Regalbuto.L'appello del prof Francesco Miranda sullo stato di conservazione del mini museo della cività contadina.

Febbraio 16, 2016 2002

“Vogliano sperare che tutto il materiale, ed è tanto, che costituisce il Minimuseo della civiltà contadina, in dotazione della Scuola elementare di Regalbuto, sia conservato in buone condizioni nei locali dell’attuale Istituto Comprensivo per essere ricollocato in una degna sede non appena saranno ultimati i lavori di ristrutturazione dell’edificio della Scuola elementare “G.F.Ingrassia” di Piazza 24 Maggio.” A lanciare questo appello è Francesco Miranda, già dirigente scolastico del Circolo di Regalbuto. “Il Minimuseo,-scrive il prof Miranda - nato nel 2005 per iniziativa di alcuni docenti di scuola elementare, prima fra tutte la maestra Maria Truglio, sostenuta dal sottoscritto, allora dirigente scolastico del Circolo, comprendeva centinaia di oggetti di artigianato e strumenti agricoli raccolti fra la cittadinanza e fra i genitori degli alunni ed, anno dopo anno, incrementati con l’apporto continuo degli alunni stessi.Comprendeva inoltre apparecchi radiofonici, vecchi sussidi didattici (proiettori, giradischi, macchine da scrivere, ecc.) e una raccolta di abiti utilizzati dagli alunni nei vari anni nei concorsi di contraddanza a cui partecipa l’allora Gruppo Folkloristico: un patrimonio di ricordi, di cultura, di grande bellezza, unici nel loro genere. Era tutto numerato, catalogato, inventariato, conservato in scaffali e armadi a cura dei maestri Maria Truglio, Rosaria Virzì, Giuseppe Gamiddo e visitato periodicamente dagli alunni delle varie classi della scuola elementare e della scuola media e aperto al pubblico interno ed esterno dei genitori. Tutto è successo in questi ultimi dieci anni, tanto che ci fa temere per il peggio: cambio di dirigenza, accorpamento della scuola elementare alla scuola media, trasloco degli alunni di scuola media nei locali della scuola elementare, lavori in corso nell’edificio di Piazza 24 Maggio.Vogliamo sperare - conclude Miranda- che tutto il materiale del Museo della civiltà contadina sia uscito indenne e non sia andato disperso: sarebbe una grossa perdita che la cultura cittadina pagherebbe in termini di conoscenza delle radici profonde della comunità.Vorremmo che l’attuale dirigente scolastico si facesse carico del problema, che l’attuale assessore alla cultura, che sappiamo impegnata in questo settore, supportasse la ricerca e supportasse l’iniziativa magari trasferendo il museo, provvisoriamente o definitivamente, in idonei locali comunali o presso la Biblioteca comunale per fare in modo che tale materiale rimanga patrimonio della cultura e della comunità regalbutese. “