Così i lavoratori hanno diffuso la seguente nota:
“Gli Operatori ex Sportelli Multifunzionali denunciano e lamentano, anche attraverso l’ennesimo presidio organizzato a Palermo, in Piazza Indipendenza, la mancata tutela dei lavoratori così come indicato nell’art. 13 della legge ex DDL 133/1155 stralcio I. Si tratta della norma approvata all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana, pubblicata in Gazzetta”.
“Cosa aspetta il Governo regionale e, nel caso specifico, l’assessore del Lavoro, Gianluca Micciché, a rendere esecutivo ciò che una legge sancisce? Sono in notevole ritardo, neppure un semplice elenco è stato prodotto. Ricordiamo che avrebbe dovuto essere stilato entro trenta giorni dalla pubblicazione della legge stralcio!”.
“I tempi lenti e infiniti del Governo regionale – sottolineano sempre nella nota i dipendenti degli ex Sportelli licenziati – non coincidono con quelli dei lavoratori che hanno l’esigenza di assicurare una vita dignitosa a se stessi e alle proprie famiglie, principio enunciato dalla stessa Costituzione italiana e che dovrebbe essere agevolato da chi ha l’onore di amministrare un assessorato strategico come quello al Lavoro”.
Una delegazione di lavoratori, i cui portavoce principali sono stati Alessandro Patti e Adriana Vitale, si è rivolta ai componenti dell’opposizione per illustrare la mancata applicazione della norma. I lavoratori sono stati ricevuti e ascoltati dal parlamentare di Sala d’Ercole, Nello Musumeci, il quale, già consapevole dei gravi disagi che da troppo tempo investono tale categoria, ha garantito il suo personale interessamento per quanto di sua competenza e si è fatto carico di coinvolgere tutte le forze politiche per spingere il Governo ad ottemperare alla legge che, oltre a garantire la tutela dei lavoratori, assolverebbe alla riforma nazionale in tema di Politiche Attive del Lavoro enunciata dal Decreto Legislativo n. 150, del 14 settembre 2015.