Bilancio Ars.La spesa scende di piu' di un miliardo In evidenza

Aprile 17, 2013 2005

PALERMO - C’era, innanzitutto, un disavanzo da un miliardo. Da coprire, in qualche modo. Questo è uno dei motivi che ha indotto il governo a operare la variazione alla prima bozza di bilancio. Insomma, il vero bilancio è questo. Quello che prevede una serie di tagli e riduzioni, utili per far tornare i conti. L’arrivo, stasera probabilmente, della legge Finanziaria, darà un quadro più chiaro della situazione contabile della Regione. Intanto qualche dato emerge: il risparmio operato grazie alla variazione è di circa 900 milioni, mentre la spesa corrente scende di circa 700 milioni di euro.

Come emerge dalla relazione tecnica del governo giunta oggi in Commissione bilancio, la nota di variazione giunta oggi all’Ars è legata alla “necessità di provvedere al disavanzo relativo all’esercizio finanziario 2012, che viene stimato in 1.000 migliaia di euro”. Un miliardo, appunto. Frutto di accantonamenti tributari imposti dallo Stato (639 milioni), la mancata stipula del mutuo per l’anno 2012 (altri 314 milioni) e ulteriori 47 milioni dovuti alla gestione.

Per coprire questo “buco”, insomma, il governo, come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore all’Economia Luca Bianchi, è intervenuto con diversi provvedimenti. Innanzitutto, col taglio alle spese di funzionamento degli assessorati. Fissati, in questo caso, alcuni parametri standard: 19-20 euro al metro quadro e 100 euro a dipendente. Il risparmio ottenuto è un po’ inferiore a quanto auspicato inizialmente dall’assessore: circa il 25% rispetto al 2012. Altri 114 milioni la Regione li recupera grazie a una recente sentenza della Corte costituzionale in tema di riserve tributarie. Ulteriori entrate dovrebbero essere il frutto della rateizzazione della copertura del disavanzo, che sarà prevista in Finanziaria.

Nella nota di variazione, poi, ecco anche le nuove entrate derivanti dal Fondo di coesione e sviluppo: si tratta di 2,375 miliardi. Di questi, 171 milioni sono stati destinati alla spesa del Servizio sanitario regionale, il resto confluisce in un apposito Fondo, le cui somme verranno destinate appunto agli interventi previsti dal Programma.

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