Banchi distanziati , lezioni a distanza e nuova organizzazione scolastica. La scuola italiana si prepara alla riapertura annunciata dal Ministero per il mese di settembre. Sono già tanti i Presidi delle scuole di ogni ordine e grado che in questi giorni di chiusura degli edifici scolastici stanno cercando la migliore disposizione dei banchi di scuola che rispetti il distanziamento previsto delle disposizioni del Governo. I problemi per i presidi sono quelli legati all'edilizia e soprattutto sulle dimensioni delle aule. Il vero problema sarà appunto quello del distanziamento di almeno due metri ma soprattutto è quello legato ad impedire il contatto tra gli alunni. Come si farà ? Le immagini in arrivo da Copenaghen fanno vedere bambini abbastanza impauriti rigidamente seduti dietro banchi distanziati fra di loro di due metri. Come sia possibile impedire a quei bambini di giocare assieme è francamente difficile dirlo. I presidi delle scuole danesi comunque hanno dovuto fare ricorso a tutta la fantasia disponibile chiedendo alle vicine Chiese (ove disponibili) di ospitare alcune classi o trasferendo alcune lezioni nei cortili esterni. Per quello che si sa in Italia si sta pensando di ridurre gli alunni per ogni classe, di aumentare i turni e di scaglionare gli ingressi. «E’ un processo molto complesso - dicono gli addetti ai lavori - perché si tratta di ristrutturare completamente le procedure e i processi educativi». Tornando alla scuola, e in colllaborazione con il dicastero di viale Trastevere, già in alcuni Comuni , si stanno valutando come prescrizioni lo scaglionamento dell'orario d'inizio delle singole classi: per evitare assembramenti fuori dai portoni, e con un intervallo dei 15 minuti, alcuni entreranno prima delle 8, altri dopo quell'ora. Alcune scolaresche potrebbero restare a casa e seguiranno le lezioni online, come in questi giorni. Altre ancora potrebbero andare di pomeriggio. In quest'ottica, per recuperare più tempo per la didattica, si sta prendendo in considerazione di tenere aperti gli istituti anche il sabato.Facile immaginare per studenti e insegnanti l'obbligo di mascherine, guanti e distanza minima di un metro tra ogni banco. Si sta anche valutando come contingentare il numero degli allievi: si ipotizza un tetto di 20 componenti, dopodiché, pur con le difficoltà che comporta reclutare altri docenti, si formeranno altre classi. Soltanto un genitore potrà accompagnare a scuola il proprio figlio. Sono tutte ipotesi naturalmente anche perchè i capi d'Istituto aspettono le disposizioni del Ministero prima di iniziare a riorganizzare l'organizzazione scolastica in collaborazione coi Comuni. L'ultima parola, come detto, l'avranno il governo, con le ordinanze che la stessa Azzolina si accinge a presentare e gli uffici scolastici regionali.
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