8.Per la rubrica i cognomi di Regalbuto, Catenanuova, Centuripe - a cura di Francesco Miranda i cognomi di Tranchita , Zappala' e Iurato. In evidenza

Marzo 30, 2013 3693

Prosegue la presentazione di alcuni cognomi di Regalbuto, Catenanuova, Centuripe,curata dal prof. Francesco Miranda, questa settimana ci occuperemo dei cognomi di   Tranchita, Zappalà, Iurato.

Tranchita

Cognome molto raro, diffuso solo in 19 comuni, soprattutto siciliani; con piccoli ceppi si trova anche in Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna. In Sicilia è presente nelle province di Messina (8 comuni, Capo d'Orlando, Castell'Umberto, Sant'Angelo di Brolo, ecc.), di Enna (Regalbuto, Catenanuova, Centuripe), Trapani (Erice, Mazara del Vallo), Caltanissetta, Catania (Caltagirone).

Il cognome Tranchita è il risultato di una modificazione fonetica, poi consolidata, del cognome Tranchida, diffuso in tutt'Italia, prevalente in Sicilia, e con piccoli ceppi anche in altre region i(Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, ecc.). I due cognomi (Tranchida / Tranchita) derivano dal nome medioevale Tranchedus, forma metatetica di Tancredi, probabile nome del capostipite. (In linguistica la metàtesi è una trasposizione, uno scambio di singole lettere o sillabe, all'interno di una parola).

Tracce storiche e personaggi - Un Nicolò Tranquida possedette metà del feudo Piragò che, per la sua morte senza figli, fu poi concesso dal re Martino, nel 1440, a Bertrando de Montedron (Nobiliario). Giacomo Tranchida (Erice 1911/1983) – poeta ericino, fondatore dell'Associazione Artistica Culturale “La Salerniana”. Giovanni Tranchida, titolare della “Giovanni Tranchida Editore”, casa editrice fondata a Milano nel 1983. La casa editrice si dedica al recupero di classici che per motivi diversi sono stati censurati o semplicemente ignorati dalla critica.

 

 

Zappalà

Cognome di sicura origine siciliana, presente in particolare a Catania e provincia. Qualche volta è registrato privo di accento. Probabilmente deriva dal greco tsapalàs o dall'arabo izzi-bi-Allàh = forte in Allàh, in Dio. La forma Zappale, insediatasi nei secoli scorsi nel salernitano,da alcuni viene considerata autonoma rispetto a Zappalà o Zappala. Tutti potrebbero derivare dal vocabolo “zappa”, strumento agricolo usato per lavorare nei campi, o da “zappale”, una sorta di ferro rettangolare che sporgeva dai muri delle case rurali e veniva utilizzato dai contadini come appendiabiti o appendiscarponi. La presenza di Zappale in Campania risale alla metà dei seicento ed è riferita al parroco don Andrea Zappale, segretario del vescovo di Nicastro, mons. Nicola Cirillo (7 luglio 1682).

Il cognome Zappalà è presente in 62 comuni italiani, e nelle regioni Sicilia (in grandissima parte), Lombardia, Piemonte, Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria, Campania. In Sicilia si trova a Catania (48 comuni, Catania, San Giovanni La Punta, Acireale, Acicastello, ecc.), Messina (19 comuni, Messina, Giardini Naxos, S. Alessio Siculo), Siracusa (4 comuni, soprattutto Siracusa) ), Palermo (8 comuni, soprattutto Palermo), Enna (nei comuni di Centuripe, Leonforte, Troina, Regalbuto, Enna, Gagliano Castelferrato, Piazza Armerina, Catenanuova).

Tracce storiche e personaggi - Alcuni Zappalà alla fine dell'800 e agli inizi del '900 furono insigniti del titolo di nobile (Carmelo Zappalà Asmundo) e di barone della Tonnara, di Fiume, di Noto e Caponero (Giuseppe Zappalà Asmundo). Da ricordare la nota azienda Zappalà: sorta nel 1973 come piccolo laboratorio artigianale di prodotti caseari tipici, diventa negli anni Ottanta una vera e propria industria che provvede al rifornimento di tutte le principali catene distributrici del sud Italia.

 

Iurato

Cognome tipico della fascia sud orientale siciliana, diffuso in 113 comuni con un nucleo consistente in Sicilia e diramazioni in alcune regioni italiane, Lombardia, Piemonte, Calabria, Lazio, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, ecc. In Sicilia è presente soprattutto nelle province di Ragusa (Scicli, Ragusa, S.Croce Camerina, Vittoria, ecc.), Siracusa (Francofonte, Canicattìni Bagni, Pachino, ecc.), Catania (Mirabella Imbaccari, Caltagirone, Catania, ecc.), quindi, nel nisseno, nel messinese, nell'ennese (Agira, Regalbuto, Valguarnera Caropepe).

Il cognome deriva dal soprannome di  un capostipite che, incaricato di una particolare mansione, aveva prestato giuramento, diventando “iuratus”.

 

Ultima modifica il Martedì, 04 Giugno 2013 07:42