LA RIUNIONE DEI SINDACI A PORTE CHIUSE. ( VIVIENNA) In evidenza

Marzo 11, 2014 2876

Enna. La riunione della nuova società rifiuti, che avrebbe dovuto riunirsi ieri mattina, presso la sala riunioni della Provincia regionale, sotto la presidenza del dottor Salvatore Caccamo, è saltata perché nella convocazione dei sindaci, non è sta fatta per tempo, solo che il presidente del Consiglio di Amministrazione ha convocato lo stesso l’assemblea. I sindaci si sono riuniti a porte chiuse dentro la sala riunione per quasi due ore ma alla fine non è stato fatto niente. Il Commissario della provincia regionale, Caccamo, per il dopo “conclave” aveva annunciato che avrebbe fatto sapere ai rappresentanti della stampa presenti in quella circostanza che avrebbe dato “notizie”. Il sindaco di Regalbuto, dopo avere lui solo come Sindaco esternato il non gradimento della stampa a seguire i lavori (forse perché nell’ultima riunione dei Sindaci dell’ATO aveva dichiarato davanti a tutti che si sarebbe dimesso dalla carica per cui è stato eletto nella Srr, e da noi riportato), si è esibito dicendo che la stampa non ha capito niente di che cosa significa Ato e cosa è Srr, Tia e Tarsu e noi aspettiamo che ce lo chiarisca, sperando però non attraverso il suo blog. Il fatto che non si può disconoscere è che dalla costituzione della nuova società rifiuti e la noma del consiglio di amministrazione non si è fatto proprio niente. La situazione dei rifiuti in provincia di Enna continua ad essere provvisoria ed improvvisata e rischia di esplodere sul piano economico e sul piano anche della raccolta dei rifiuti.

Sulla vicenda della discarica di Cozzo Vuturo, chiusa da quasi due anni, nessuno ha mosso un dito per cercare di addivenire ad una soluzione concreta che consenta di utilizzare la vasca B1 o vecchia discarica ed i comuni, quindi, i cittadini di riflesso andranno a pagare milioni di euro perché l’assemblea dei sindaci non ha fatto niente di niente per cercare di riattivarla e l’abbancamento dei rifiuti fuori provincia costa tantissimo ed in contanti. L’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano che nella raccolta differenziata andrebbe incontro ad almeno 3 mila famiglia continua a rimanere chiuso, anzi continua a rimanere a disposizione dei vandali che pare siano tornati a rubare all’interno di Gagliano e si parla che sono stati rubati dei macchinari. Questo potrebbe voler dire che qualcuno non vuole che questo impianto inizi la sua attività e che si sono spesi invano circa tre milioni di euro. Pare che la convocazione per i sindaci dei comuni ennesi è per giovedì, sperando che questa volta tutto proceda per il meglio e finalmente questa nuova società di rifiuti, che avrebbe dovuto iniziare la sua attività a gennaio scorso, possa, finalmente, vedere la luce e soprattutto iniziare l’attività per il bene della collettività ennese.

Ultima modifica il Giovedì, 10 Aprile 2014 16:57