Rientrato in Italia dopo 4 giorni newyorkesi molto intensi. La cosa che mi riempie più di orgoglio è che l’Italia, grazie alle nostre eccellenze riconosciute in tutto il mondo, ha ricevuto solo complimenti. Abbiamo anche gettato le basi per nuovi rapporti commerciali con altri Paesi come l’India e rafforzato quelli già esistenti.
Questi giorni sono serviti anche a fare alcuni passi in avanti su un tema, come quello della guerra in Libia, che non riguarda solo un conflitto devastante, ma anche i flussi migratori di persone disperate che arrivano sulle nostre coste. Abbiamo stabilito di mettere al centro tre obiettivi non più rinviabili: lo stop alle partenze, i rimpatri degli immigrati irregolari e la revisione del regolamento di Dublino che, al momento, obbliga l’Italia a farsi carico di tutti i migranti che arrivano nel nostro Paese.
Non dimentichiamoci, inoltre, che i migranti che transitano dalla Libia, o che vengono riportati lì, spesso subiscono violenze di ogni genere, come torture e stupri. Per questo ho proposto che sia l’ONU a gestire i centri di accoglienza in Libia.
Per quanto riguarda lo stop alle partenze, invece, stiamo ragionando su nuove soluzioni e già lunedì sarò in grado di darvi delle novità importanti.
L’altro tema cruciale, al centro di questa edizione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stato quello del cambiamento climatico. Una minaccia, ma anche una grande lezione che dobbiamo imparare tutti. Il MoVimento 5 Stelle ha già fermato i nuovi permessi per le trivellazioni e dato incentivi alle auto elettriche, che hanno portato a un boom delle immatricolazioni, ma ovviamente non basta. Dobbiamo permettere alle nostre aziende di avere modo di passare a produzioni sostenibili, e fare in modo che non ci sia nessuno shock, ma che tutti possano beneficiare di questo cambiamento.