Sindacato. Domenico Romano eletto segretario territoriale Filbi Uil Enna

Febbraio 08, 2018 3825

“I duemila lavoratori dei Consorzi siciliani di bonifica aspettano sempre dalla Regione risposte chiare, definitive, sul loro futuro. Altrettanto chiede il mondo agricolo, che dell’irrigazione non può certo fare a meno. Decenni di commissariamenti, una riforma varata più di tre anni fa e ancora inattuata, le incertezze su crediti e debiti rendono insopportabilmente emblematica la condizione di questi enti. Di cui quest’Isola non può fare a meno!”. Lo hanno dichiarato i segretari di Filbi Uil Gabriele De Gasperis ed Enzo Savarino, durante il congresso provinciale della  Filbi – l’organizzazione Uil dei lavoratori della bonifica – convocato a Leonforte.
        De Gasperis e Savarino hanno aggiunto: “Questo sarà l’anno in cui ripartirà la trattativa per il contratto nazionale di settore. Per noi tutti, una sfida. Un’altra attende specificatamente la Sicilia. Infatti, è necessario capire se il nuovo governo regionale intende dare la giusta attenzione ai Consorzi e fare in modo che la riforma degli enti abbia un effettivo, positivo, svolgimento. L’agricoltura, che rimane uno dei comparti più vitali dell’Isola, necessita di un sistema di bonifica capace di garantire i migliori servizi”. “Per far questo – hanno concluso gli esponenti di Filbi e Uila – bisogna rilanciare i Consorzi.
Dal congresso è  stato eletto segretario territoriale/provinciale Domenico Romano dichiara è  necessario, che gli enti di bonifica abbiano un supporto economico certo e strutturale da parte della Regione cui affiancare il pagamento dei ruoli da parte delle aziende agricole. Questa è la strada, l’unica, per garantire alla Sicilia servizi essenziali e valorizzare la professionalità, il quotidiano impegno, dei tanti lavoratori del settore”.

IL DOCUMENTO Flai Cigi, Fai Cisl e Uila Sicilia

“Il governo regionale preferisce restare alla finestra. Una camera con vista su disagi, sofferenze, diritti negati di migliaia di lavoratori del comparto forestale, dei Consorzi di bonifica, dell’Esa e dell’ex Aras!”. Lo scrivono Pierluigi Manca, commissario di Fai Cisl Sicilia, Alfio Mannino e Nino Marino, segretari di Flai Cgil e Uila Uil Sicilia, in una lettera aperta al presidente della Regione, Nello Musumeci. Gli esponenti sindacali aggiungono: “Siamo preoccupati per l’atteggiamento attendista, per l’immobilismo, della Regione di fronte alle nostre richieste di confronto e intervento per la soluzione di almeno alcune tra le più urgenti problematiche del settore agricolo”.
“In questi mesi – prosegue la nota firmata da Manca, Mannino e Marino – abbiamo ascoltato un gran numero di annunci, spesso contradditori, sull’impiego strutturale dei forestali o sulla riorganizzazione dei Consorzi di bonifica e l’accorpamento dell’Esa. Non basta. Servono, invece, concreti atti di indirizzo e interventi di merito. Sul comparto forestale, ad esempio, non si ha contezza delle risorse disponibili per l’inizio delle attività lavorative e il completamento delle giornate previste dalla legge. Anche sull’applicazione del contratto integrativo, esecutivo dal primo gennaio, non si comprende perché tanti ritardi e omissioni nella sua applicazione. Assordante, poi, il silenzio sulla richiesta di un tavolo di trattative per la riforma della forestale e l’incremento complessivo delle competenze, oltre che per la progressiva stabilizzazione di una sacca di precariato tra le più consistenti e ‘storiche’ del Paese”.
I rappresentanti di Fai-Flai-Uila sottolineano: “Non si può aspettare ancora sulla corretta applicazione della riforma dei Consorzi di bonifica. Duemila lavoratori stanno vivendo sulla propria pelle ritardi nei pagamenti e incertezze gestionali, disfunzioni e difficoltà operative di enti fondamentali per l’agricoltura siciliana. Che, mai come adesso, non può certo fare a meno di irrigazione! Riteniamo, poi, inaccettabile la lenta agonia dell’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo, e la mancata applicazione della convenzione con l’Istituto zootecnico regionale per i lavoratori licenziati oltre un anno fa dall’Aras, l’Associazione Allevatori”.
“Fai, Flai e Uila – concludono Pierluigi Manca, Alfio Mannino e Nino Marino – hanno responsabilmente osservato finora l’insediamento e i primi adempimenti della nuova amministrazione regionale, nella speranza che con altrettanto senso di responsabilità sarebbe arrivato presto riscontro dal governo Musumeci su impegni, proposte e adempimenti dovuti in un settore economicamente e socialmente vitale per la Sicilia. La nostra disponibilità al confronto è nota, ribadiamo quindi la necessità di un incontro con il presidente della Regione in tempi brevi su impegni puntuali. Non promesse futuribili. Ma, nella consapevolezza che l’inerzia nasconde il rischio reale di danni irreversibili per il sistema agroambientale dell’Isola e per migliaia di operatori del settore, siamo costretti a ribadire il nostro dovere di rappresentanza e tutela dei lavoratori. Lo eserciteremo con tutte le azioni sindacali più appropriate”.

Ultima modifica il Giovedì, 08 Febbraio 2018 14:34