Riferimenti storici e personaggi. Nelle “Memorie storiche dei cardinali della Santa Romana Chiesa” scritte da Lorenzo Cardella nel 1792, si cita un cardinale Giovanni Pizzuto, vissuto nel XII secolo e morto nel 1180, nel penultimo anno del pontificato di Alessandro III. Di lui si dice che restituì al suo lustro l’Abbazia di San Pietro all’Altare di Napoli e, a sue spese, fece fabbricare un grande edificio che utilizzò come sede dell’Istituto dei Canonici regolari e vi nominò come superiore l’abate Niccolò, canonico di San Vittore a Parigi. Antonio Pizzuto (Palermo 14/5/1893 – Roma 23/11/1976), scrittore provvisto di larga cultura umanistica con accentuati interessi linguistici e filosofici. Si fece conoscere come scrittore in età avanzata, dopo la pensione di funzionario statale. Nelle sue opere c’è la lezione futurista ma anche gli influssi di Joyce, Gadda, il “nouveau roman”. Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1915 e in filosofia nel 1922, si arruolò nella polizia di Stato distinguendosi nella caccia agli antifascisti. Nel dopoguerra fu vicequestore a Trento, questore a Bolzano e ad Arezzo e vicepresidente della Commissione Internazionale di Polizia Criminale (Interpol), con sede a Vienna e soggiorni in Francia, Inghilterra, Germania. Angelo Pizzuto, presidente del parco delle Madonie: il C.G.A.(Consiglio di Giustizia Amministrativa) lo ha reintegrato nel suo incarico dopo il lungo contenzioso con il governatore della Sicilia Rosario Crocetta che lo aveva sospeso per due volte per presunte irregolarità nella gestione dell’Ente. Angelo Pizzuto era stato nominato prima commissario, poi presidente del parco delle Madonie, nel 2012 dall’allora governatore Raffaele Lombardo.
Scime’
Scimè è forma apocopata (troncata) del cognome Scimeni o Scimemi, proveniente da Jimeno, nome medioevale basco o spagnolo derivato da Ximeno (Simone), in ebraico Shime’on che significa seme, erede, figlio: il capostipite probabilmente aveva tale nome.
Scimè ha il nucleo più numeroso in Sicilia: nell’agrigentino (Racalmuto, Agrigento, Alessandria della Rocca, ecc.), nel palermitano (Palermo, Casteldaccia, ecc.), ma anche nel nisseno (Gela, Caltanissetta), nel trapanese (Castelvetrano), nell’ennese (Leonforte), nel messinese; ha piccoli nuclei in altre regioni italiane come Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Puglia, Lazio, ecc.
Riferimenti storici e personaggi. Fabrizio Scime’, nuovo segretario generale dell’ARS dal 1^ agosto scorso: è stato nominato dal consiglio di presidenza su proposta del presidente dell’Assemblea. Sostituisce Sebastiano Di Bella che, in quiescenza volontaria, ha evitato il taglio dello stipendio previsto dalla nuova legge per i dirigenti regionali. Fabrizio, 46 anni, è stato in servizio presso il Parlamento regionale fin dal 1999; si è occupato del “Servizio personale”, di bilancio, ha guidato l’ufficio per il coordinamento dell’attività legislativa regionale. E’ figlio di Aldo Scimè (Racalmuto 1924), segretario generale dell’ARS dal 1974 al 1981; durante il suo mandato, fra le altre cose, ha introdotto nelle scuole siciliane lo studio della mafia e la lettura del giornale. Come giornalista RAI ha curato numerose inchieste radiotelevisive sui temi dell’ambiente e delle tradizioni popolari. Attualmente è direttore di Kalos e vicepresidente della “Fondazione Leonardo Sciascia”.
Ferlauto
Raro cognome siciliano diffuso soprattutto nell’ennese (Cerami, Nissoria, Troina, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Valguarnera Caropepe, Enna), nel catanese (Catania, Mascalucia, Adrano), ma anche nel palermitano (Palermo, Bagheria), nel messinese (Capizzi), nel siracusano (Augusta); qualche piccolo nucleo si trova anche in Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Veneto. Ferlauto deriva dalla italianizzazione del nome di origine spagnola FERRAGUT (da cui Farrauto, Ferraguto), tradotto con “ferro acuto” (V. Biunda), probabilmente soprannome dei capostipiti.
Riferimenti storici e personaggi. Filippo Ferlauto, docente palermitano morto a 59 anni il 23/10/2007, uno fra i più rinomati grecisti d’Italia: conseguì la laurea in lettere classiche con una tesi su Tucidide che l’umanista Lorenzo Valla aveva tradotto dal greco al latino. Fu docente all’Università di Palermo e autore di numerosi testi sulla letteratura greca
Luigi Ferlauto (Troina 2/7/1922), sacerdote, fondatore e presidente della prima Casa di Accoglienza “Oasi Maria Santissima”, struttura sanitaria che opera a Troina (EN) dal 1953, nel campo della solidarietà, del sociale, della disabilità, oggi “eccellenza siciliana tra le più significative d’Italia”. L’Oasi nel corso degli anni è diventata un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), un “centro di riferimento regionale per la genetica e le malattie rare” e per un servizio qualificato per la disabilità intellettiva e l’involuzione cerebrale. Quest’anno Padre Ferlauto ha festeggiato il 69^ anno di sacerdozio e il 92^ anno di vita. L’Unesco ha assegnato all’Oasi, insieme all’università Sorbonne di Parigi, una cattedra per sviluppare il dialogo interculturale e interreligioso.