La Consulta è costituita da una Responsabile nella persona dell’ Avv. Angela Lo Curzio e dal Consiglio Direttivo formato dagli Avvocati Teresa Re, Barbara Giampino, Antonella Tamburello, Fulvia Castronovo, Concetta Stefania Rubino, Barbara Randisi, Maria Rita Limata, Rosa Angelone, Laura Piras, Maria Giovanna Oliveri, Francesca Cellura, Valentina Clementi, Anna Maria Militello e dalle dr.sse Silvia Barbaro, Maria Anna La Rocca, Antonina Pipitone, Angela Ajello e Sara Taravella.
Il presente convegno cercherà di mettere in evidenza il significato e la rilevanza della motivazione culturale nell’ambito dei “reati culturalmente orientati” ed in particolare nei delitti aventi come vittime le donne, valutare l’incidenza pratica della motivazione culturale all’interno del sistema penale, soprattutto in prospettiva di una eventuale “giustificazione” o “scusa” degli atti compiuti dall’imputato e cioè se può “attenuare” o addirittura escludere la responsabilità penale un comportamento che, pur trovando giustificazione nel gruppo sociale di appartenenza del reo, configura per il nostro sistema un illecito penale. Posto che il reato “culturale” si configura sul presupposto che il retroterra culturale dell’agente abbia avuto un ruolo decisivo nella realizzazione della condotta criminosa, nel nostro sistema penale “fatti culturalmente orientati”, cioè motivati da ragioni di appartenenza sociale, possono trovare legittimo riconoscimento? Queste le tematiche oggetto del convegno.