Il movimento cittadino “Uniti per Regalbuto” ha pubblicato e diffuso il bilancio delle attività politiche e amministrative che hanno svolto nel corso del 2013 per tramite dei tre consiglieri comunali eletti alle scorse amministrative comunali. Numerose le interpellanze e tra queste citano quelle sulla viabilità, pubblica illuminazione, verde pubblico, fenomeni di randagismo, soccorso pubblico, protezione civile, valorizzazione del territorio, raccolta differenziata, rimborso canone Acquaenna, Tares, IMU, iniziative di solidarietà. Le “mozioni” hanno invece riguardato il settore tributi, settore urbanistico, solidarietà e protezione sociale. Tra gli “ordini del giorno” –scrivono – ci sono quelli relativi ai servizi scolastici, servizi assistenziali, mensa scolastica, carnevale e altre festività, diretta streaming.Nella relazione il movimento cita anche alcune delle proposte di progetti presentati nel corso dei consigli comunali : progetto di modifica del funzionamento del Centro comunale di raccolta ; la proposta di studio epidemiologico e tossicologico ambientale del territorio del comune di Regalbuto; la proposta di modifica del piano viario e infine la proposta di istituzione di una Consulta Handicap e famiglia e la proposta di diretta streaming delle sedute del consiglio comunale. “avevamo promesso che nei primi 100 giorni di amministrazione –scrivono - avremmo presentato un progetto di modifica del Piano Viario comunale inteso a migliorare la circolazione viaria e pedonale all’interno del centro abitato, e inoltre, un progetto per la predisposizione di una “consulta Handicap e disagio familiare”, inteso ad offrire un servizio in più ai nostri concittadini già in difficoltà, creando un organo di volontariato sociale che in collaborazione con l'ente comune, si facesse da portavoce presso tutte le istituzioni e associazioni competenti, al fine di agevolarne, la risoluzione di bisogni e difficoltà.” C’è da sottolineare che nella seduta del Consiglio comunale del 19 Dicembre 2013 i consiglieri comunali di UpR si sono dimessi dalle commissioni consiliari, “ ritenendo che esse-sottolineano- non svolgano più il ruolo previsto dal regolamento, cioè trovare approfonditi e condivisi punti di incontro per i progetti che successivamente e celermente dovrebbero essere approvati dal consiglio.”
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