Bilancio , Province e Urne : tre nodi da sciogliere In evidenza

Marzo 07, 2013 2134

PALERMO - E adesso si fa sul serio. Dalla settimana prossima si apre un periodo caldissimo per la politica regionale, che sarà impegnata nelle prossime settimane su tre delicatissimi tavoli.

Il primo riguarda la controversa riforma delle Province. Dopo gli annunci, le incomprensioni e le polemiche, ieri la conferenza dei capigruppo insieme al presidente della Regione ha trovato quella che sembra una quadra di buon senso. Per la mega riforma degli enti locali, l'Assemblea si prende un tempo ragionevole, sei mesi per trovare un punto di incontro tra le varie posizioni sul tavolo. E non è detto che la riforma presentata del governo possa, per ipotesi, essere addirittura superata da una ancora più radicale, che porti non solo a una ristrutturazione ma a una vera e propria abolizione delle Province. La partita è aperta ed entrerà nel vivo martedì prossimo, quando il nuovo ddl del governo, salvo imprevisti, approderà in Aula. Il primo passaggio dovrebbe essere quello di rinviare il voto di maggio, prima che scatti il termine per l'indizione dei comizi, e nominare i commissari. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo l'Ars con tutte le sue insidie. E ieri un deputato di lungo corso invitava alla prudenza: “Non considerate i giochi fatti. Basta un voto segreto in Aula per mandare tutto a monte, il percorso sarà difficile”.

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Ultima modifica il Giovedì, 07 Marzo 2013 12:58