E’ stato firmato lunedì scorso giorno 17 il decreto di finanziamento per complessivi 368 mila euro per l’esecuzione di una stazione di sollevamento su zattera e condotta di adduzione presso la Diga Nicoletti. Un progetto redatto dal Consorzio di bonifica “Enna 6” al fine di assicurare l’irrigazione ai terreni sottesi dall’invaso Nicoletti e principalmente a quelli interessati dalla produzione della pesca IGP di Leonforte ed, allo stesso tempo, consentire un’adeguata fornitura idrica alla “Sicilia Outlet Village” ed alle aziende ricadenti nell’area di sviluppo industriale “Dittaino” della provincia di Enna.
A comunicare la notizia il deputato ennese di Forza Italia Luisa Lantieri (nella foto) che ha seguito da vicino la delicata vicenda e interessato direttamente il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’agricoltura Luca Sammartino.
Nelle scorse settimane della problematica si era occupato anche il presidente del Consorzio di tutela della pesca di Leonforte IGP, Domenico Di Stefano, molto preoccupato di questa crisi idrica che ha rischiato seriamente di non riuscire a garantire la campagna irrigua 2023.
“Pericolo finalmente scongiurato con questo finanziamento che andrà a migliorare notevolmente il prelievo delle acque di superfice con la relativa sistemazione del depuratore e l'invasamento della Granfonte, la cui acqua viene dispersa per buona parte dell'anno - evidenzia l’onorevole Luisa Lantieri. Voglio ringraziare pubblicamente il presidente Schifani e l’assessore Sammartino per aver attenzionato l’importante questione con le opere da realizzare entro il mese di giugno che rappresentano una importante opportunità di crescita dell’economia provinciale con la coltivazione dei nostri prodotti agricoli di assoluta eccellenza”.

CATANIA, 18 APR - "Quello in cui ero io era un gruppo capace di fare attivismo nel territorio, arrivavano i risultati, si eleggevano i sindaci, si valorizzavano le proprie risorse. Oggi il Movimento è distrutto e non ha più consensi". 

Lo afferma l'ex viceministro ed ex leader del M5s in Sicilia, Giancarlo Cancelleri, in un'intervista al sito qds.it in cui annuncia di "non essere più" nel Movimento. 

"Una prima delusione - afferma Cancelleri nell'intervista - è arrivata quando ho incontrato l'ultima volta Giuseppe Conte. Fui io a dirgli che gli sconsigliavo altre deroghe alla regola del terzo mandato. Gli dissi anche, però, che per me era importante che lui potesse valutare un impegno da parte mia e di altri che volevano ancora spendersi per la causa. E allora gli proposi di fare una lista civica a Catania con me candidato a sindaco e che avesse l'appoggio del Movimento. Lui - ricostruisce l'ex esponente del M5s - mi rispose che questo significava eludere una regola. Ricordo che quel giorno si chiuse la votazione online per il sostegno a Majorino a Milano. E io lo feci notare a Conte. Gli dissi: 'avete appena dato l'appoggio a uno che fa politica da trent'anni e il problema sarei io che mi candido a sindaco?'".

"Nessuno si è degnato di fare neanche una telefonata - sottolinea Cancelleri parlando dei suoi ex colleghi del M5s - in compenso hanno fatto dei video contro di me in cui mi hanno riempito di insulti per avere avanzato una proposta (tre mesi fa l'appoggio Enzo Bianco come candidato sindaco di Catania, ndr) quando eravamo ancora in tempo per fare le cose per bene. Oggi sono arrivati alla mia conclusione fuori tempo massimo e con un candidato debole. Sono davvero degli improvvisati, quantomeno dovrebbero fare dei video adesso in cui fanno delle scuse pubbliche e dicessero: Giancarlo avevi ragione". Intanto per le prossime amministrative a Catania, annuncia, "mi fermo, per il resto, vedremo". (ANSA).

L'articolo di Salvo Intravaia su Repubblica Palermo fornisce uno dei dati più allarmanti che legano il continuo spopolamento , soprattutto delle zone interne della Sicilia, alla crescita sempre più costante della popolazione anziana e la diminuzione dei giovani che lasciano l'isola in cerca di lavoro. Forse è uno dei tanti allarmi lanciati sulla stampa che però fa capire quali siano i problemi che oggi la popolazione siciliana vive , con risvolti economici non indifferenti. Leggevo tempo fa un articolo che citava il fatto di come nelle nostre città cresciamo i figli , li facciamo studiare ma poi costretti dalla mancanza di occupazione li "regaliamo" li dove questi giovani possano realizzare le loro aspirazioni ma , al contrario di ciò che avveniva tempo fa, questi giovani non tornano più contribuendo alla crescita dell'economia nel luogo dove essi risiedono. Di seguito potrete leggere ciò che scrive Salvo Intravaia.

Sempre più anziana e con pochi giovani. È la Sicilia che invecchia e perde cittadini nelle fasce d'età che possono dare impulso all'economia. I dati relativi all'anno 2022 sulla popolazione a livello regionale, forniti dalla banca dati della Commissione europea e dall'Istat, descrivono una situazione demografica allarmante per l'Isola, alle prese da diversi decenni con fenomeni di spopolamento e dinamiche migratorie che ne hanno impoverito il cosiddetto capitale umano. I giovani, e spesso quelli col titolo di studio più alto, fuggono alla ricerca di un futuro migliore all'estero o nelle regioni settentrionali che offrono maggiori chance. Mentre gli appartenenti alle fasce d'età più avanzate aumentano. Nel 2022 la popolazione siciliana resta stabile: il saldo negativo si limita a soli 376 abitanti su una popolazione complessiva di 4 milioni e 833 mila unità. Un bilancio apparentemente incoraggiante se non fosse che nel giro di dodici mesi abbiamo perso migliaia di giovani e giovanissimi.
In appena un anno, tra i bambini di età compresa fra zero e quattro anni perdiamo il 2% della popolazione. Il saldo negativo è piuttosto pesante: quasi quattromila piccoli siciliani, probabilmente frutto della scarsa fiducia nel futuro dei più giovani che mettono al mondo sempre meno figli o attraversano lo Stretto in cerca di fortuna. Il quoziente di natalità (i nati vivi ogni mille abitanti) è sceso a 7,6.
In dodici mesi, la popolazione siciliana tra zero e 29 anni è calata di quasi 18 mila unità. Il calo più vistoso è quello che riguarda l'ultima fascia: i 25/29enni, che vedono assottigliare i numeri di oltre 4.600 unità. È la coorte dei ragazzi che si recano in altre università per completare gli studi con la laurea magistrale e di coloro che si sono laureati da pochissimi anni e che sperano di sfruttare il titolo in qualche azienda del Nord o all'estero. Ma anche nelle fasce successive si registra un vistoso decremento: quasi 11 mila unità in meno nella popolazione locale di età compresa fra i 30 e i 49 anni.

Non ci stancheremo mai di ripetere quanto sia importante il valore della sinergia tra pubblico e privato nella conoscenza dei beni ambientali e culturali del nostro territorio. Quando questa sinergia inizia a scricchiolare , se non si interviene per tempo per rimetterla in moto ne va dell'intero patrimonio che la nostra città può offrire. Di solito , quando si affrontano temi che riguardano il turismo si sottintende il fatto che la capacità dei privati di investire sul turismo , su alcuni servizi e sulla ristorazione e la capacità del pubblico di offrire servizi essenziali quali la vigilanza, le strade, il coinvolgimento del volontariato , non vengono mai messi in discussione. A volte però non sempre è così. Lo dico a malincuore perchè nella nostra storia la cooperazione non ha mai funzionato . Lo dicono i fatti. Non ha mai funzionato quello che definisco obiettivo comune teso a raggiungere il "bene comune". Il bene comune lo intendo come bene di tutti , quindi comune a tutti. Eppure la nostra città nel corso della sua lunga storia ha espresso e continua a farlo persone dalla indubbia capacità di investire nel territorio. Piccoli imprenditori che pian piano sono riusciti a dare lavoro. Lavoro stabile in alcuni casi , lavoro stagionale in altri , ma pur sempre lavoro è . Il che consente di limitare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne della Sicilia di cui fa parte anche Regalbuto. Questi piccoli imprenditori o investitori il più delle volte subiscono invidie , avversità , ricatti  dovuti alle persone e alla burocrazia  a tal punto che hanno dovuto mollare o trasferire la loro attività in altri luoghi e in altre nazioni , dove comunque hanno potuto realizzare il loro progetto , ma dove hanno portato occupazione e investimenti. Se si vuole vendere il prodotto Regalbuto ,non mi stancherò di ripetere , deve resistere la sinergia tra pubblico e privato e ci aggiungo la politica ( quella pulita) . I pannicelli caldi di sporadiche iniziative sia del pubblico che del privato o della politica ( seppur pulita) non servono se non a creare illusione. A patto che anche il pubblico si ponga nella condizione di ragionare ( seppur in maniera parziale) come un privato per raggiungere gli obiettivi oggi necessari del "bene comune" e la politica si ponga anch'essa nella condizione di confronto e rispetto delle opinioni. Forse però pretendo troppo ! 

Ed eccolo nuovamente in pista annunciare un romanzo ma uscire in anteprima con un graffiante manuale di 50 pagine sul mobbing, con un titolo superlativo, dedicato in particolare ai lavoratori del commercio. Gaetano Amoruso sorprende ancora in attesa dell'uscita del suo romanzo. Il costo è popolare, solo 4,50 euro, fuori collana, per aprire finalmente gli occhi su un fenomeno che da anni gestisce negativamente la vita di milioni di italiani costretti e vessati da un circuito impazzito che sembra essere senza via d'uscita. Da oggi nelle librerie e negli store.

E' un manualetto da leggere tutto d'un fiato perchè affronta un tema molto sentito dall'autore. E' soprattutto un mezzo per "ripassare " sul fronte sindacale come si arriva al mobbing nel lavoro per  arrivare a quel modo di intendere il profilo del lavoratore dipendente, senza regole, con dubbie tutele. E' uni spaccato inedito che parte da vicende storiche per arrivare sino ai giorni nostri. 

La drammaturgia sacra con le sue articolazioni si pone in questo studio come chiave ermeneutica e orizzonte complessivo della realtà presa in esame. Essa, espressa dalla cosiddetta religiosità/pietà popolare, è la manifestazione del linguaggio rituale popolare che si attua, sia nelle chiese come nelle strade e nelle piazze, in occasione delle feste religiose cristiane e qui nello specifico della Settimana Santa. Partendo dall'approccio deduttivo della realtà rilevata, e facendo tesoro della grande mole di dati raccolti, ne è scaturito un impianto schematico diviso in tre parti. Nella prima, di carattere introduttivo, si evidenziano alcuni terni ed espressioni che costituiscono lo scenario complessivo e costitutivo attraverso il quale si può fare una lettura più puntuale delle tradizioni di questa Settimana. La seconda è di carattere descrittivo/analitico e riguarda lo studio strutturale dei singoli giorni della Settimana. Nella terza, di carattere conclusivo, viene fatta una rilettura complessiva utilizzando due "orizzonti": quello "storico" in cui si rintracciano le origini e le varie fasi di sviluppo delle tradizioni nel contesto della storia dell'espressione religiosa popolare nell ambito del Cristianesimo occidentale; quello "teologico" in cui si individuano quelle che sono le tematiche e le peculiarità complessive e specifiche dei singoli giorni che sottostanno alla Settimana Santa in Sicilia. (Prefazione di Crispino Valenziano)

La città siciliana è diventata ufficialmente la Capitale della cultura 2025, superando le altre città candidate a ottenere il titolo. Tra feste e malumori, ha vinto il patrimonio artistico della città della Valle dei templi. La designazione è avvenuta presso la Sala Spadolini del MiC. Le città candidate per l'edizione 2025 erano: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant'Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).Presenti, oltre ai sindaci delle dieci città candidate, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente  della giuria Davide Maria Desario e i membri della Giuria Isabella Valente, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese.
 Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia. Nel 2024 sarà Pesaro.

Il 25 Marzo 2023 si è disputata presso la STMicroelectronics di Catania, la selezione regionale della Robocup Junior. Si sono incontrati ben 108 alunni provenienti dagli istituti secondari superiori siciliani suddivisi in 28 squadre, che si sono sfidati in quattro diverse categorie: OnStage Advanced, OnStage Preliminary, Rescue Line e Rescue Maze. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Istituto Archimede di Catania, l’Università di Catania e la Confindustria, promuove la robotica e l’intelligenza artificiale a livello internazionale.

Un altro successo per gli studenti dell’indirizzo Elettronica del “S. Citelli” di Regalbuto. 12 studenti delle classi  1A, 1B, 2A, 3A, 3B  e 4A, capitanati dai professori Mario Luciano e Ida Messina, hanno superato brillantemente la fase regionale della RoboCup Junior qualificandosi ai campionati nazionali di robotica previsti a Vicenza dal 19 al 22 Aprile 2023.

La sensazione che ho avuto scendendo oggi al Piano Arena mi ha riportato indietro nel tempo quando le sere d'estate tutti ci recavamo lungo una alberata via Palermo per le passeggiate serali. Le mamme con le carrozzine, le famiglie, il vociare di noi bambini , gli incontri erano ad ogni passo tra saluti, abbracci e discorsi di ogni tipo. Il Piano Arena nelle domeniche di primavera è divenuto tutto ciò: ho rivisto le famiglie incontrarsi, i giovani tra i tavoli al chiosco, i bambini nell'area giochi. I discorsi si sono incrociati tra un sorriso e la felicità del vedersi e incontrarsi. La presenza delle forze dell'ordine, della Misericordia, della Pro Loco ,della Saes , l'infaticabile Barbanera , quella di Giuseppe alle toilettes .Tutto ciò impreziosito dai servizi offerti dal parco avventura e dai ristori al Chiosco, hanno reso la domenica sempre più piacevole. È su questa strada che bisognerà insistere per sentirci liberi di vivere le domeniche al Lago. È questa la sinergia di cui si ha bisogno!

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Alessandro Urzì ( FdI ) è stato eletto relatore alla Camera dei Deputati  , sul testo della riforma costituzionale approvata anche in Commissione affari costituzionali , che riconosce lo sport quale valore educativo , sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme. Nell’annunciare la notizia della nomina l’On Urzì ha voluto sottolineare la propria soddisfazione ; “

“ Mia grande soddisfazione è essere stato votato come relatore in aula per il testo della riforma . Assieme a me sarà il collega del PD Berruto a testimonianza che la riforma introduce un valore universale, per cui ci si attende la maggioranza assoluta se non unanimità in aula, e fissa un principio in più fra quelli dettati dalla stessa carta costituzionale; spetterà alle istituzioni, alle associazioni, all'organizzazione capillare di realtà sportive attuarlo come strumento di benessere salute e sana competizione . A chiusura della doppia lettura auspico una grande campagna nazionale per rivendicare questo passo epocale: con testimonial le migliaia di associazioni e società sportive, atleti dilettanti e professionisti che sono le immagini più autentiche di questo paese da cui dobbiamo la più profonda attenzione per il compito sociale che assolvono".

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