Praticare sport è un’attività fondamentale per lo sviluppo e la crescita di bambini e ragazzi. Non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico e sociale. Facendo sport infatti i minori imparano l’importanza di rispettare i compagni di squadra, di seguire delle regole e di impegnarsi per raggiungere degli obiettivi. Il tutto avendo anche la possibilità di giocare e divertirsi insieme ai propri coetanei. In questo periodo, le restrizioni imposte dalla pandemia in corso limitano le possibilità di praticare sport, specialmente al chiuso e in gruppo. Una misura necessaria per contenere i contagi da Covid-19, ma che rischia di avere dei risvolti negativi sullo sviluppo dei minori.Strutture che, in fasi di minore allarme pandemico, potrebbero forse permettere almeno la pratica sportiva all’aperto. Oltre a dare la possibilità ai bambini e ragazzi che abitano nelle città di accedere ad aree verdi, una risorsa fondamentale per mitigare gli effetti dell’inquinamento sulla salute, specialmente dei minori. Da un’indagine Istat del 2019 sulle abitudini della popolazione italiana in merito all’attività fisica, emergono dati interessanti riguardo i minori. Sono i bambini in età di scuole elementari e medie, tra 6-10 anni e tra 11-14, a praticare con maggiore frequenza sport in modo continuativo. Mentre l’abitudine è meno diffusa tra i più piccoli (3-5 anni) e i più grandi (15-17). Un altro divario messo in evidenza dall'indagine Istat, oltre a quello geografico, emerge mettendo a confronto i comuni più e meno abitati. Solo nei centri più abitati (dai 50mila abitanti in su) la quota di persone che praticano sport con continuità supera la media nazionale (26,6%). Risulta evidente come mediamente i capoluoghi del nord e del centro, rispetto a quelli del sud, offrano più aree sportive all'aperto in relazione alla popolazione minorile. C'è da sottolineare infine che lLa maggior parte dei capoluoghi del sud infatti non offre più di 10mq di area sportiva per residente 0-17. Analizziamo adesso quali sono i dati in Sicilia. Il capoluogo siciliano che offre la maggiore quantità di spazi all'aperto è Enna con 16 mq di aree sportive all'aperto per residenti ( 0 - 17) . Seguita da Ragusa e Agrigento , fanalini di coda sono Siracusa e Catania con appena 1.2 e 1.9 mq all'aperto di impianti sportivi. Dati che fanno riflettere perchè denotano poca attenzione sull'utilità educativa dei campi all'aperto dove poter praticare attività sportiva.
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