Cyber Life - L'opinione di Claudia Sassano

Dicembre 15, 2016 2458

Su facebook c'è una bella e garbata riflessione di Claudia Sassano su come i social abbiano a poco a poco ridotto , direi quasi al limite, il piacere degli incontri in piazza o comunque fuori di casa. La Piazza, l'Agorà per i Greci era il centro  della Polis sia dal punto di vista commerciale,religioso e politico. Ma era soprattutto il luogo dove si potevano esprimere in libertà le proprie opinioni. Oggi si sta sempre di più perdendo , specie da noi , questa funzione ma non vogliamo farvi perdere nulla sulla riflessione/opinione di Claudia Sassano . Vorremmo porre solamente una domanda: ma è solo colpa della Cyber Life o c'è dell'altro ? Non è che il volersi chiudere a casa davanti ad un video può nascondere aspetti  sociali più profondi ? Profonde divisioni  ? Perdita del senso della comunità ?  Buona lettura.

"Fin dai tempi più antichi la piazza, l'agorà, ha rappresentato il luogo eletto dove la gente conveniva, si incontrava e discuteva piacevolmente sugli argomenti più disparati. Oggi la piazza resta l'ultimo avamposto battuto da pochi indomiti stacanovisti della sana abitudine della passeggiata con gli amici. Uno di quei momenti di vita lenti, sani, rilassati, che purtroppo diventano ormai rari. Oggi viviamo sempre più frequentemente di rapporti virtuali. Le piazze sono diventate virtuali ed esistono le piattaforme, quasi spazi assimilabili alle omonime piattaforme petrolifere, quelle che servono per lo sfruttamento dei giacimenti. Ecco, noi siamo i giacimenti e le piattaforme vengono a succhiare il nostro petrolio fatto di informazioni private e di tutta una serie di pseudo relazioni che inevitabilmente intrecciamo sul web, a volte anche nostro malgrado, e che siamo obbligati a farcire di una tale quantità di dati personali che diventano di pubblico dominio e preziosa merce di scambio per sistemi di consumo contorti e distorti. Una realtà dunque virtuale che niente ha a che vedere con quella vera fatta dall'insieme delle relazioni interpersonali, fatta di occhi, di mani, di gesti, di profumi, di sensazioni, di emozioni che solo attraverso la realtà possiamo percepire. Ho spesso riflettuto sul successo di tutto quanto legato all'universo dei social, di questi moderni sistemi di comunicazione trasversale, che spesso diventano armi improprie se affidati a menti deboli o facilmente condizionabili. Probabilmente sarà il fatto che viviamo ormai incaprettati in una tale frenesia giornaliera che la sola idea di compiere un ulteriore sforzo per coltivare le relazioni sociali "concrete" ci fa desistere a priori, privandoci dunque di quel piacere meraviglioso che solo l'interazione reale con l'altro può dare. Dopo una lunga giornata di lavoro, finalizzata a guadagnare, per poter soddisfare bisogni sempre più indotti, la stanchezza ci porta dunque a fruire di una forma di socializzazione passiva, un surrogato di vita. Ci basta semplicemente e con superficialità schiacciare un tasto per dire mi piace, oppure commentare un link per esprimere un telegrafico giudizio, magari su una questione che richiederebbe invece una lunga ed approfondita dissertazione. Ecco, un monitor ci consente di interagire, ma con freddezza, con distacco, senza impegno alcuno. Cosa che la relazione umana tradizionale non consente. Lì si può incorrere nel rischio del coinvolgimento emotivo, nella sofferenza, nel dover aiutare l'altro ecc. ecc. Attraverso invece un monitor, che al pari di una finestra si affaccia su tante piazze simultaneamente, spesso riusciamo a diventare diversi, coraggiosi, impavidi, temerari, anche maleducati a volte, possiamo essere contemporaneamente uno, nessuno, centomila. Il rossore che colora le nostre guance non si vede, l'emozione che fa brillare gli occhi non si percepisce, la voce che trema non si sente. Insomma arti e sensi cyber. Abbiamo sempre pensato che la tecnologia e la robotica in futuro ci avrebbero tolto qualcosa o che in qualche modo avrebbero preso il sopravvento. No, i robot ormai siamo noi."

Claudia Sassano

Ultima modifica il Giovedì, 15 Dicembre 2016 15:25
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