Billie Eilish da Los Angeles lo ha detto al mondo: "La pornografia è una sciagura. Mi ha devastato il cervello". Da noi, in Italia, si passa per Telegram.Su Repubblica di oggi una inchiesta sulla pornografia on line preda dei ragazzi in età di scuola media. Un dato su tutti - titola Repubblica - è quello che uno su 5 con il cellulare ogni giorno si collegano on line con isiti porno. "Stava sempre chiuso in stanza e anche quando scendeva per cenare aveva il cellulare. Era costantemente connesso a una realtà parallela". La signora Gabriella gli ha parlato ma Giovanni ha reagito con rabbia urlandole contro "Hai violato il mio spazio, tu non puoi capire". Luigi Cancrini, psicoanalista, spiega: "Troppi adolescenti pensano di sapere tutto del sesso e sono, invece, digiuni nell'alfabeto delle emozioni. L'accesso precoce alla pornografia online ha creato in questa generazione un divario enorme tra sentimento e sessualità". Non c’è nulla di scandaloso, il porno accompagna da secoli la storia dell’umanità. Con l’arrivo di internet è diventato un fenomeno di massa e i contenuti pornografici sono diventati via via più spinti e violenti proprio perché accessibili a chiunque, in qualunque momento, in ogni luogo. In Italia nove adolescenti su dieci tra i 10 e i 17 anni usano il cellulare e si collegano quotidianamente a internet. Mettendo insieme decine di studi scientifici internazionali si registrano dati preoccupanti. Il video porno non è sempre cercato volontariamente dagli adolescenti, ma può apparire perché condiviso da altri amici, oppure viene visto accidentalmente (per pop-up, entrando in siti inappropriati per sbaglio o per curiosità durante ricerche online). I contenuti pornografici sono molto diffusi nei canali di messaggistica istantanea, soprattutto WhatsApp e Telegram, dove gira anche materiale pedopornografico. Cosa fare ? Difficile a dirsi anche perchè i ragazzi riescono a evitare i controlli da parte dei genitori. Fatto sta che gli adolescenti esposti con regolarità a video e immagini di porno spinto sono portati ad avere atteggiamenti sessisti e più aggressivi. Il 70% dei ragazzi percepisce le donne come oggetti sessuali (ed è d’accordo con frasi del tipo: «Le donne guidano gli uomini sessualmente e poi si lamentano dell’attenzione che ricevono»), contro il 30% di chi non li guarda. Il 34% dei ragazzi ha riconosciuto di aver fatto pressioni sulla partner per potersi toccare le parti intime o avere rapporti sessuali; il 17% ha invece ammesso di costringere la partner a compiere questi atti. Alla domanda «La pornografia online ti ha dato delle idee sui tipi di sesso che vuoi provare?», il 44% degli adolescenti maschi e il 29% delle femmine hanno risposto positivamente. E se il sesso della pornografia online è percepito come realistico, sale anche la convinzione che il sesso occasionale sia più normale di quello all’interno di una relazione stabile.
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