo piano Jenny La Delfa, presidente regionale della Federmedici sportivi, e Angelo Sberna, direttore del centro di Medicina dello sport dell’ Azienda sanitaria ennese, oltre membro nazionale del gruppo medici antidopin