Il giornalista Giannini e l'avvocato pugliese.

Novembre 23, 2018 1952

"Conte è un avvocato pugliese, quando parla non si capisce mai che cosa vuol dire, è un po' levantino nel suo eloquio" E' l'espressione del giornalista Giannini espressa su la 7 durante la trasmissione " in onda" che ha suscitato le vibrate proteste e forse di più sui social da parte di sostenitori del Governo Conte. Da osservare come Giannini volutamente non chiama Conte con l'appellativo di Presidente come si dovrebbe ad una istituzione ma con il termine forse dispregiativo di "avvocato". L'espressione è il chiaro esempio di come certa stampa usa termini nei confronti soprattutto degli esponenti dei 5 Stelle , in particolare la sindaca Raggi e il ministro Di Maio, che fanno si che si alzi sempre di più il tono aspro tra la cosiddetta informazione e il Governo. Uno scontro epocale tra due poteri. Uno scontro che con Berlusconi al potere e poi Renzi e Gentiloni non avevamo mai assistito. Chi scrive difende la libertà di stampa o meglio difendo la libertà di informazione partendo però dai fatti che per noi operatori della comunicazione sono i punti salienti dai quali scrivere un articolo o esprimere una opinione. I fatti. Offendere ( tra l'altro un avvocato che parla correttamente cinque lingue) mi fa capire come in gioco non c'è solamente una mera differenza ideale nel confronto politico ma molto di più che va oltre le differenze. Mi fa pensare che vi siano interessi economici e di potere che vanno al di la del semplice " riferire i fatti" cui ogni giornalista è chiamato a svolgere. Fortunatamente la maggioranza dei giornalisti oggi svolge con coerenza il proprio mestiere. Ma chi crede che usando certe espressioni sia che siano giornalisti che politici di opposizione faccia crollare la fiducia verso i 5 Stelle si sbaglia di grosso perchè tentare continuamente di dividere Salvini e Di Maio è un gioco che è stato già visto a tutto vantaggio di Salvini. Alle prossime elezioni politiche prevedo che Salvini sarà il premier alleato con Forza Italia e Fratelli d'Italia e Renzi ( minfiam !! ) e gli industriali del Nord e i 5 Stelle saranno l'unica vera opposizione. La cosiddetta sinistra ? Ci vorranno anni per potersi riorganizzare e con esso il populismo del proletariato. Lo scenario ?  Fate voi. 

Ultima modifica il Venerdì, 23 Novembre 2018 12:34