8. I cognomi dell'ennese: Zuccala', Bucalo, Tringali-Tringale, Minnicino, di Francesco Miranda In evidenza

Novembre 08, 2013 4019

8. I cognomi dell’ennese:  Zuccalà, Bucalo, Tringali-Tringale, Minnicino, di Francesco Miranda

Zuccalà

Zuccalà deriva dal greco medioevale e moderno τσουκαλι  (tsoukali) che significa pentola; probabilmente si tratta di un soprannome greco originato dal mestiere di un capostipite che fabbricava o vendeva pentole.

Il cognome Zuccalà ha un grosso nucleo nel reggino e nella Sicilia orientale e uno nel Salento; in Sicilia è diffuso nel catanese (Vizzini, Catania, Mirabella Imbaccari, ecc.), nell’ennese (Pietraperzia, Barrafranca, Valguarnera Caropepe, Piazza Armerina), nel messinese (Messina, Mojo Alcantara), nel ragusano (Chiaramonte Gulfi, Ragusa), nel siracusano (Avola, Siracusa).

Nuclei consistenti  del cognome si trovano in Puglia (Lecce), Lombardia, Calabria, Lazio, Piemonte, ecc.

Tracce storiche e personaggi. Mariano Zuccalà (Militello in Val di Catania 1880?-1935), scultore, fu autore di complesse costruzioni plastiche, Il presepio, Il riposo, La cena. A Militello rimangono di lui diversi capezzali di gesso e le decorazioni delle scale interne di Palazzo Baldanza.

Bucalo

Bucalo proviene dal mestiere di un capostipite, allevatore di animali, pastore: il termine deriva dal greco βουκóλος (boukólos), con ritrazione dell’accento nella prima sillaba, che significa, appunto, pastore.

Questo cognome è diffuso in molte province siciliane, nel messinese (16 comuni, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Santa Teresa Riva, ecc.), nel palermitano (Casteldaccia, Vicari, Bagheria, ecc.), nell’agrigentino (Menfi, Sciacca, ecc.), nell’ennese (Valguarnera Caropepe), nel catanese, nel trapanese. Piccoli nuclei di questo cognome si trovano anche  in altre regioni italiane, Lazio, Lombardia, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, ecc.

Tracce storiche e personaggi. Una famiglia Bucalo ebbe sede a Messina, a Castroreale e a Pozzo di Gotto. Nella Mastra Nobile del Mollica è elencato un messer Giovan Pietro Buculo e un Pietro che fu Governatore della Tavola Pecuniaria di Messina nel 1730/31. Un Giovanni Bucculo nel 1536 ottenne l’investitura della baronia orientale di Garufi. Altri esponenti della famiglia ebbero cariche prestigiose a Castroreale e a Pozzo di Gotto(cfr. Il Nobiliario).

 

Tringali-Tringale

Tringali deriva dal greco medioevale δρουγγαριος (drouggarios) = comandante di un reparto militare chiamato δρουγγος (drouggos): è una prima ipotesi; la seconda ipotesi sull’origine del cognome fa derivare Tringali da un soprannome dialettale nato da un’alterazione del termine medioevale francese antico “trigal” che significa rumore, baccano, strepito, ma anche baruffa e sbando.

E’ un cognome diffuso nella fascia orientale della Sicilia, nel catanese (22 comuni, Catania, Palagonia, Gravina di Catania, ecc.), nel siracusano (10 comuni, Augusta, Siracusa, ecc.), nel ragusano (Ispica, Vittoria, Modica, ecc.). Modesti nuclei si trovano anche in Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, ecc.) La sua variante, Tringale, ha il nucleo più consistente nel catanese (23 comuni, Catania, Mascalucia, Misterbianco, ecc.) e piccoli nuclei nel messinese (Messina, Scaletta Zanclea, Capo d’Orlando), nell’ennese (Valguarnera Caropepe,  Calascibetta, Enna, Cerami), nel palermitano, nel ragusano, nel trapanese.

Tracce storiche e personaggi. Secondo una ricerca storico-araldica, Tringale è un’antica e illustre famiglia originaria della Lombardia; vari rami di questa si propagarono poi in diverse regioni italiane, soprattutto nel territorio di Genova e nella Sicilia orientale (Catania, Messina, Siracusa). Ciccio Carrà Tringali (Lentini 1874/1965), poeta dialettale di grandi capacità.

Minnicino

Minnicino è la versione dialettale calabrese del nome del comune di Mendicino, in provincia di Cosenza: il nome originario, alterato nel tempo, era Moenekine; il cognome, pertanto, è un toponimico riferito probabilmente a capostipite proveniente da quella località.

Minnicino è diffuso in pochi comuni siciliani: nel catanese (Catania, Sant’Agata Li Battiati); nell’ennese (Agira, Leonforte, Nissoria), nel nisseno (San Cataldo), nel siracusano (Augusta).

Con piccoli nuclei è presente anche in Piemonte, a San Salvatore Monferrato (AL)  e a Biella; in Toscana, a Firenze; nel Lazio, a Roma.

Tracce storiche e personaggi.  Mendicino (CS), attestato nel 1324 come Monticino, parrebbe riconducibile a un derivato di “monte”, ma la presenza di un cognome cosentino come Mendicino, consente di ipotizzare un’origine antropologica; forse dal latino “mendicus”. (in AA.VV. Nomi d’Italia,  2010 Istituto Geografico De Agostini”

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 11 Novembre 2013 15:15