I giorni del coronavirus preoccupano oramai la totalità delle persone. Ma per gli agricoltori, o meglio per coloro che hanno seminato il grano la speranza della pioggia è il desiderio quotidiano. Non piove da settimane e i raccolti, in Sicilia, rischiano di fare una brutta fine.Non vedono pioggia da tre mesi e l’assenza di foraggio può mandare in crisi la stagione agraria.Ogni giorno gli occhi sono rivolti al cielo sperando che la siccità finalmente cessi per lasciare spazio alla fonte di vita dell'acqua. Tanta da far crescere le piccole piantine e salvare il raccolto fonte economica essenziale per tanti di loro. Il dato registrato dall’Osservatorio delle acque della Regione Siciliana è ormai più di un campanello di allarme . Per due mesi consecutivi, in questa parte di Sicilia, non si è praticamente vista una goccia d’acqua e a risentirne principalmente è l’agricoltura, visto che gli invasi sono ancora in salute per rifornire le abitazioni. Non resta che attaccarsi alla fede così in alcune zone della Sicilia le famiglie sono andate in processione per implorare la fine della siccità.La nostra, quella della Sicilia, è una storia antica una storia dove la terra è stata la principale fonte di reddito e dove per la terra si sono vissute pagine amare ma anche dolci ( fate voi). Tutto però è passato. Noi siciliani siamo bravi a rassegnarci ma anche a ripartire con testardagine. Coronavirus e siccità. Passeranno anche loro e ripartiremo come sempre.
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