“Sono particolarmente lieto per evento perché ritengo che Padre La Giglia sia un parroco appartenuto a tutta Leonforte e non solo AL ss Salvatore” ha detto il Sindaco Francesco Sinatra che ne ha ricordato la bontà e la pacatezza nell’approcciarsi con giovani e bambini anche quando si compivano marachelle “Ringrazio Dio per avercelo dato qui a Leonforte per ben 62 anni. E mi auguro che questa targa venga osservata spesso dai nostri giovani perché ricorda a tutti quanto è importante educare i propri figli, un segnale insomma, che li induca a riflettere e a vivere meglio la loro vita”.
Il Vescovo Mons. Muratore ha dal canto suo sottolineato il ruolo educativo che viene riconosciuto alla Chiesa con questa intitolazione e ha definito esemplare la figura di Padre La Giglia, per cui è giusto che la sua figura venga ricordata per tutto quella che ha donato alla comunità.
Leonforte. Intitolata una piazza a Don La Giglia ( tratto da Vivienna)
Leonforte. Da ieri pomeriggio, lo slargo antistante la Villa Bonsignore si chiama “Piazza Sac. Antonino La Giglia”. E’ dunque giunto a compimento un desiderio che i fedeli della Parrocchia del SS Salvatore nutrivano sin dalla scomparsa del parroco, avvenuta nel settembre 2010, e per il quale avevano presentato una petizione con circa 800 firme affinché le istituzioni si mobilitassero al fine di dedicare un luogo alla memoria del parroco. I tempi burocratici sono stati lunghi e non facili considerando che l’intitolazione di un luogo ad una persona può avvenire solo ai 10 dalla scomparsa della stessa; un’ordinanza del Prefetto di Enna, Fernando Guida, ha tuttavia permesso il superamento delle limitazioni imposte dalla Storia Patria. La scelta del luogo invece, inizialmente individuato dal consiglio pastorale in una zona periferica, è avvenuta di concerto con la commissione Toponomastica con l’obiettivo di trovare un luogo che fosse centrale e frequentato dai giovani, per rimarcare l’importanza che padre La Giglia ha sempre dato alla gioventù dando vita, per esempio, all’esperienza di Radio Onda Libera e riconoscendo valore sociale allo sport. Da qui l’individuazione dello slargo antistante la Villa Bonsignore. Infine, la richiesta del consiglio pastorale di installare una targa commemorativa con una dicitura che fosse rappresentativa della personalità e del percorso di vita: “Uomo dell’ascolto e del dialogo. Cristiano in costante ricerca e dalla fede “pensata”.. Educatore instancabile e appassionato. Sacerdote amante del Vangelo e della storia. Ponte di comunicazione tra terra e cielo”.
L’intitolazione di ieri, è stata preceduta dalla celebrazione della messa “Per non dimenticare chi ha predicato il Vangelo” presieduta dal Vescovo Mons. Salvatore Muratore – al termine della quale è stato proiettato un video con i momenti più salienti della vita del parrocco che ha commosso quanti gremivano la Chiesa del SS Salvatore.
Alla solenne dedica della piazza hanno preso parte, nonostante il mal tempo, numerosi cittadini, in presenza del Vescovo Mons. Muratore, di Padre Domenico Bannò, e dei rappresentanti istituzionali e militari.