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Martedì, 17 Novembre 2015 11:40

Acqua. Ad Enna le tariffe più care ..

( fonte Vivienna)Anche l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva colloca la provincia di Enna al primo posto in Sicilia per esosità della tariffa corrisposta dagli utenti al fine di usufruire della somministrazione della vitale risorsa idrica. La spesa media annua per l’anno 2014 ha raggiunto quota 503,00 euro contro 446,00 di Agrigento, 482,00 di Caltanissetta, 194,00 di Catania, 293,00 di Messina, 315,00 di Palermo, 237,00 di Ragusa, 265,00 di Siracusa e 361,00 di Trapani. Ma vi è di più, la tariffa deliberata dalla competente autorità d’ambito ATO Idrico ENNA n. 5, ha subito un aumento del 6,4% rispetto al precedente anno 2013 e un aumento del 64,4% rispetto al 2007.

Siamo in presenza di dati sconfortanti che prima o poi qualcuno dovrà spiegarci e questa spiegazione dovrebbe arrivarci prioritariamente dai Sindaci che compongono per legge l’Autorità d’ambito e che, paradossalmente, hanno sempre approvato non solo i progressivi aumenti tariffari, poi richiesti agli utenti dall’ente gestore del servizio “AcquaEnna”, ma anche le famose “partite pregresse” oggetto di numerosi contenziosi.

E’ infatti strano che in una provincia come la nostra, definita la provincia dei laghi, si paghi una quota tariffaria così elevata. Se è vero che rispetto agli altri ambiti territoriali ottimali, nel nostro si registrano spese di investimento per il rifacimento della rete idrica che incidono sul costo del servizio e quindi, a ricaduta, sulla tariffa, è anche vero che la logica economica sottesa al sistema integrato del servizio idrico avrebbe dovuto prevedere, nel medio e lungo periodo, una riduzione progressiva della tariffa e non certo un aumento. Il superamento della logica comunale nella gestione del servizio idrico a favore dei più estesi ambiti territoriali ottimali infatti avrebbe dovuto consentire la realizzazione di opportune economie di scala, quali condizioni indispensabili affinchè il gestore del servizio fosse effettivamente in grado di fornire servizi di migliore qualità con costi e quindi prezzi realmente competitivi.

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Martedì, 17 Novembre 2015 11:35

NIente appalti per i Comuni se non si uniscono.

( fonte Vivienna) È stato pubblicato dall’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, il Comunicato del Presidente del 10 novembre 2015 relativo alla “entrata in vigore dell’art. 33, comma 3-bis del D.Lgs. n. 163/2006”, che fornisce chiarimenti in ordine al rilascio del codice identificativo gara (CIG) per l’acquisizione di lavori, beni e servizi da parte dei Comuni non capoluogo di provincia.

Dal 1° novembre 2015 è entrata in vigore la previsione che impone agli stessi di acquisire lavori, beni e servizi in forma aggregata, mediante unioni di Comuni, accordi consortili, soggetti aggregatori o Province, ovvero ricorrendo, per beni e servizi, a Consip o ad un altro soggetto aggregatore di riferimento.

Contestualmente, a partire da tale data, in osservanza dell’art. 33, comma 3 bis, del Codice dei contratti, l’ANAC non rilascia più il codice identificativo gara (CIG) ai Comuni non capoluogo di provincia che non ottemperano a tale obbligo e cioè:

a tutti i Comuni non capoluogo di provincia con popolazione superiore a 10.000 abitanti che procedono all’acquisto di lavori, servizi e forniture in violazione degli obblighi di centralizzazione/aggregazione previsti dal comma in questione per importi superiori a 40.000 euro;
ai tutti Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti che procedono all’acquisto di lavori, servizi e forniture in violazione degli obblighi di centralizzazione/aggregazione previsti dal comma in questione per qualunque importo anche se inferiore a 40.000 euro.

In sostanza i Comuni che non hanno aggregato la funzione non potranno affidare lavori, servizi, acquistare beni. I Comuni con più di 10.000 abitanti, senza aggregazione, potranno affidare solo lavori fino a 40.000 euro, I comuni con meno di 10.000 abitanti non potranno del tutto affidare alavori. Per i servizi ed i bani l’unica alternativa all’aggrgazione è la Consip, su cui però pesa il parametro economicità. Sono tanti infatti gli studi che hanno evidenziato criticità del sistema elettronico pubblico evidenziando come spesso i comuni riescano ad appaltare a prerzzi ben inferiori rispetto a quelli dei lotti consip.

a cura di Gildo Matera

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In relazione all'articolo pubblicato dal quotidiano "La Sicilia" in data 30 ottobre 2015 dal titolo: Consigli comunali convocati a "uso e consumo" del sindaco, nella qualità di Presidente del consiglio comunale di Regalbuto vorrei precisare quanto segue: non corrisponde assolutamente al vero che a Regalbuto si celebrano consigli comunali a uso e consumo del sindaco con le richieste di convocazione del consesso della minoranza che restano al palo". 
Nessuna violazione del regolamento comunale, dunque, come erroneamente si legge nelle dichiarazioni del capogruppo Giuseppe Sassano che è stato anche informato con note ufficiali e non circa "l'inopportunità" di convocare un consiglio straordinario (a ridosso del Ferragosto) su un argomento che aveva già visto la chiara presa di posizione della Giunta Bivona che aveva già deliberato per tempo sull'argomento "scorie radioattive ed eventuale individuazione dei siti" e dopo aver anche sentito telefonicamente il presidente provinciale di Lega Ambiente Amato ed interessato ben due assessori comunali (Monteleone e Carambia) che hanno presenziato anche a delle riunioni che, di fatto, hanno scongiurato qualsiasi ipotesi di deposito scorie da collocare nel territorio regalbutese.
Ancora più lesiva la dichiarazione che parla del sottoscritto come di un "presidente del consiglio che non riesce assolutamente a rappresentare in maniera imparziale il consiglio comunale continuando a fare il capogruppo anche per le dubbie competenze di altri".
Vorrei ricordare al capogruppo Sassano che proprio questa presidenza è la più rappresentativa di sempre a Reagalbuto avendo avuto il voto non solo dei consiglieri della maggioranza (10 su 10), ma anche di altri due colleghi della minoranza che nel dicembre dello scorso anno hanno riposto fiducia nella mia persona. 
Così come mi sembra assolutamente offensivo l'attacco ai colleghi del civico consesso e al nuovo capogruppo (Calogero Meli) persona seria e preparata che svolge il proprio ruolo con competenza e professionalità.
Semmai dovrebbe essere evidenziato il comportamento inadeguato al ruolo Istituzionale del gruppo consiliare "Uniti per Regalbuto" che non partecipa ai lavori della 1^ commissione consiliare permanente, diserta quasi sistematicamente tutte le conferenze dei capigruppo e addirittura diverse volte, come facilmente dimostrabile dai verbali, non si sono nemmeno presentati in maniera puntuale in consiglio comunale costretto a rinviare ad altre sedute interpellanze e interrogazioni presentate da loro stessi e non discusse in aula proprio per la mancanza dei consiglieri presentatori. 
Lasciano assai perplesse dunque le dichiarazioni del collega consigliere Sassano e del gruppo che rappresenta che inviterei ad essere meno polemico e più costruttivo nell'interesse della comunità locale a cui entrambi apparteniamo.

prof. Salvo Cardaci
(Presidente del consiglio comunale di Regalbuto
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Circuito ACSI Enna di mini volley : primo atto. Il 31 ottobre prossimo ad Agira si svolgerà la prima tappa del circuito provinciale di mini volley organizzato dal comitato provinciale Acsi di Enna. Sarà una festa , legata ad Halloween , per cui i ragazzi e ragazze saranno truccati e vestiti per l’occasione e daranno vita ad un evento che in provincia di Enna non ha precedenti. L’Agira Volley farà gli onori di casa al palazzetto dello sport  dove si attendono circa 150 bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni provenienti da Centuripe,Regalbuto,Leonforte e Agira , oltre ai familiari e dirigenti che certamente riempiranno gli spalti del Palazzetto di Agira. Un circuito questo che è stato voluto da alcune scuole di pallavolo del territorio , convinti del valore dell’attività  sportiva e soprattutto del gioco di mini volley che avvia una gran quantità di ragazzi e ragazze alla pratica sportiva senza perdere d’occhio l’attività motoria di base fondamentale per qualsiasi sport. Si parte appunto da Agira , da una città simbolo del volley nell’ex provincia di Enna con una delle scuole di volley più prolifere che rispetta la lunga tradizione pallavolistica  dei suoi dirigenti.  Scenario della manifestazione sarà il Palazzetto dello sport con sette campi di mini volley e con i ragazzi e ragazze che daranno vita ad una colorata gara che si concluderà con un rinfresco preparato dai genitori delle società sportive che vi partecipano.  Il circuito Acsi Enna poi approderà a Regalbuto con il classico “Natale sotto l’albero” e via via nelle piazze e nelle palestre delle città che hanno aderito ad Acsi Enna.  “ Non nego di essere felice – dichiara il presidente Acsi Agostino Vitale – perché era da tempo un desiderio riposto nel cassetto , che è stato condiviso e realizzato soprattutto grazie ai dirigenti delle scuole di Agira , Centuripe e Leonforte. Per noi Halloween non è una festa ma è il mezzo per la vera festa quella del mini volley perché  vedere giocare a pallavolo questi piccoli ragazzi , vederli gioire ,piangere , soffrire e vedere trepidare dagli spalti i loro genitori è qualcosa che suscita sentimenti positivi . “ Il programma della manifestazione di Agira prevede l’arrivo dei partecipanti alle ore 15,30 , dopo l’inno nazionale le squadre inizieranno a giocare e poi intorno alle 18,00 ci sarà la conclusione della manifestazione con un il rinfresco ai bambini che hanno partecipato. 

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Leonforte. Da ieri pomeriggio, lo slargo antistante la Villa Bonsignore si chiama “Piazza Sac. Antonino La Giglia”. E’ dunque giunto a compimento un desiderio che i fedeli della Parrocchia del SS Salvatore nutrivano sin dalla scomparsa del parroco, avvenuta nel settembre 2010, e per il quale avevano presentato una petizione con circa 800 firme affinché le istituzioni si mobilitassero al fine di dedicare un luogo alla memoria del parroco. I tempi burocratici sono stati lunghi e non facili considerando che l’intitolazione di un luogo ad una persona può avvenire solo ai 10 dalla scomparsa della stessa; un’ordinanza del Prefetto di Enna, Fernando Guida, ha tuttavia permesso il superamento delle limitazioni imposte dalla Storia Patria. La scelta del luogo invece, inizialmente individuato dal consiglio pastorale in una zona periferica, è avvenuta di concerto con la commissione Toponomastica con l’obiettivo di trovare un luogo che fosse centrale e frequentato dai giovani, per rimarcare l’importanza che padre La Giglia ha sempre dato alla gioventù dando vita, per esempio, all’esperienza di Radio Onda Libera e riconoscendo valore sociale allo sport. Da qui l’individuazione dello slargo antistante la Villa Bonsignore. Infine, la richiesta del consiglio pastorale di installare una targa commemorativa con una dicitura che fosse rappresentativa della personalità e del percorso di vita: “Uomo dell’ascolto e del dialogo. Cristiano in costante ricerca e dalla fede “pensata”.. Educatore instancabile e appassionato. Sacerdote amante del Vangelo e della storia. Ponte di comunicazione tra terra e cielo”.
L’intitolazione di ieri, è stata preceduta dalla celebrazione della messa “Per non dimenticare chi ha predicato il Vangelo” presieduta dal Vescovo Mons. Salvatore Muratore – al termine della quale è stato proiettato un video con i momenti più salienti della vita del parrocco che ha commosso quanti gremivano la Chiesa del SS Salvatore.
Alla solenne dedica della piazza hanno preso parte, nonostante il mal tempo, numerosi cittadini, in presenza del Vescovo Mons. Muratore, di Padre Domenico Bannò, e dei rappresentanti istituzionali e militari.

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Il PD di Enna è stato commissariato da Renzi. Era nell’aria . La guerra infinita tra renziani e Crisafulli ancora una volta ha finito per condizionare migliaia di persone che avrebbero voluto invece esercitare un diritto. Noi non siamo Crisafulliani ne Renziani diciamolo subito. A noi interessa far riflettere su questa precisa domanda. “ Può un territorio come quello di Enna essere ostaggio di personalismi politici a tal punto che si nomina un commissario in piena campagna elettorale per l’elezione del segretario e del direttivo di un partito  a tal punto da coartare il diritto al voto ? E’ questo il punto.  Neanche ai tempi della prima repubblica e della DC forse avvenivano certe cose. Fatta la riflessione cerchiamo di capire come si potrebbe evolvere la questione. Crisafulli è lì vivo e vegeto. I crisafulliani sono in tanti , diciamo la maggioranza. Cosa faranno ora non è dato saperlo , magari usciranno dal partito o resteranno lì fino alle prossime elezioni. Si perché i casi sono sempre due : o la sede provinciale del PD resta commissariata a vita oppure fra qualche mese o un anno si dovrà procedere a nuove elezioni  , questa volta convocate con tutte le norme rispettate e senza  ricorsi. Da una parte ci sarebbero i crisafulliani ( che ricordiamolo hanno la tessera del PD quindi hanno il diritto di esercitare il voto) dall’altra i renziani e una terza lista quella dei giovani turchi. Cambierà qualcosa? A meno che non si costringa il sen Crisafulli a “giurare” che non farà più politica, che gli si negherà la tessera o preferirà andarsi a godere le meritate vacanze alla Bahamas , Crisafulli sarà sempre lì. Magari si spera che i crisafulliani fuoriescano dal partito e formino un movimento . E allora cambia qualcosa. Oppure meglio ancora ad ogni cittadino che si dichiara crisafulliano gli si nega la tessera del PD. Forse questa potrebbe essere la strada giusta. Tanto in tema di “ democrazia” tutto fa brodo. L’importante è raggiungere l’obiettivo . Dai renziani e dai giovani turchi si usa il termine “ cambiamento” . Ci siamo chiesti quale.

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C’è polemica attorno a ciò che il gruppo consiliare di opposizione Uniti per Regalbuto considerano una violazione del regolamento comunale. Secondo i tre consiglieri Sassano,Lo Cicero e Beninati – come riportano in un comunicato stampa- è stato violato il diritto di convocazione straordinaria richiesta da 1/5 dei consiglieri eletti democraticamente e alla quale richiesta il presidente del consiglio è tenuto a provvedere entro e non oltre i 20 giorni, considerata l'importanza dei punti da trattare (il Rapporto SOGIN sul possibile sito di scorie nucleari a Regalbuto). Il tre consiglieri nel loro comunicato rincarano la dose delle critiche al presidente del civico consesso cittadino – Salvo Cardaci e alla giunta comunale - : “ Consigli comunali convocati a solo "uso e consumo" del Sindaco (anche di domenica e per un solo punto),-scrivono- un presidente del consiglio che non riesce assolutamente a rappresentare in maniera imparziale il consiglio comunale continuando a fare  il capogruppo anche per le dubbie competenze di altri, una giunta "soldatina" che è sola rappresentanza di chi li ha nominati, il palazzo comunale usato come sede politica per riunioni spesso notturne,...

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Clamorosa svolta per il Pd provinciale che pare essere sul punto del commissariamento. L’indiscrezione arriva in questi minuti ed ha come fonte direttamente il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini che l’avrebbe anticipato ad un parlamentare ennese. Circola già il nome del commissario che dovrebbe essere un deputato calabrese già commissario in una segreteria provinciale siciliana. Silenzio tombale da parte dei vertici provinciali anche se la notizia pare aver creato non pochi malumori all’interno del partito e tra i “dem” vicini al segretario provinciale uscente Mirello Crisafulli che da indiscrezioni, dopo aver appreso la notizia, sarebbe andato su tutte le furie.

Se la notizia del commissariamento fosse confermata dai fatti (pare entro tre giorni) salterebbe il congresso provinciale che dovrebbe portare – il condizionale a questo punto è d’obbligo – all’elezione del nuovo segretario il prossimo 31 ottobre. Per questa carica sono candidati Pino Amore – area crisafulliana ed alloriana – e Fabio Venezia per l’area Rifare l’Italia dei giovani turchi.


Da Repubblica.it
La notizia trapela dal Pd nazionale. All’ordine del giorno della commissione di garanzia dei dem in programma domani c’è il commissariamentod el Pd ennesse con il renziano Ernesto Carbone, che è già stato nominato commissario del partito a Messina. “Vogliamo dare un cambio di passo anche al partito siciliano”, dicono i renziani. Anche questa decisione passerebbe sopra la testa del segretario regionale Fausto Raciti, che avverte: “Non c’è alcun commissraimento, nulla è deciso”, dice Raciti. Da Enna l’ex senatore Vladimiro Crisfaulli mette le mani avanti: “Io mi sono dimesso e non mi sono ricandidato – dice Crisafulli – io non ci sono più, non stanno commissariando la mai segretria, anzi qui siamo già in piena fase congressuale per il rinnovo del partito”. I candidati alla guida del Pd ennese sono Fabio Venezia sindaco di Troina aria Orfini e Giuseppe Amore di Ragalbuto. Non ci sono candidati renziani. “Forse è questo il motivo, che non piacciono i candidati”, dice Crisafulli.

 

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Congresso del PD in provincia di Enna. Perché è sbagliato asserire che il candidato alla segreteria provinciale Pino Amore è Crisafulliano. ? Perché secondo noi si fa un torto all’intelligenza di una stimata persona che ha sempre fatto del suo impegno politico un motivo di servizio prima nel Partito Comunista e poi via via fino ad arrivare nell’attuale PD. Chi conosce Pino Amore sa che egli sa andare al di là dell’amicizia con Crisafulli ( che c’è di male a essergli amico? ) e dunque contrapporre il “cambiamento”  ( come dichiara Fabio Venezia  ) al “Crisafullismo” ci appare quanto mai di parte non solo dai titoli della stampa ma da quella parte del PD che anche in provincia di Enna agita in tutte le occasioni la bandiera del cambiamento. Ma di quale cambiamento ? Forse si vuole cambiare una provincia spogliata oramai di tutto con il colpevole silenzio più che ventennale dei politici di turno ? Si vogliono forse cambiare le precarie condizioni ( è fare un complimento) delle strade provinciali del territorio ? Per non parlare poi del record di disoccupati e inoccupati  e , credeteci potremmo andare avanti ancora un po’.  Ma poi siamo certi che Fabio Venezia rappresenti  il vero cambiamento nel PD ?  E perché no Pino Amore ? Per la sola colpa di essere amico di Crisafulli ? Siamo certi che oggi tutti coloro che non si reputano più amici di Crisafulli un tempo non abbiamo salito le scale della sua segreteria per un qualche favore , magari non corrisposto e per tale motivo oggi si dichiarano suoi avversari. Ebbene Pino Amore è stato designato da Crisafulli. Cioè da una parte del PD . Pino è persona onesta , intellettualmente e moralmente , conosce la storia del PD e siamo certi che il gesto di  aver accettato di candidarsi alla segreteria provinciale del PD è non dovuto per ubbidire ad un ordine del “capo” al quale poi , in caso di elezione , dover sempre telefonare per prendere ordini.  Pino Amore si è candidato per spirito di servizio  nel PD Ennese dilaniato dalle divisioni e correnti , forse perché pensa di voler intraprendere una strada quanto mai impossibile quella di “unire” le diverse anime del PD Ennese dentro il quale c’è di tutto e l’incontrario di tutto in un gioco di correnti tese solamente all’affermazione del loro potere , qualche volta persino personale. Chi conosce Pino , come lo conosciamo noi a Regalbuto sa che dal PD non ha avuto ma dato spesse volte ricevendo amarezze . E allora basta !! Titoliamo e pensiamo che si affrontano due stimate persone : Fabio Venezia da un lato e Pino Amore dall’altro. Due persone che , nonostante tutto , ogni giorno lottano per il proprio territorio e vinca il migliore. Sarebbe bello poter assistere ad una lotta alla pari , dove alla fine non c’è il vincitore che rappresenta il bene ed un perdente che rappresenta il male.

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Alla prima tornata elettorale nei congressi di circolo del Pd per l’elezione del nuovo segretario provinciale, netto vantaggio di Fabio Venezia su Pino Amore. Il sindaco di Troina, in 8 circoli della Provincia che ieri si sono recati alle urne, ha registrato il 67.14% sul 32.82% di Amore. Risultato storico a Assoro, da sempre roccaforte crisafulliana, dove vince Venezia su Amore.

Questi i risultati negli 8 circoli: ASSORO: 50 Venezia, 41 Amore; SAN GIORGIO: 14 Venezia, 37 Amore; SPERLINGA: 14 Venezia, 1 Amore; CENTURIPE: 0 Venezia, 8 Amore; NISSORIA: 5 Venezia, 25 Amore; CERAMI: 26 Venezia, 9 Amore; TROINA: 250 Venezia, 1 Amore; AIDONE: 64 Amore, 19 Venezia. In totale dunque, Fabio Venezia in corsa con i Giovani Turchi ha registrato 378 preferenze sulle 185 di Amore per l’area Crisafulli.

A Centuripe, su 51 tesserati, hanno votato solamente 8 elettori.Soddisfatto Fabio Venezia, che ha così commentato: “L’esito di questa prima fase del congresso conferma la straordinaria voglia di cambiamento della base e dell’elettorato del PD. Abbiamo indicato una prospettiva per dare un futuro al partito e a questo territorio e giorno dopo giorno le adesioni si stanno moltiplicando. Sogniamo un partito aperto e plurale, ma soprattutto a servizio dei cittadini e del territorio. Al di là dei numeri di questo congresso, il treno del cambiamento è ormai partito e non nessuna forza conservatrice e autoreferenziale potrà fermalo”.

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