20 operai del cantiere del consorzio di Bonifica 6 Enna in contrada Sparacollo a Regalbuto da due giorni sono in sciopero della fame già per i mancati 5 mesi di pagamenti. La protesta e sorta spontanea e gli stessi presidierano la sede del consorzio ma garantiscono il servizio irriguo. Dello sciopero sono stati informati tutte le cariche politiche, tramite email il presidente della regione Rosario Crocetta e il direttore Dott. Gaetano Punzi e il Commissario del consorzio di bonifica enna 6 Dott. Fabrizio Viola.” In considerazione dell’attuale grave situazione economica in cui versa l'Ente, scrivono -tenuto conto che ormai da cinque mensilità, i dipendenti tutti non percepiscono lo stipendio, perché a nulla sono servite le azioni di lotta e di protesta (Scioperi, assemblee e Sit-in vari) attuate nei mesi passati dai lavoratori, perché tutti gli impegni presi, non hanno portato a oggi nessuna positiva soluzione, in considerazione della grave preoccupazione di tutti i lavoratori per il proprio futuro, messo in discussione da nuove normative regionali, che mettono in discussione la Stessa Esistenza dei Consorzi di Bonifica in Sicilia, con la presente, comunicano che «Siamo allo stremo delle forze - E' da anni che viviamo grazie agli aiuti di genitori e parenti. E' umiliante anche perchè abbiamo continuato a lavorare raggiungendo anche altre sedi e sempre senza soldi». «Vogliamo sapere come e quando risolveranno un problema che coinvolge migliaia di lavoratori. Da anni - assistiamo ad un balletto di proposte di riforma che non hanno portato a nulla. E tutto questo solo e semplicemente sulle spalle dei lavoratori». da Lunedi 28 Settembre 2015 occuperemo l'ente per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi presso la suddetta sede operativa sarà attuato lo sciopero della fame. “ Non è la prima volta che a Regalbuto assistiamo allo sciopero dei lavoratori del consorzio di bonifica ed ogni volta è sempre stato per lo stesso motivo : il pagamento di parecchi arretrati di mensilità. Ma nessuna rassicurazione è pervenuta sia da parte del direttore del consorzio Gaetano Punzi ne dalla politica. Intanto si è arrivati allo sciopero della fame e le preoccupazioni dei familiari dei 20 operai.
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