Servizi sociali, 33 milioni di euro per i comuni siciliani.
In arrivo 33 milioni di euro per il potenziamento dei servizi sociali comunali e per le assunzioni di assistenti sociali nei comuni siciliani.
L’incremento dei finanziamenti, che sarà attuato grazie alle risorse aggiuntive destinate dalla Legge di Bilancio 2022 ed entrerà a regime nel 2030, fa parte di un percorso attuativo che è al secondo anno di applicazione per i Comuni delle Regioni a statuto ordinario e al primo anno per i Comuni della Regione siciliana e della Regione Sardegna.
Gli obiettivi di servizio per il 2022 consistono nel realizzare un livello di spesa per la funzione sociale che si incrementa nel tempo avendo come riferimento il rispettivo fabbisogno standard monetario, il quale include le risorse aggiuntive specificamente destinate al potenziamento del servizio.
Per la Regione Siciliana i fondi messi a disposizione aumenteranno fino a circa 85 milioni annui nel 2030.
Il riparto ed i contenuti della relazione di rendicontazione sono stati già approvati dalla Conferenza Stato-Città del 27 luglio scorso.
Sono state assegnati cospicui finanziamenti ai 391 comuni siciliani e in particolare 380mila euro ad Agrigento, 435mila a Caltanissetta, quasi 3 milioni di euro a Catania , 177mila a Enna, quasi 2 milioni a Messina, 6 milioni di euro a Palermo, 540mila a Ragusa, 980mila a Siracusa e 430mila a Trapani.
“L’ANCI Sicilia, - spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione- che ha seguito fin dal 2020 tutte le fasi della determinazione delle risorse aggiuntive per il sociale e ha assistito i comuni nella rendicontazione del 2021, ha ritenuto utile organizzare (in collaborazione con IFEL) un incontro di informazione al fine di facilitare la conoscenza della misura e l'utilizzo delle maggiori somme in assegnazione nell'arco di tempo relativamente breve che ci separa dalla fine del 2022”.
L’incontro dal titolo “Le risorse aggiuntive per i comuni siciliani a sostegno di servizi sociali”, che si svolgerà in videoconferenza domani, 4 agosto 2022 dalle 9.30 alle 11.00, sarà introdotto dal presidente Leoluca Orlando e coordinato dal segretario dell’Associazione dei comuni siciliani, Mario Emanuele Alvano.
Dal 29 luglio 2022 all’8 gennaio 2023, l’Antiquarium di Centuripe ospitala mostra I Maestri del Novecento: da Guttuso a Vedova. Opere dalla collezione Alberto Della Ragione a cura di Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento di Firenze. Il progetto espositivo nasce dalla collaborazione tra il Comune di Centuripe e il Museo Novecento di Firenze, con l’intento di rendere fruibile una selezione di capolavori esposti per la prima volta in Sicilia e provenienti da una delle più importanti raccolte dedicate all’arte italiana del Novecento: la Collezione Alberto Della Ragione.
La raccolta, composta da oltre duecento opere, fu donata dall’ingegnere Alberto Della Ragione al Comune di Firenze nel 1970, all’indomani della violenta alluvione che colpì la città nel 1966. Con il suo gesto, alimentato da un profondo senso civico, Della Ragione rispose all’appello lanciato dallo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, la cui volontà era quella di istituire un Museo Internazionale di Arte Contemporanea, come risarcimento simbolico ai danni subiti dal patrimonio storico-artistico fiorentino.
“Un viaggio speciale per una ricca selezione delle opere donate a Firenze dal mecenate e collezionista Alberto della Ragione”, sottolinea la Vicesindaca e Assessora alla Cultura Alessia Bettini. “Grandi capolavori del Novecento italiano che fanno parte del prezioso lascito avvenuto all’indomani dell’alluvione del ‘66. È proprio il caso di dirlo, l’arte e la bellezza non hanno confini ed è molto significativo riuscire a realizzare importanti sinergie nel segno della cultura. Firenze ha l’ambizione per farlo, creando e rafforzando questi legami virtuosi”.
Rinnovando la lunga e feconda tradizione del collezionismo moderno, dalla cui costola sono nati i musei più importanti di Firenze, dagli Uffizi al Museo Stefano Bardini, Della Ragione contribuì ad alimentare il nucleo fondante del Museo Novecento, che conserva ed espone oggi questa importante Collezione.
“Dal 2018 il Museo Novecento si occupa della valorizzazione della Collezione Alberto Della Ragione, con progetti ’esportati’ fuori dalla città metropolitana di Firenze” dichiara Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento di Firenze. “Un cospicuo numero di opere provenienti dalla raccolta dell’ingegnere-collezionista è stato presentato a Salò, in occasione della mostra Italianissima, per poi approdare a Livorno, in una mostra che ha visto confrontate due collezioni: quella pubblica di Della Ragione e quella privata dell’avvocato Iannaccone. Superato l’ostacolo della pandemia, le opere della collezione civica sono tornate a viaggiare, e questa volta arrivano a Centuripe, quasi a coprire un raggio d’azione che ha tracciato una linea di continuità nella penisola. In questa occasione abbiamo concentrato l’attenzione sul carattere umanistico di molti dipinti realizzati dagli artisti della prima metà del Novecento italiano, dove emerge la passione per le vicende dell’uomo, l’ambiente quotidiano, la natura e i drammi storici attraversati all’epoca in cui queste opere furono realizzate. Una sottile vena esistenzialista che sembra aver animato Alberto Della Ragione, deciso difensore della libertà artistica e della funzione antagonista dell’Avanguardia. La presenza di Guttuso è un omaggio voluto alla Sicilia che ha dato i natali a uno dei più grandi cantori della realtà umana nella pittura del Novecento. Siamo felici di questa collaborazione con il Comune di Centuripe e con il Sindaco Salvatore La Spina, da sempre amante dell’arte”.
Ripercorrendo la volontà di Alberto Della Ragione, il lascito supera i confini cittadini e regionali per arrivare in Sicilia, a Centuripe, città ricca di storia e custode di importanti tesori artistici e archeologici. Con una selezione di opere che spazia da Renato Guttuso a Emilio Vedova, da Mario Mafai a Filippo de Pisis, il pubblico potrà ammirare circa quaranta capolavori del coraggioso mecenate che sin dagli anni Venti si dedicò all’arte, quando ancora diffidente nei confronti della produzione del suo tempo, acquistò le prime opere ottocentesche. Il suo amore per i contemporanei fu suggellato da una visita alla prima Quadriennale romana, nel 1931, che provocò in lui un deciso rifiuto dell’arte dei secoli precedenti. Il collezionista rispose così all’istanza etica di “non passare ad occhi chiusi tra l’arte del proprio tempo, ma di dare all’opera dell’artista vivente il legittimo conforto di una tempestiva comprensione”, da subito motivata da ideali antifascisti e da una reazione alla politica culturale del Regime.
Per il Sindaco di Centuripe Salvatore La Spina: “La presenza a Centuripe di quarantuno opere dei più grandi maestri del ‘900 era inimmaginabile, fino a poco tempo fa. La disponibilità del Sindaco Dario Nardella, della Dirigente Marina Gardini e di tutto lo staff della Direzione Cultura del Comune di Firenze, l’amicizia di Sergio Risaliti, curatore e brillante Direttore del Museo Novecento, l’attenzione dell’Assessore al Turismo Manlio Messina, la generosità degli sponsor (Med Service, Manusia Restauri, LuxEsco, Verzì Caffè) e l’operosità dell’Associazione Liberart, sono state le componenti necessarie affinché un progetto così ambizioso potesse realizzarsi in un piccolo centro della Sicilia. Oggi possiamo affermare, con orgoglio, che Centuripe ospita una delle mostre più importanti dell’isola nel 2022. Invito i centuripini, i siciliani ed i turisti in vacanza, a venire ad ammirare questi capolavori e gioire delle bellezze storiche e paesaggistiche del nostro paese”.
La grande qualità e la varietà delle opere incluse nella raccolta, che valsero a Della Ragione il primo premio alla Mostra delle Collezioni d’arte contemporanea di Cortina d’Ampezzo del 1941, è evidente nel dialogo che si instaura tra capolavori di correnti e movimenti diversi: da Valori Plastici al Novecento Italiano, dal Secondo Futurismo al Realismo magico. Grande risalto assumono inoltre le opere dei maestri della Scuola romana e di Corrente, con cui Della Ragione instaurò non solo rapporti di tipo professionale, ma anche dei veri e propri legami di amicizia. È il caso di Renato Birolli e Renato Guttuso, il quale, a proposito del collezionista, dichiarò: “seppe darci ciò di cui avevamo bisogno: la fiducia, l’amicizia, viveva con noi della stessa passione, si bruciava della stessa fiamma”.
Della Ragione iniziò così ad offrire il proprio supporto ad artisti giovani, spesso trascurati dal mercato e dalla critica ufficiale. Da allora la sua collezione d’arte contemporanea, che già negli anni Quaranta era una delle più grandi esistenti in Italia, crebbe progressivamente. La raccolta rivela come il gusto dell’ingegnere-collezionista fosse comunque orientato, nella scelta di artisti e opere, verso i generi più tradizionali (tra cui la natura morta, il ritratto, il paesaggio, il nudo femminile), che assicurarono un quadro di riferimento, anche inconscio, alle sue scelte talvolta spregiudicate. Pur essendo deciso a rinnovare la propria visione dell’arte, Della Ragione non rinnegò mai totalmente la figurazione. Nelle oltre duecento opere della raccolta emergono temi cari alla storia dell’arte moderna, ai quali pittori e scultori aderivano offrendo provocatorie soluzioni figurative senza mai travalicare i confini visivi collaudati nelle epoche precedenti.
La mostra, curata da Sergio Risaliti, è stata resa possibile grazie al patrocinio oneroso dell’Assessorato Sport Turismo e Spettacolo della Regione Sicilia ed al supporto economico di Med Service, Manusia Restauri, LuxEsco e Verzì Caffè. Per l’organizzazione si ringrazia la Direzione Cultura del Comune di Firenze, lo Staff del Museo Novecento di Firenze, Associazione MUS.E, e l’Associazione Liberart, che si occupa anche della gestione della mostra durante tutto il periodo espositivo. Si ringrazia inoltre Generali Italia per il sostegno con il progetto Valore Cultura, Serenissima Vigilanza per la sicurezza delle opere esposte, l’Amministrazione Comunale, i consiglieri di RestiAmo a Centuripe, la Direzione Amministrativa, L’ufficio tecnico e gli operai del Comune di Centuripe.
Per tutte le informazioni, potete telefonare al numero +39 055 286132, mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure visitare il sito ufficiale di Centuripe.
fonte Finestre sull'arte
Di Maio le Tabacci lanciano Impegno Civico.
È un’ape, “simbolo della coscienza ecologica e animale la cui estinzione potrebbe segnare il destino di tutto il genere umano“, il simbolo scelto per il partito fondato da Di Maio insieme al sottosegretario Bruno Tabacci. Nel logo della formazione politica è presente un’ape stilizzata di colore arancio su uno sfondo blu insieme alla scritta Impegno Civico, in bianco. Sotto un’onda tricolore il cognome del ministro svetta invece su campo arancione. In alto, il simbolo di dimensioni ridotte di Centro Democratico, la formazione di Tabacci.
Occupazione. Mai così alta dal 1977.
Rifiuti e termovalorizzatori, un incontro di ANCI Sicilia con Legambiente e Bertolaso
“Dal 2014 l’ANCI Sicilia denuncia, in merito al sistema integrato dei rifiuti, uno stato di “calamità istituzionale” per molti versi provocato da cambi continui e repentini di leggi sulla governance con conseguenti sovrapposizioni nella gestione che, in pratica, non è riuscita ad affrontare le esigenze del territorio”. Lo ha detto, Leoluca Orlando, presidente dell’ANCI Sicilia, che ha introdotto l’incontro dal titolo “La gestione dei rifiuti in Sicilia: i termovalorizzatori?” cui hanno partecipato Tommaso Castronovo di Legambiente e Guido Bertolaso.
“In Sicilia- ha aggiunto Orlando- il sistema di gestione dei rifiuti è fondato sull'oligopolio e su pochi interessi privati. Un sistema che registra un’assoluta inadeguatezza di impiantistica che per anni ha determinato vistosi disservizi, rappresentando un danno per strutture e impianti pubblici ed un aggravio di costi per comuni e cittadini. L’ ANCI Sicilia è intervenuta in tutte le sedi competenti per denunciare gli effetti di questo sistema fondato su un "ricatto" in base al quale, nel breve periodo, l'unica alternativa al conferimento nelle poche discariche operanti è quella di avere i rifiuti per strada con le evidenti gravi conseguenze anche sul piano sanitario. Il senso di questo incontro è, quindi, fotografare soluzioni adeguate per uscire dall’emergenza con una logica progettuale”.
“Oggi – ha continuato Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione – abbiamo messo a confronto due posizioni diverse con l’obiettivo, seguendo il principio di Luigi Einaudi, di “conoscere per deliberare”. Da decenni ci confrontiamo su un’emergenza che non è solo ambientale ma anche finanziaria, poiché molti comuni dell’Isola si trovano in dissesto o pre dissesto anche per le difficoltà legate alla riscossione della Tari. Seppure consapevoli che negli ultimi anni molti comuni abbiano fatto uno sforzo poderoso nella raccolta differenziata, molti hanno superato la soglia del 65%, resta in sospeso il tema dell’impiantistica legata non solo alla realizzazione dei termovalorizzatori ma anche dei centri di compostaggio e delle centrali di trasferenza. In questi giorni, purtroppo come accade sempre in estate, vediamo proliferare in molte strade cittadine micro discariche che deturpano l’ambiente e che mettono in grave pericolo la salute pubblica. Per questi motivi, oggi abbiamo sentito i pro e i contro su un tema fondamentale cercando di interrogarci e di dare risposte senza pregiudizi”.
Tommaso Castronovo di Legambiente ha puntualizzato “che l'unico piano possibile è l'economia circolare: ridurre la quantità di immondizia prodotta e potenziare la raccolta differenziata. Obiettivo: dimezzare l’enorme quantità annua di rifiuti indifferenziati, dai quali poi recuperare, attraverso nuove filiere impiantistiche, ulteriore materia. Legambiente è da sempre contraria agli inceneritori ritenendo non sia questa la soluzione per gestire i rifiuti. Occorre, invece, spingere sulla raccolta differenziata, unico modo per chiudere le discariche. Inoltre, i termovalorizzatori sono a tutti gli effetti impianti industriali che immettono nell’atmosfera agenti inquinanti dando un contributo decisivo ai cambiamenti climatici”.
Guido Bertolaso ha parlato della sua esperienza legata all’inceneritore di Acerra, precisando che “solo nel 2016 sono stati prodotti 630.000 MWh di energia elettrica, sono state evitate circa 115 mila tonnellate di emissioni di CO2 e 230 mila famiglie hanno utilizzato l’energia elettrica prodotta nell’impianto”.
Bertolaso ha poi concluso parlando della situazione nella provincia autonoma di Bolzano in cui “una raccolta differenziata che sfiora il 100%, una encomiabile gestione dell’umido e una gestione del riciclo all’avanguardia si accompagna alla presenza sul territorio di un termovalorizzatore”.
Regalbuto. Finanziamenti dal Ministero della Cultura.
Il Ministero della Cultura, nei giorni scorsi, ha provveduto a ripartire 1,8 miliardi di euro destinati a investimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei, per l’attrattività dei borghi; per la valorizzazione dei parchi e giardini storici, per l’adeguamento sismico e messa in sicurezza di luoghi di culto, torri e campanili e per il restauro di chiese del patrimonio del Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno. In Sicilia sono 190 milioni circa i progetti ammessi, di questi 15 milioni sono per interventi nell’ennese. Per la linea “attrattività dei borghi” l’unico progetto riguarda Assoro con 1,6 milioni. Nessun progetto ammesso per la linea “parchi e giardini storici” né per la linea “migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei”. Gli altri progetti finanziati sono per la linea “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art)” e riguardano i comuni di Agira, Aidone; Barrafranca, Centuripe, Cerami, Enna, Nicosia, Piazza Armerina con ben 4 progetti, Regalbuto, Troina, che ha il finanziamento più rilevante (2, 4 milioni) e infine Valguarnera.
Comunità di energie rinnovabili e solidali, illustrato il bando della Regione per i comuni che scadrà il prossimo 7 Agosto.
I comuni siciliani potranno accedere agli investimenti della Regione, modulati sul numero degli abitanti, finalizzati alla costituzione delle CER, Comunità Energetiche Rinnovabili. A prevederlo è uno specifico programma della Regione Sicilia che ha stanziato circa 5 milioni di euro per la promozione della sostenibilità energetico-ambientale nei comuni che si impegnano alla costituzione delle Comunità, assumendone il ruolo di promotori. Le comunità in questione si configureranno come enti senza finalità di lucro, costituite al fine di promuovere il processo di decarbonizzazione del sistema economico e territoriale, di agevolare la produzione, la condivisione “virtuale” e il consumo di energia elettrica generata principalmente da fonti rinnovabili, nonché per migliorare l’efficienza energetica attraverso la riduzione dei consumi. Queste le tematiche affrontate durante l’incontro divulgativo sul bando della Regione relativo alle Comunità di Energie Rinnovabili e Solidali, organizzato dall’ANCI Sicilia e dall’assessorato regionale per l’Energia e i Servizi di pubblica utilità. Le Comunità energetiche rappresentano nuovi modelli di autoconsumo collettivo attraverso cui imprese, comunità locali e cittadini condividono energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Per promuovere la costituzione delle CER, il modello di sviluppo proposto agli Enti locali è quello già adottato, col finanziamento rivolto a tutti i comuni dell’Isola, con la nomina degli Energy manager (EGE) per la redazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) e che ha registrato la partecipazione del 96 % di tutti i comuni dell’Isola (ben 375 comuni su 391).
“Volendo fare uno specifico riferimento al contesto storico attuale, - ha spiegato Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’ANCI Sicilia, che ha introdotto e moderato l’incontro - la guerra in Ucraina ci ha messo ulteriormente di fronte ai problemi collegati al rincaro dei costi dell’energia. L’Avviso messo a punto dalla Regione non solo favorisce la nascita e la creazione delle CER ma stimola l’autoconsumo e l’autoproduzione di energia. Le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo fondamentale nell’attivazione di queste Comunità con modelli energetici che saranno adeguati al tipo di territorio, alle esigenze dei cittadini e alle tipologie di fonti di energia alternativa più adatte. Si tratta, quindi, di un percorso partecipativo sul territorio con l’obiettivo di ottenere una riduzione dei costi e potenziare la capacità degli enti a sfruttare risorse del PNRR”.
Saranno ammesse al finanziamento le proposte che prevedono la costituzione di comunità energetiche rinnovabili e solidali con le caratteristiche indicate nel programma stesso. Tra cui lo stato di povertà energetica di almeno il 10% dei partecipanti alla CER. I termini per presentare la domanda di accesso al contributo a fondo perduto si chiuderanno il prossimo 7 agosto 2022. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, l’Assessore all’Energia, Daniela Baglieri e il dirigente generale del Dipartimento Energia della Regione Siciliana, Antonio Martini.
Sondaggi. Duello Fratelli d'Italia e PD
Fratelli d’Italia si conferma primo partito anche questa settimana con il 23,4% dei consensi (+0,2%). Subito sotto c’è il Pd stabile al 23%. E’ quanto emerge da un sondaggio Dire-Tecnè realizzato il 21 e 22 luglio 2022 su un campione di mille persone.
Nel borsino dei partiti, seguono la Lega con il 14,6% (+0,1%), Forza Italia con il 10,6% (+0,3%) mentre il M5s è al 9,4% in calo dello 0,3% rispetto alla scorsa settimana. Seguono Azione di Carlo Calenda con il 4,8% (-0,1%), poi Europa Verde e Si con il 4,2%, Italia viva con il 2,8% e Italexit di Paragone con il 2,5%.
Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
Roma, 16 lug. (askanews) – “Noi sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo. Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni”. Così undici sindaci italiani scrivono una lettera aperta in cui sottolineano “ora più che mai” di avere “bisogno di stabilità”. La missiva è firmata da: Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, Marco Bucci, sindaco di Genova, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente Upi, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, Dario Nardella, sindaco di Firenze, Maurizio Rasero, sindaco di Asti, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente Ali), Beppe Sala, sindaco di Milano. Gli undici primi cittadini esprimono la loro “incredulità e preoccupazione” per la crisi di governo “generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza”. “Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà. Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio”, concludono.
Crisi Governo.Draghi al Quirinale.
Via libera dell’aula del Senato alla fiducia sul decreto Aiuti. Il provvedimento passa con 172 sì e 39 no. I senatori del Movimento 5 Stelle, come annunciato ieri dopo il Consiglio Nazionale, non hanno partecipato al voto.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, mentre a Palazzo Madama si votava il dl Aiuti, ha lasciato Palazzo Chigi e si è recato al Quirinale. Il premier presumibilmente dirà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella quali sono ora le prospettive per il suo Governo dopo il voto sulla fiducia al decreto aiuti in Senato senza i senatori pentastellati.