Zappalà
Cognome di sicura origine siciliana, presente in particolare a Catania e provincia. Qualche volta è registrato privo di accento. Probabilmente deriva dal greco tsapalàs o dall'arabo izzi-bi-Allàh = forte in Allàh, in Dio. La forma Zappale, insediatasi nei secoli scorsi nel salernitano,da alcuni viene considerata autonoma rispetto a Zappalà o Zappala. Tutti potrebbero derivare dal vocabolo “zappa”, strumento agricolo usato per lavorare nei campi, o da “zappale”, una sorta di ferro rettangolare che sporgeva dai muri delle case rurali e veniva utilizzato dai contadini come appendiabiti o appendiscarponi. La presenza di Zappale in Campania risale alla metà dei seicento ed è riferita al parroco don Andrea Zappale, segretario del vescovo di Nicastro, mons. Nicola Cirillo (7 luglio 1682).
Il cognome Zappalà è presente in 62 comuni italiani, e nelle regioni Sicilia (in grandissima parte), Lombardia, Piemonte, Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria, Campania. In Sicilia si trova a Catania (48 comuni, Catania, San Giovanni La Punta, Acireale, Acicastello, ecc.), Messina (19 comuni, Messina, Giardini Naxos, S. Alessio Siculo), Siracusa (4 comuni, soprattutto Siracusa) ), Palermo (8 comuni, soprattutto Palermo), Enna (nei comuni di Centuripe, Leonforte, Troina, Regalbuto, Enna, Gagliano Castelferrato, Piazza Armerina, Catenanuova).
Tracce storiche e personaggi - Alcuni Zappalà alla fine dell'800 e agli inizi del '900 furono insigniti del titolo di nobile (Carmelo Zappalà Asmundo) e di barone della Tonnara, di Fiume, di Noto e Caponero (Giuseppe Zappalà Asmundo). Da ricordare la nota azienda Zappalà: sorta nel 1973 come piccolo laboratorio artigianale di prodotti caseari tipici, diventa negli anni Ottanta una vera e propria industria che provvede al rifornimento di tutte le principali catene distributrici del sud Italia.
Iurato
Cognome tipico della fascia sud orientale siciliana, diffuso in 113 comuni con un nucleo consistente in Sicilia e diramazioni in alcune regioni italiane, Lombardia, Piemonte, Calabria, Lazio, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, ecc. In Sicilia è presente soprattutto nelle province di Ragusa (Scicli, Ragusa, S.Croce Camerina, Vittoria, ecc.), Siracusa (Francofonte, Canicattìni Bagni, Pachino, ecc.), Catania (Mirabella Imbaccari, Caltagirone, Catania, ecc.), quindi, nel nisseno, nel messinese, nell'ennese (Agira, Regalbuto, Valguarnera Caropepe).
Il cognome deriva dal soprannome di un capostipite che, incaricato di una particolare mansione, aveva prestato giuramento, diventando “iuratus”.