Sul ritorno a scuola "stiamo immaginando assieme al comitato tre differenti scenari a seconda dell'andamento dell'epidemia. Tutti questi scenari tengono conto che gli ordini di scuola non sono tutti uguali, in particolare i bambini piu' piccoli hanno assolutamente bisogno di recuperare una relazione in presenza". Lo ha detto Sky TG24 la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani.(nella foto)
Secondo la viceministra dell'Istruzione "per quelli un po' piu' grandi che si gestiscono meglio anche da soli, prevediamo che una parte dell'attività sia comunque fatta in presenza, perche' anche loro hanno bisogno di rientrare a scuola, pero' molto probabilmente in questo caso la didattica a distanza continuerà ad essere una parte del loro curriculum. L'attività in presenza sarà di meno rispetto al passato e sarà integrata con la didattica a distanza, che soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado ha funzionato meglio".
"Ci stiamo confrontando anche con il ministero dell'Economia - ha aggiunto Ascani - per capire in che misura noi potremo contare su un ampliamento di organico. Avremo sicuramente bisogno di professionalità specializzate per le nuove attività. Naturalmente i Comuni hanno anche delle relazioni importanti con enti del Terzo Settore e associazioni che possono farsi carico di un pezzetto di queste attività educative, pero' per noi conta avere un organico potenziato, perche' naturalmente e' quello che ci permette di organizzare piu' attività".