LA VERITÀ SULLA COLF DI FICO » di SELVAGGIA LUCARELLI per Il Fatto Quotidiano DOMANDE GIUSTE ALLA PERSONA SBAGLIATA

Maggio 02, 2018 2316


Domenica, strombazzato come se fosse il servizio destinato a far salire Roberto Fico sul primo autobus per Rebibbia, è arrivato lo scoop sulla colf in nero. Due settimane di appostamenti sotto la casa romana del neopresidente della Camera e alla fine l’inviato Antonino Monteleone è riuscito a inchiodare Fico alle sue responsabilità. Quelle di rispondere alle sue domande, per ora. Secondo la ricostruzione del programma di Italia1, il presidente della Camera trascorre parte della settimana a Napoli a casa della sua compagna Yvonne e lì avrebbe una colf in nero. Si tratta di tale Imma, una ragazza che vive nell’appartamento vicino a quello di Yvonne. Interrogata sulla questione con le telecamere nascoste, Imma ha dichiarato che fa pulizie, commissioni e babysitting a casa di Yvonne 4 ore e mezzo al giorno dal lunedì al venerdì. Guadagnerebbe 500 euro al mese, con regolare contratto. Roberto Fico ha spiegato all’inviato che questa Imma è una cara amica della compagna, che si conoscono da anni e che non ha alcun contratto di lavoro. Ha aggiunto che lei e la compagna si scambiano favori, che la figlia di Yvonne va spesso a casa di Imma, che Yvonne le ha insegnato a guidare, a fotografare (la compagna di Fico è una fotografa). E ha precisato che comunque quella non è la sua casa: il presidente della Camera vive la maggior parte del suo tempo a Roma, dove la sua colf ha un regolare contratto di lavoro. MONTELEONE gli ha poi chiesto se, nella casa di Napoli di Yvonne, ci fosse stato in passato anche un ucraino – ta l e Roman – che due volte a settimana faceva le pulizie e che sarebbe stato poi mandato via perché privo di permesso di soggiorno. Fico ha risposto che ha conosciuto questo Roman alla fermata dell’autobus e gli ha fatto della beneficenza perché in difficoltà e, se Roman ogni tanto è andato a fargli dei lavoretti in casa, è stato soltanto per sdebitarsi. Fico – sebbene disponibile e sorridente – è parso a tratti in difficoltà. Come se non potesse rispondere a tutto. Di sicuro, l’incongruenza tra questa Imma che dice di avere un contratto e lui che nega potrebbe essere chiarita. Il problema è da chi. Perché, nel servizio de Le Iene, mancano un paio di passaggi rilevanti. Fico vive 4-5 giorni a settimana nella sua casa romana, dove ha una colf con regolare contratto (inizialmente la pagava a voucher). Possiede anche una casa a Napoli, dove ha la residenza, ma da quando ha una relazione con Yvonne (circa cinque anni) sta spesso da lei. I rapporti tra Imma e Yvonne erano precedenti l’arrivo di Fico e sono rapporti molto stretti. La stessa Imma nel servizio dice: “Vorrei andare via, ma sono affezionata alla bambina, l’ho vista crescere”. Quindi è vero che nei weekend, quando può, Fico va a stare dalla compagna, ma appunto per questo, se c’era qualcuno a cui chiedere spiegazioni, era proprio Yvonne. Certo, mediaticamente sarebbe stato meno efficace intervistare la compagna del presidente della Camera anzichè il presidente della Camera. Però andava fatto. MA C’È UN PROBLEMA che Le Iene hanno taciuto, più per convenienza che per sensibilità: l’anno scorso Yvonne ha scoperto di soffrire di una grave malattia, di quelle che a Le Iene purtroppo conoscono bene, e nell’ultimo periodo ha trascorso molto tempo all’ospedale. C’è una bambina che vive una situazione complicata, una donna che sta subendo cure debilitanti e ha bisogno di evitare lo stress. L’inviato lo sapeva bene. Anche il responsabile del programma, Davide Parenti. Erano stati avvisati. Quindi appostarsi sotto casa sua e incalzarla con domande stringenti, in questa fase, sarebbe stato scomodo. Per Le Iene, soprattutto. Inseguire per strada una donna malata chiedendole “Ma Imma ce l’ha o non ce l’ha il contratto?”, sarebbe risultato cinico. Meno efficace che domandarlo a Fico. Vuoi mettere inchiodare alle sue responsabilità di furbetto il presidente della Camera anziché la signora Yvonne provata dalla chemio? Fico, a sua volta, si è trovato nella difficile posizione di dover proteggere Yvonne, che forse non è neppure nella condizione fisica e psicologica di affrontare i titoli di giornali e le Iene sotto casa. E che in questi mesi ha avuto bisogno di Imma più che mai. Un cinismo furbo, quello de Le Iene. Ora potranno dire “L’ab - biamo tenuta fuori per rispetto!”. Come no. INTANTO L’INVIATO ammicca allo spettatore che guarda da casa, ripetendo “Guardate, ha l’auto blu!” (che poi è la normale auto di scorta) come a dire: “Colf in nero e privilegi a spese nostre!”. Quello che alle Iene fa comodo omettere, oltre alla malattia, è che la fidanzata di Fico è una donna indipendente, che mantiene la casa in cui vive. Ed è a lei, a Yvonne, padrona della sua vita e delle sue spese, che andavano chieste spiegazioni. E adesso che senso ha inseguire anche la nonna di Yvonne, che ha 92 anni e che a Le Iene forse può svelare la ricetta del casatiello, più che qualche particolare sulla colf misteriosa? Lasciate perdere la nonna, lasciate perdere Fico. E abbiate il coraggio di andare a tampinare una donna col cancro, se volete andare avanti con la Colf Story. Nel frattempo, attendo che l’inviato de Le Iene mi dica se la colf nella sua villetta romana è in regola. Gliel’ho domandato con gentilezza, ma anziché rispondermi mi ha scritto un piccato “Io con te non parlo. Puoi rivolgerti all’ufficio stampa Mediaset”. Insomma, ti inseguono, ti infilano il microfono tra portiere di automobili e porte di casa, ti registrano di nascosto, ma quando una domanda la fai tu a loro, si mettono in modalità Enrico Cuccia. Certo, direte voi: è solo un giornalista, mica il compagno di una carica dello Stato. Ma “trasparenza e onestà” detto con una spruzzata di superiorità morale non è solo lo slogan dei Cinque Stelle, ma anche – e soprattutto – quello de Le Iene.