Consapevole che quest’anno il 17 novembre assume un valore del tutto particolare, la titolare dell’Istruzione non ha potuto negare che “viviamo giorni in cui servono pazienza e responsabilità perché siamo dentro una pandemia che è tornata a colpirci con forza“. Dall’altra parte ha però citato le parole degli esperti del Comitato tecnico-scientifico che hanno ribadito a più riprese che
le scuole sono un ambiente controllato che gli studenti rispettano con attenzione le regole imposte.Sempre il Cts le avrebbe suggerito di tenere le scuole aperte anche perché una loro chiusura prolungata rischia di impattare negativamente e a lungo termine sulla formazione, sulla capacità di apprendimento, sui livelli di istruzione e sull’emotività dei ragazzi. Di qui la sua considerazione: “Non dovete essere voi a pagare il prezzo più alto di questa emergenza“.
Per questo ha assicurato agli studenti di star lavorando per riaprire al più presto gli istituti scolastici che hanno avviato la didattica digitale, ma anche per far sì che nelle prossime settimane non ne chiudano altri.
Ha quindi invocato un lavoro di squadra tra il Ministero, gli Enti locali e i governatori delle singole regioni. “Dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che lasciarvi a casa sarebbe una sconfitta per tutta la comunità“, ha concluso.