Dall'1 gennaio scadra' l'obbligo defibrillatore impianti sportivi.

Luglio 10, 2015 2780

Dalla stagione 2014/2015 era obbligatorio  la presenza del defibrillatore e dell’addetto al suo utilizzo A tal proposito si ricorda che per Legge dal 1° gennaio 2016 tutti gli impianti sportivi dove si svolge qualsiasi tipo di attività sportiva (agonistica, allenamento, promozionale, amatoriale, ecc.) dovranno essere dotati della presenza di un defibrillatore e del relativo addetto al suo utilizzo. L’obbligo riguarda la dotazione di defibrillatori semiautomatici – così come di “eventuali altri dispositivi salvavita” – sia da parte di società sportive professionistiche che da parte di società sportive dilettantistiche (art. 1). Si intendono società sportive dilettantistiche quelle costituite come da Legge n.289 del 27 Dicembre 2002, all’articolo 90 comma 17, e cioè le società che indichino nel proprio nome tanto la dicitura “ASD” quanto la finalità sportiva da esse perseguita. Per le associazioni sportive dilettantistiche, l’obbligo nazionale scade il 1 Gennaio 2016. l Decreto prevede che un impianto sportivo cardioprotetto sia assimilabile – in tutto e per tutto – ad un PAD (Public Access Defibrillation).

Da questa equiparazione fattuale discendono i seguenti requisiti:

  1. gestione, manutenzione e facile accessibilità del      DAE installato
  2. presenza di personale formato ad ogni gara ed      allenamento
  3. segnalazione della presenza del DAE al sistema di      emergenza territoriale locale (tipo, dislocazione ed elenco esecutori      formati)
  4. informazione agli avventori dell’impianto      cardioprotetto

 

L’allegato E, all’art. 4.1. precisa come gli impianti sportivi debbano avere almeno un DAE a norma CE, non solo “disponibile, accessibile e funzionante”, ma anche posizionato in modo tale da essere raggiunto in tempo utile da ogni parte dell’impianto e corredato di tutti gli accessori necessari al suo funzionamento.
L’art. 5 comma 6 specifica che la spesa per la messa in opera del defibrillatore e per la sua manutenzione grava sulla società sportiva, precisando comunque che – qualora più società utilizzino uno stesso impianto – è possibile accordarsi sia sugli oneri della dotazione (dividendo quindi le spese), che sulla modalità d’uso e manutenzione.

Ultima modifica il Venerdì, 10 Luglio 2015 11:52